KHARTOUM (SUDAN). Aumenta, di ora in ora, la tensione militare in Sudan.
Immagini video mostrano il movimento di carri armati e l’utilizzo di pezzzi d’artiglieria, armi pesanti e leggere.

Soldati dell’Esercito sudanese
Intanto, l’Esercito sudanese ha riferito di aver catturato il Quartier generale delle Forze di supporto rapido (RSF) in sei città e la loro Base di Karari a Khartoum.
In una nota stampa, riportata dalla stampa locale, l’Esercito locale dichiara di avere preso il controllo delle Basi e dei Quartieri generali delle RSF anche a Port Sudan, Kassala, Gedaref, Damazin, Kosti e Kadugli.
I militari fedeli al Generale Abdel Fattah al-Burhan, capo del Consiglio Sovrano di Transizione (ovvero il capo dello Stato) hanno anche annunciato di aver preso il controllo della più grande base RSF nell’area di Karari, insieme a veicoli, armi e attrezzature.

Tenente Generale Abdel-Fattah Al-Burhan
Le truppe della RSF, da parte loro, hanno affermato che l’interferenza straniera ha causato un attacco alle loro forze a Port Sudan e ha riferito di aver abbattuto un aereo Sukhoi e un drone a Khartoum.
Hanno anche affermato di aver sequestrato il Quartier generale delle Forze della Marina controllate dal Comando filo governativo,. Ma la notizia è stata negata.
Un incendio è scoppiato, a Khartoum, nel Quartiere Generale delle Forze Armate. L’Esercito ha negato che le RSF avessero preso il controllo o si fossero avvicinate al Quartier generale del Comando, spiegando che l’incendio era frutto degli scontri della mattina e che, alla fine, la situazione è tornata sotto controllo senza alcun danno.
َL’Esercito sudanese intende porre fine all’insurrezione delle RSF, nelle prossime ore. Ma, secondo quello che finora si sa, le operazioni militari potrebbero richiedere diversi giorni.
L’INTERVENTO DELLE NAZIONI UNITE
A quanto si apprende negli scontri sono morti anche funzionari delle Nazioni Unite. E da parte sua, il Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha condannato “fortemente” lo scoppio di scontri tra le RSF e le Forze Armate sudanesi, sollecitando il dialogo per risolvere la crisi.

Il segretario generale ONU, Antonio Guterres
Un portavoce del Segretario generale, oggi, in una dichiarazione, ha detto che Guterres ha fatto appello ai due contendenti affinché “cessino immediatamente le ostilità,” e si “ristabilisca la calma e si avvii un dialogo per risolvere l’attuale crisi”.
“Qualsiasi ulteriore escalation nei combattimenti – ha aggiunto il Segretario generale delle Nazioni Unite – avrà un impatto devastante sui civili e aggraverà ulteriormente la già precaria situazione umanitaria nel Paese”.
Guterres ha poi invitato tutti gli Stati della regione a sostenere gli sforzi per ristabilire l’ordine e tornare sulla via della transizione.
“Il Segretario generale – si legge ancora nella dichiarazione – si sta impegnando con i leader della regione e ribadisce l’impegno delle Nazioni Unite a sostenere il popolo sudanese nei suoi sforzi per ripristinare una transizione democratica e realizzare le sue aspirazioni per la costruzione di un futuro pacifico e sicuro”,
Ricordiamo che l’ONU, nel passato (ma anche attualment) ha investito molto sul Sudan: https://unmis.unmissions.org, https://unmiss.unmissions.org, https://unitams.unmissions.org/en, https://peacekeeping.un.org/en/mission/past/unmis/background.shtml, https://betterworldcampaign.org/mission/south-sudan-unmiss

La missione UNMISS in Sud Sudan
IL CIAD CHIUDE I CONFINI CON IL SUDAN
Intanto, il Ciad ha deciso di chiudere il confine con il Sudan fino a nuovo avviso per evitare l’estensione del conflitto nel suo territorio.
LE NOTIZIE DI SABATO
Alter notizie trapelano sugli scontri di ieri. Le RSF hanno pubblicato sulla loro pagina Facebook un video che mostra l’arresto di alcuni ufficiali egiziani presso la base aerea di Merowe, nel Nord del Sudan.
E hanno aggiunto che gli egiziani si sono arresi, Nel video sono stati presentati insieme a un uomo che affermava di essere un Capitano delle Forze Armate egiziane e di comandare questi soldati.

Un’immagine del video postato dai militari della RSF
A quanto hanno sempre dichiarato le RSF, le loro truppe si sono schierate, a Merowe per impedire alle Forze Armate egiziane di tenere l’aeroporto e alla fine colpirli.
In verità la presenza di soldati egiziani, così come è stato precisato da Abdel Mahmoud Omer, direttore degli aeroporti statali, la loro presenza a Meroe era dovuta alla partecipazione ad un’esercitazione con i militari dell’Esercito sudanese.
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