Crisi ucraina: il Vice Capo della Polizia Vittorio Rizzi interviene all’incontro con EUROPOL sul conflitto in corso nel Paese

Roma. Si è svolta questa mattina in videoconferenza una riunione EUROPOL finalizzata a definire il supporto informativo ed operativo ai Paesi membri riguardo al conflitto in Ucraina.

L’Agenzia europea sin dall’inizio dell’invasione russa, ha messo in campo tutti gli strumenti per sostenere in particolare gli Stati più prossimi alla regione del conflitto poiché posti al margine orientale dei confini dell’Unione.

Un momento della videoconferenza

La riunione, presieduta dal Direttore Esecutivo di EUROPOL Catherine De Bolle, ha individuato le linee strategiche di azione sulle quali sviluppare tutte le sinergie:

•    Cybercrime

•    Traffico di esseri umani e immigrazione clandestina

•    Terrorismo e crimini di guerra

•    Crimini finanziari e congelamento dei beni

Il Vice Capo della Polizia – Direttore centrale della polizia criminale Vittorio Rizzi, dopo aver portato i saluti del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Lamberto Giannini, ha rappresentato la posizione del nostro Paese, insieme al Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri Mario Cinque e dal Capo di Stato Maggiore della Guardia di Finanza Francesco Greco.

L’Italia supporta fortemente la pianificazione e l’esecuzione di operazioni congiunte nell’ambito delle diverse azioni operative finalizzate al controllo ed al perseguimento dei traffici illeciti posti in essere dalle organizzazioni criminali.

Dai primi segnali, appare evidente che la crisi russo-ucraina in corso, al pari di quella sanitaria dell’ultimo biennio, potrebbe diventare una formidabile opportunità per la criminalità organizzata. Per tale ragione è necessaria una sempre maggiore coesione tra i Paesi membri e tra le rispettive forze di polizia.

Richiamando quanto sostenuto dal Ministro dell’interno Lamorgese nella recente riunione del Consiglio Giustizia e Affari interni (GAI), il Prefetto Rizzi ha sottolineato la necessità di “individuare un luogo di confronto permanente, sulla base dell’esperienza del Law Enforcement Forum sul NGEU co-presieduto dall’Italia con EUROPOL, per l’analisi dell’impatto del conflitto russo-ucraino sulla criminalità organizzata transnazionale ed il terrorismo, prevedendo specifici focus sulle principali minacce criminali”.

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