Roma. Telefonata, oggi, tra il ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi ed il Presidente del Consiglio Presidenziale libico, Faez Al Serraj.
Il ministro ha confermato la solidarietà e il sostegno italiano al popolo libico e alle sue istituzioni in questa fase di grave difficoltà, funestata da scontri armati a Tripoli.
Il titolare della Farnesina ha assicurato “il costante impegno italiano a promuovere un’azione efficace e determinata della comunità internazionale a favore del dialogo e della riconciliazione per superare la crisi attuale e riprendere il cammino volto a porre la sicurezza e la stabilità della Libia su basi più solide”.
Il Governo italiano segue, continuamente e da vicino, l’evoluzione della situazione a Tripoli. E si tiene anche in diretto contatto con il rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la Libia, Ghassan Salameh, con il quale il ministro Moavero ha avuto, ieri, una lunga conversazione “sugli sforzi congiunti per superare la crisi attraverso un rinnovato impegno al dialogo e le apposite riunioni proposte dall’ONU”.
L’attuazione del Piano d’Azione delle Nazioni Unite offre un’opportunità importantissima per una stabilizzazione reale e duratura della Libia.
Nella Conferenza sulla Libia che l’Italia intende ospitare in autunno, il tema prioritario sarà sicuramente la sicurezza, una pre-condizione per lo svolgimento delle elezioni, obiettivo cardine del piano dell’ONU.
Saranno, inoltre, affrontati i temi della riconciliazione e del rispetto dei diritti umani.
Il ministro Moavero ha anche confermato, ieri, ai presidenti delle Commissioni parlamentari degli Affari Esteri di Camera e Senato di essere immediatamente a disposizione del Parlamento per riferire sull’insieme della situazione in Libia.
Anche l’Unione Europea prende posizione sulla questione Libia. “Gli Stati membri dell’Ue hanno una posizione unita sulla Libia”, ha affermato una portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, rispondendo ad una domanda sulle accuse dell’Italia alla Francia.
Ieri, l’Alto rappresentante Federica Mogherini ha parlato con l’inviato speciale dell’ONU Ghassan Salamé al quale ha assicurato “il pieno sostegno da parte dell’Unione Europea” per trovare “una soluzione a lungo termine” attraverso “un processo politico”.
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