KABUL. I talebani hanno riconosciuto, ufficialmente, sia la lingua persiana che quella pashtu.
Lo ha detto il ministro dell’Informazione e della Cultura mullah Khairullah Khairkhwa in un incontro tenutosi a Kabul, con una delegazione dei media iraniani.

La pubblicazione di alcune notizie e rapporti sulla restrizione all’uso della lingua persiana in Afghanistan aveva, infatti, diffuso preoccupazioni nella società di lingua farsi.
Le preoccupazioni hanno spinto quindi il Governo talebano a tenere un incontro separato con una delegazione della Repubblica islamica per discutere la questione.
Nell’incontro, Khairkhwa ha affermato che la maggioranza della popolazione afghana parla pashtu e non conosce il farsi o viceversa.
E perciò il Governo di Kabul si è detto pronto a preservare entrambe le lingue.
Per il mullah Khairkhwa, in verità, la lingua persiana non sta scomparendo e ha aggiunto che i talebani vogliono aiutare coloro che parlano pashtu a imparare il persiano e viceversa.
“Il Governo afghano non ha praticato alcuna discriminazione nei confronti della lingua persiana”, ha aggiunto, sottolineando che qualche cartello scritto in lingua persiana fosse stato visto abbattuto in tutto il Paese, ciò “non sarebbe in linea con la politica dei talebani, ma dietro questo atto ci sono persone di parte”
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