Polizia di Stato: arrestato in Spagna un super latitante per traffico di droga e altri reati

TORINO. Oggi, la Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Torino nei confronti di V.R., condannato a 17 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altri delitti, sempre inerenti al traffico di droga.

Personale dello SCIP riporta in Italia un super latitante

La citata attività è stata operata da personale del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, unitamente a personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, agli operatori della Squadra Mobile di Torino e della Polizia di Frontiera dello scalo aeroportuale di Malpensa.

L’esecuzione del provvedimento restrittivo è stata resa possibile dal perfezionamento delle procedure di estradizione del catturando che, nell’ambito di una recente attività investigativa, avviata sulla scorta della sua dichiarazione di latitanza e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Torino, era stato localizzato in Spagna dagli investigatori della Squadra Mobile torinese.

L’uomo, inserito nell’elenco dei 100 latitanti di massima pericolosità facenti parte del programma speciale di ricerca, era stato già arrestato a Barcellona il 10 ottobre 2020 e, successivamente liberato.

E’ stato poi nuovamente arrestato, sempre nella città spagnola il 22 giugno scorso e consegnato dalle autorità spagnole a quelle italiane questa mattina,.

E’ arrivato in Italia scortato da operatori del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Il suo arresto giunge, peraltro, a poco tempo di distanza dall’esecuzione dei molteplici provvedimenti restrittivi emessi dall’Autorità Giudiziaria torinese nei confronti di 28 persone, tra cui lo stesso latitante, su cui la Squadra Mobile ha acquisito elementi indiziari convergenti, secondo l’ipotesi di accusa, nella ricostruzione investigativa dell’esistenza di un’associazione criminale, capeggiata dallo stesso arrestato e attiva nell’importazione di ingentissimi quantitativi di sostanza stupefacente sull’asse Spagna-Italia, con un volume di affari stimato in svariati milioni di euro.

Tale ultimo procedimento versa, peraltro, nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati.

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