ROMA. Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo si è riunito, oggi, sotto la presidenza di Stefano Pontecorvo.
Il CDA ha esaminato e approvato all’unanimità i risultati del primo semestre 2023.

La sede di Leonardo a Roma
“La semestrale 2023 presenta ordini, ricavi, FOCF e debito in netto miglioramento – ha detto Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo -. L’azienda si dimostra solida e i risultati sono promettenti, anche prospetticamente. Siamo in una fase di predisposizione del nuovo Piano Industriale che vedrà la luce all’inizio del prossimo anno. I pilastri sono il consolidamento del Core Business con un focus particolare sui prodotti per la difesa e l’allargamento a nuove iniziative, con il potenziamento dei settori a maggior crescita, come Spazio e Cybersicurezza. Daremo un rinnovato impulso alla digitalizzazione di tutto il nostro portafoglio prodotti per accrescere ulteriormente la nostra competitività su tutti i mercati, in Italia e all’estero”.

L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani
RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI DEL PRIMO SEMESTRE 2023
Nel primo semestre dell’anno in corso è stata confermata l’ottima performance già registrata dal Gruppo nel 2022.
Essa è poi maggiormente significativa confrontando i dati rettificati, adeguati ai fini di rendere il confronto maggiormente rappresentativo e tener conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento del Gruppo come meglio specificato in seguito.
Gli ordini registrano un deciso incremento del 18,9% che sale al 21,4% rispetto al primo semestre dello scorso anno, trainati in particolare dal business degli Elicotteri e dell’Elettronica, a conferma del rafforzamento della posizione di mercato del Gruppo nei rispettivi settori.
I ricavi sono in crescita del 4,8% (6,4% rispetto al dato rettificato), in particolare nel business dell’aeronautica, grazie anche alla significativa ripresa delle Aerostrutture (+40% rispetto al primo semestre 2022).
Alla crescita dei ricavi si affianca una crescita dell’EBITA del 2,9%, maggiormente evidente con riferimento al dato rettificato (5,7%), ed una solida redditività in tutti i segmenti di business.
In netto miglioramento, del 46% (47% rispetto al dato rettificato), il Free Operating Cash Flow del semestre, con conseguente positivo riflesso sull’Indebitamento Netto di Gruppo, in calo del 25% rispetto al primo semestre 2022.
In considerazione dei risultati ottenuti nel primo semestre del 2023 e delle aspettative per i successivi, Leonardo conferma le Guidance per l’intero anno formulate in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2022.
ANDAMENTO COMMERCIALE
Gli ordini sono stati pari a 8.691 milioni di euro, in significativo incremento (+18,9% sul daro reported, +21,4% sul dato rettificato) rispetto al primo semestre del 2022, grazie in particolare all’ottima performance degli elicotteri legata principalmente agli ordini destinati al Ministero della Difesa austriaco e alla US Air Force, ed alla crescita degli ordinativi nell’elettronica per la Difesa e Sicurezza.
Il portafoglio ordini è stato pari a 39.119 milioni di euro e assicura una copertura in termini di produzione superiore a 2,5 anni.
ANDAMENTO ECONOMICO
I ricavi sono stati pari a 6.894 milioni di euro e risultano in incremento rispetto al primo semestre del 2022 (+4,8% sul dato reported, +6,4% sul dato rettificato) in tutti i settori di business, incluso Aerostrutture, che beneficia della ripresa delle consegne del B-787.
EBITA: pari a 430 milioni di euro, riflette la solida performance dei business del Gruppo presentando una crescita rispetto al primo semestre del 2022 (+2,9% sul dato reported, +5,7% sul dato rettificato) grazie ai maggiori volumi registrati in tutte le aree di business.
EBIT: pari a 368 milioni di euro, (362 milioni di euro nel primo semestre del 2022). Risulta parimenti in crescita, pur scontando ulteriori oneri di ristrutturazione legati principalmente all’integrazione dell’accordo per il prepensionamento dell’organico in forza nelle funzioni Corporate e di Staff (20 milioni di euro) nonché l’ammortamento della Purchase Price Allocation legata all’acquisizione di Rada, perfezionatasi nel secondo semestre del 2022.
Risultato netto ordinario: pari a 197 milioni di euro, (267 milioni di euro nel periodo a confronto) riflette, viceversa, l’incremento degli oneri finanziari legati principalmente alle operazioni in cambi ed al riflesso delle partecipazioni non strategiche valutate ad equity, oltre ad un maggior impatto degli oneri fiscali.
Risultato netto: pari a 208 milioni di euro (267 milioni di euro nel periodo a confronto) riflette, rispetto al Risultato Netto Ordinario, la plusvalenza di 11 milioni di euro, legata alla cessione del ramo ATM da parte di Selex ES, Llc.
ANDAMENTO FINANZARIO
Free Operating Cash Flow (FOCF): negativo per 517 milioni di euro, presenta un significativo miglioramento (+46,3%) rispetto al dato del 30 giugno 2022 (negativo per 962 milioni di euro) a conferma del percorso intrapreso finalizzato alla riduzione dell’assorbimento di cassa infrannuale.
Il dato, quindi, consolida i positivi risultati delle iniziative di rafforzamento della performance operativa, della razionalizzazione e di una attenta politica di investimento in un periodo di crescita del business e di una efficiente strategia finanziaria
Indebitamento Netto di Gruppo: pari a 3.637 milioni di euro si riduce in misura rilevante (circa 1,2 milion di euro) rispetto a giugno 2022 grazie al rafforzamento della generazione di cassa del Gruppo. Rispetto al 31 dicembre 2022 (3.016 milioni di euro) il dato si incrementa per effetto principalmente dell’andamento del FOCF, oltre che per il pagamento del dividendo per un importo pari a 82 milioni di euro.
ANDAMENTO PER SETTORI DI ATTIVITÀ
Di seguito si riportano i Key Performance Indicator dei settori ricordando che – a partire dal bilancio 2022- il Gruppo ha definito una modalità di rappresentazione del proprio andamento in coerenza con le strategie aziendali e le dinamiche di business sottostanti.
L’andamento dei settori è pertanto rappresentato e commentato con riferimento ai settori operativi Elicotteri, Elettronica per la Difesa e Sicurezza, Velivoli, Aerostrutture e Spazio (Elicotteri, Elettronica per la Difesa e Sicurezza, Aeronautica e Spazio nei risultati al 30 giugno 2022, ripresentati per agevolare il confronto sull’andamento).
Elicotteri
Nel primo semestre del 2023, il Settore continua a mostrare una ottima performance commerciale, evidenziando un incremento di circa il 29% degli Ordini rispetto allo stesso periodo del 2022.
I ricavi sono in leggera crescita, con una redditività sostanzialmente allineata. Nel periodo sono state effettuate consegne di 82 nuovi elicotteri rispetto alle 50 registrate nel primo semestre del 2022.
Ordinii: in forte crescita per effetto di maggiori acquisizioni in ambito sia governativo che commerciale. Tra le principali acquisizioni del periodo si segnalano:
– il contratto, derivante dall’Accordo Government-to-Government (G2G) Italia-Austria, siglato lo scorso dicembre 2022, per la fornitura di ulteriori 18 elicotteri AW169M LUH (Light Utility Helicopter) destinati al Ministero della Difesa austriaco.

