Libia, incontro del ministro Pinotti con il Generale Haftar. Dialogo aperto per la pacificazione del Paese. No a qualsiasi soluzione militare

Roma. Il sostegno italiano alla “strategia politica inclusiva dell’inviato dell’ONU, Gassam Salamè per dare un ulteriore impulso al dialogo politico libico” è stato ribadito, questo pomeriggio dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti nel corso dell’incontro a Roma con il Generale Khalifa Belqasim Haftar, nell’ambito di una serie di incontri e contatti tra le autorità italiane e l’esponente libico.

Un momento dei colloqui tra le delegazioni italiane e libiche

La Pinotti ha auspicato che tutte le parti possano contribuire efficacemente a tale strategia, escludendo qualsiasi soluzione militare.

Nell’incontro sono stati affrontati i temi della stabilizzazione della Libia, della lotta al terrorismo internazionale e del controllo dei flussi migratori.

Inoltre, la titolare della Difesa ha ribadito che “ogni iniziativa italiana di collaborazione si pone nel totale rispetto della sovranità della Libia ed in aderenza alle richieste libiche”.

Il Generale Haftar ha ricordato “le sofferenze del popolo libico dopo sette anni di guerra e la necessità di una rapida soluzione che assicuri stabilità ed unità della Libia”.

Haftar ha poi ringraziato il ministro Pinotti “per l’impegno italiano nel Paese nord-africano”, in particolare ha espresso la sua riconoscenza “per la disponibilità offerta dall’Italia nel settore sanitario, prendendo in cura i casi più delicati dei feriti libici”, presso le strutture ospedaliere del nostro Paese.

In precedenza, Haftar aveva incontrato il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, per un colloquio su temi tecnico militari. La discussione tra i due generali si è incentrata sulle attività di contrasto effettuate dalle Forze del Generale Haftar contro le milizie dell’ISIS presenti in Cirenaica e sulla volontà di collaborare nella lotta al terrorismo e nel contrasto ai traffici illeciti.

La visita si è conclusa con l’auspicio che “si possa raggiungere presto l’obiettivo della pacificazione e della stabilizzazione del Paese”.

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