Di Anna Pigłowska Kaczor
Breslavia. In Polonia l’inflazione è in aumento.
E’ dal giugno dell scorso anno che, secondo i dati dell’Ufficio Centrale di statistica, si è registrato questa crescita.

In Polonia aumenta l’infazione
Report Difesa ne ha parlato con la professoressa Patrycja Kowalczyk-Rólczyńska, docente in Gestione Finanziaria all’Università di Breslavia.

La professoressa Patrycja Kowalczyk-Rólczyńska, docente di Economia all’Università di Wrocław.
A novembre scorso, l’inflazione era del 7,8%.
“Non si tratta solo dell’inflazione più alta dalla fine del 2000 – spiega la professoressa Kowalczyk-Rólczyńska- ma anche di quella che supera l’obiettivo limite del 2,5% attuato dalla Banca nazionale polacca, con una possibilità di un aumento dell’1%”.
Allo stesso tempo, fino alla fine di ottobre 2021, i tassi di interesse in Polonia erano molto bassi.
Quello di riferimento è stato dello 0,5%. Solo dal novembre dell’anno appena passato, il Consiglio di Politica monetaria ha iniziato ad alzare successivamente i tassi di interesse.
Dal 4 gennaio 2022 il tasso di riferimento è del 2,25%.
“Un livello di inflazione così alto e tassi di interesse bassi sui conti e
depositi bancari hanno fatto sì che i risparmi delle famiglie polacche – aggiunge la docente – le quali conservavano le loro eccedenze finanziarie nelle banche, iniziassero a perdere in modo significativo il loro potere d’acquisto. Tutto questo ha spinto i polacchi a cercare altre opportunità per investire i propri risparmi”.
Il mercato immobiliare è diventato così una delle direzioni intraprese. I prezzi dei locali residenziali sono cresciuti successivamente di trimestre in
trimestre, dal 2015.

In aumento i costi delle case in Polonia
“Alla fine del terzo trimestre del 2021 – prosegue la Kowalczyk-Rólczyńska – il prezzo medio di 1 metro quadro di un’unità residenziale sul mercato primario a Varsavia era di 10.992 PLN, mentre lo stipendio medio nel terzo trimestre del 2021 era di 5.657,30 PLN. Ciò significa che il livello dei prezzi di 1 metro quadrato di un’abitazione sul mercato primario era quasi il doppio dello stipendio medio”.
L’alto livello di inflazione influisce anche sulle decisioni di pensionamento delle famiglie polacche che accumulano i propri risparmi nell’ambito del cosiddetto “terzo pilastro” del sistema previdenziale.
“Costruire un portafoglio pensionistico con strumenti sicuri diventa sempre
meno redditizio – è ancora l’opinione dell’economista-. Gli investimenti in strumenti aggressivi o fondi di investimento caratterizzati da un alto livello di rischio (ma al tempo stesso un alto tasso di rendimento atteso) sono invece dedicati ad investitori con una significativa propensione a questo”.
Ma questo tipo di investitori non sono molti.
“Un livello di inflazione così elevato – evidenzia ancora la docente – si tradurrà anche nell’indicizzazione delle prestazioni pensionistiche e di invalidità versate dall’Istituto di Previdenza sociale. Sul mercato polacco, le
pensioni sono soggette a indicizzazione annuale dal 1° marzo”.
L’indice di indicizzazione si basa sul tasso di inflazione e sull’aumento reale dello stipendio medio nell’anno solare precedente.
Questo significa, conclude la professoressa Patrycja Kowalczyk-Rólczyńska – che, dal prossimo mese di marzo, i pensionati polacchi potranno aspettarsi un aumento maggiore dei benefici ricevuti rispetto agli anni precedenti”.
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