NATO Defense College Foundation: il 29 marzo si terrà a Roma una conferenza sul tema della sicurezza energetica

ROMA. A un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, l’energia e la sicurezza energetica continuano a essere in cima alle agende politiche internazionali e a occupare le prime pagine di tutta Europa. In questo contesto, emerge sempre più chiaramente il ruolo del Mediterraneo come nuovo hub energetico: a fronte della necessità di diminuire la dipendenza dal gas russo e diversificare le fonti di approvvigionamento, oggi si guarda alla recente scoperta dei giacimenti al largo delle coste di Egitto e Israele, nonché al potenziale della Libia e alle riserve dei paesi del Golfo.

Con la partecipazione di 18 esperti internazionali provenienti dalle istituzioni più rilevanti del settore, il 29 marzo prossimo, in seno alla conferenza “Energy Strategies 2023 – The Mediterranean: new resources and integration”, organizzata dal NATO Defense College Foundation presso il Waldorf Astoria Hotel di Roma, si affronteranno su 3 sessioni alcuni di questi temi cruciali: è possibile realizzare un mercato euro-mediterraneo integrato? Quali sono le politiche e le infrastrutture necessarie? Quali implicazioni per la sicurezza e la cooperazione nella regione?

Logo dell’evento

Moderato da Nicola Graziani (AGI), il primo panel inquadrerà lo scenario energetico attuale nel bacino del Mediterraneo: Ahmed Badr (IRENA, Abu Dhabi) farà il punto sull’avanzamento della transizione energetica, mentre  e Remi Daniel (NATO Defense College; e INSS, Tel Aviv) approfondiranno le sfide geopolitiche più immediate.

Nel secondo panel, ci si concentrerà sulle politiche dell’energia e il loro possibile ruolo nel processo di normalizzazione che sta interessando sempre più paesi del Medio Oriente e del Nord Africa. Gli oratori coinvolti saranno Mehmet Öğütçü (London Energy Club, Londra), Ashraf Keshk (Derasat, Manama), Grammenos Mastrojeni (Unione per il Mediterraneo, Barcellona) e Marco Piredda (Osservatorio Mediterraneo dell’Energia, Parigi).

Il terzo e ultimo panel entrerà infine nel merito degli aspetti infrastrutturali ed economici: come collegare concretamente le sponde Nord e Sud del Mediterraneo? Come assicurare una cornice di cooperazione regionale? E quali conseguenze per la sicurezza dell’area?
Sotto la moderazione dell’Ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar, ne discuteranno Ahmet Evin (Sabancı University, Istanbul), Rim Berahab (Policy Center for the New South, Rabat) e Leonardo Bellodi (Luiss Business School).

Il tutto corredato dall’intervento speciale del Direttore Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del MAECI, l’Ambasciatore Pasquale Ferrara, e da quello conclusivo del Responsabile Sicurezza Globale di Eni, Alfio Giuseppe Rapisarda.

I lavori si terranno in inglese e verranno trasmessi anche in diretta streaming. Tutti i dettagli nel programma allegato.

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