Mali: Task Force Takuba, arrivano i soldati del 601° Gruppo Forze Speciali dell’Esercito ceco

Di Valeria Fraquelli

Praga. I militari del 601° Gruppo Forze Speciali dell’Esercito ceco saranno dislocati nel Mali a sostegno della Task Force “Takuba2.

Militari del 601° Gruppo Forze Speciali ceche

Questa missione si occupa di addestramento delle Forze Armate locali e di controllo del territorio per il contrasto al terrorismo.

Per gli uomini di questa unità d’élite dell’Esercito ceco che porta il nome del Generale Moravec, con base a Prostějov (città situata tra Brno e Olomouc), è un po’ un debutto.

Sono già stati dispiegati su diversi Teatri Operativi da quando è nata la Repubblica Ceca (1992): durante la guerra dei Balcani (missioni IFOR, SFOR, KFOR, FORPRONU), in Iraq (durante la guerra del Golfo e l’operazione Enduring Freedom) in Afghanistan.

Però l’Africa rappresenta per questi soldati il loro primo Teatro.

Saranno dispiegati 60 militari, dopo la decisione del Parlamento di Praga, alla fine di ottobre.

Tuttavia, il Mali non è terra sconosciuta per l’Esercito ceco.

Dall’inizio delle operazioni, nel 2013, sono stati dispiegati alcuni militari nella missione di formazione dell’UE (EUTM Mali), tra cui in funzione di Close Protection.

E la missione stessa è stata commissionata, un anno fa, dal Generale Ridzak.

Il ministro della Difesa della Repubblica Ceca, Lubomir Metnar

Dal punto di vista industriale, questa presenza è una risorsa.

Permetterà, infatti, a Praga di riallacciare i contatti per contratti di fornitura, in particolare in materia di aerei di formazione.

Già ai tempi del blocco orientale, l’allora Cecoslovacchia ha equipaggiato diverse Forze africane in Mali, Nigeria, Ghana, Guinea con aerei “L29 Delfin”, fabbricati da Aero Vodochody.

Ai primi di gennaio dello scorso anno, Praga ha annunciato la firma di un contratto di vendita di quattro aerei di addestramento “L39 Albatros”, in Senegal.

Originariamente era prevista una piena capacità operativa, nell’autunno o alla fine del 2020.

Ma questa dovrebbe finalmente essere raggiunta nei prossimi mesi.

Agli inizi di quest0’anno anche gli svedesi dovranno rischierarsi.

Il reclutamento è in corso, secondo fonti di  Stoccolma.

Sono attesi anche i militari italiani.

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