SANA’A (YEMEN). E’ arrivata, questa mattina, la risposta di Mohammed Ali al-Houthi, componente del Consiglio politico supremo dello Yemen, come è stato riportato dal sito “Arabi 21″(https://arabi21.com/) dopo che, ieri, tre elicotteri statunitensi hanno sparato contro altrettante imbarcazioni yemenite, uccidendo 10 militari.
L’Esercito yemenita ha confermato le morti e ha detto che i suoi soldati hanno condotto un’operazione militare contro la nave “Maersk Hangzhou” che, come è stato riferito da Al-Houthi, si stava dirigendo “verso i porti della Palestina occupata”.
L’attacco è avvenuto “dopo che la nave si era rifiutata di rispondere ai suoi avvertimenti”.
“Questo atto di aggressione delle truppe americane contro le Forze Armate yemenite – ha minacciato il componente del Consiglio politico supremo dello Yemen – avrà conseguenze disastrose per loro. Gli Stati Uniti hanno condotto l’attacco con l’obiettivo di garantire la sicurezza delle navi del nemico sionista e delle sue attività economiche e commerciali in modo che possa continuare i suoi crimini a Gaza”. funzionario yemenita ha anche avvertito gli altri paesi di non entrare nel “pantano degli Stati Uniti”.
“Washington cerca sempre più di trascinare gli altri in questo pantano – ha aggiunto Mohammed Ali al-Houthi, riferendosi alla coalizione internazionale che gli USA hanno annunciato il mese scorso per contrastare gli attacchi yemeniti contro le navi nello Yemen e nel Mar Rosso – Qualsiasi Paese che collabori con gli Stati Uniti nell’aggressione contro la nazione yemenita entrerebbe nell’avventurismo per quanto riguarda i suoi interessi, la sua sicurezza e la navigazione marittima”.
Lo Yemen ha ripetutamente affermato che le sue operazioni prendono di mira “solo le navi dirette in Israele, sottolineando che mirano ad aumentare la pressione contro il regime israeliano per costringerlo a fermare la guerra a Gaza e a far entrare cibo e medicine nel territorio palestinese assediato”.
Secondo quanto scrive, oggi, il “The Guardian” (https://www.theguardian.com/world/2023/dec/31/britain-considering-airstrikes-on-houthi-rebels-after-red-sea-attacks) la Gran Bretagna sta prendendo in considerazione attacchi aerei sui ribelli Houthi dopo che gli Stati Uniti hanno dichiarato che la US Navy ha affondato tre imbarcazioni che avevano preso di mira una nave portacontainer nel Mar Rosso.
Grant Shapps, il Segretario alla Difesa, ha affermato che il Governo non esiterebbe a intraprendere “un’azione diretta” per prevenire ulteriori attacchi.
Regno Unito e USA stanno lavorando ad do una dichiarazione congiunta per emettere un ultimo avvertimento agli Houthi.
Il ministro ha evidenziato che il Regno Unito “non esiterà a intraprendere ulteriori azioni per scoraggiare le minacce alla libertà di navigazione nel Mar Rosso. Gli Houthi non dovrebbero essere fraintesi: siamo impegnati a ritenerli responsabili di sequestri e di attacchi illegali”.
La Marina britannica, nel mese di dicembre, con un suo cacciatorpediniere si è unita agli sforzi internazionali per scoraggiare gli attacchi alle navi mercantili nel Mar Rosso.
La HMS “Diamond” è entrata in squadra con le navi della US Navy e con quelle della Marina francese formando così in una Task Force guidata dagli Stati Uniti e denominata Operazione “Prosperity Guardian”.
Da parte sua, il ministro degli Esteri britannico David Cameron, ha riferito di avere parlato, ieri, con il suo omologo iraniano, Hossein Amir-Abdollahian.
“Ho parlato con Amir-Abdollahian – ha scritto sulla piattaforma X (ex Twitter) – degli attacchi Houthi nel Mar Rosso, che minacciano vite innocenti e l’economia globale. Ho chiarito che l’Iran condivide la responsabilità di prevenire questi attacchi, dato il suo sostegno di lunga data agli Houthi”.
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