Managua. Cresce in Nicaragua la crisi sociale e e politica. Secondo fonti delle Nazioni Unite, in media ogni giorno, circa 200 persone varcano il confine con il Costa Rica per chiedere asilo. L’esodo starebbe coinvolgendo anche gli altri Paesi limitrofi come Honduras, Salvador e Guatemala. Ma anche Panama, Messico e gli Stati Uniti avrebbero visto aumentare le domande di asilo da parte di cittadini nicaraguensi.

Immagini di violenza di piazza a Managua
Intanto, il sandinista Presidente del Nicaragua Daniel Ortega ha accusato gli autori delle azioni di violenza commessi contro la Polizia di “utilizzare tecniche terroristiche simili a quelle impiegate dall’ISIS, famoso per i suoi atti di terrore in Siria ed Irak”.

Il Presidente del Nicaragua, Daniel Ortega
Ortega accusa i social network di avere diffuso queste pratiche in Nicaragua. “Ci sono stati tanti casi di fratelli nicaraguensi bruciati – ha detto – commemorando i 39 anni della fondazione dell’Aeronautica del suo Paese – e tra di loro due fratelli poliziotti “.
“Questo piano golpista – ha aggiunto Ortega – non è nuovo. E’ iniziato nel 2007 quando il Fronte Sandinista ritornò al potere e si è espanso in diverse direzioni”. Il Presidente nicaraguense ha accusato organizzazioni antisandiniste con base a Miami, Florida, di pagare l’opposizione.
La Commissione Interamericana dei Diritti Umani ha, intanto, sostenuto che le proteste dei cittadini hanno provocato almeno 300 morti. La maggior parte, sempre secondo la Commissione, per la repressione governativa, grazie all’azione di civili armati e mascherati e dei poliziotti.
L’Organizzazione degli Stati Americani e l’Alto Commissariato ONU per i rifugiati ha, intanto, chiesto al Governo di Nicaragua di smantellare questa forza irregolare, formata appunto da civili mascherati ed armati.
Sulla questione interviene anche il comandante dell’Esercito nicaraguense, il Generale Julio César Avilés. Il quale ha evidenziato come la Forza Armata punti al dialogo nazionale. Ed ha evidenziato che tutti gli autori degli atti di violenza saranno puniti, secondo le leggi del Paese.
Avilés ha evidenziato come l’Esercito sia una “istituzione apolitica”. Ed ha espresso tutta la sua solidarietà e quella dell’Esercito ai familiari delle vittime delle violenze.
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