Un elicottero AW169M LUH (Light Uitlity Helicopter)
– i contratti relativi a 3 elicotteri AW159, 10 elicotteri AW109 Trekker e per elicotteri AW101 comprensivo di Mid-Life Update (MLU) per clienti export.

Un AW109 Trekker
– il contratto con Boeing per la fornitura di 13 elicotteri relativo all’avvio della fase produttiva del programma MH-139 per la US Air Force.
– l’ordine per 6 elicotteri AW139 da impiegare in missioni di trasporto offshore da parte dell’operatore Abu Dhabi Aviation (ADA) e altri ordini vari per elicotteri in ambito commerciale ricavi: in lieve crescita per incrementi sulle linee di elicotteri dual use oltre che CS&T, attenuati dal minor contributo del programma NH90 Qatar.
EBITA: aumento correlato ai maggiori ricavi.I risultati del primo semestre confermano il trend di crescita e sono caratterizzati da una notevole performance commerciale in tutte le aree di business (+14,6% sul dato reported, +19,3% rispetto sul dato rettificato) con volumi e redditività in aumento principalmente nella componente europea.
Leonardo DRS registra nel periodo una flessione della redditività rispetto al primo semestre del 2022, che aveva beneficiato di un mix particolarmente favorevole di attività.
I dati del primo semestre del 2022 includono il contributo del business GES e non includono i risultati di Hensoldt del secondo trimestre.
Tra le principali acquisizioni del periodo si evidenziano per la componente europea:
- l’ordine per il completamento dello sviluppo e dell’integrazione del nuovo radar CRS Mk2 (Eropean Common Radar System) per la flotta dei Typhoon della Royal Air Force (RAF) nel Regno Unito. Il nuovo sensore garantirà che i velivoli della RAF possano rilevare, identificare e tracciare simultaneamente diversi bersagli a terra e in mare, consentendo un accrescimento delle capacità in termini di potere aereo.

Leonardo ECRS Mk2 radar CGI
- il contratto nazionale per la fornitura di Posti Comando su tenda per Brigata e Reggimento per l’Esercito Italiano, che rientra nell’ambito del più ampio programma di ammodernamento delle Capacità C2 multidominio terrestre.
- in ambito Cyber l’ordine per la costituzione del Joint Operation Center (JOC) del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) della Difesa, attraverso l’allestimento di Sale Operative e Data Center e lo sviluppo di funzionalità di Joint Common Operational Picture (JCOP), Political Military Economic Social Information Infrastructure (PMESII) e Information Knowledge Management (IKM).
- Leonardo DRS, nell’ambito del più ampio programma ORP (Ohio-submarine class Replacement Programme), ha ricevuto un ordine aggiuntivo per la fornitura di componenti di propulsione elettrica integrati per il sottomarino di classe Columbia di nuova generazione per la Marina degli Stati Uniti.
- Ricavi: volumi in crescita (+2,1% sul dato reported,+5,2% sul dato rettificato), in particolare nella componente europea. I volumi di Leonardo DRS sono in lieve riduzione, principalmente per il diverso perimetro di riferimento in seguito alla citata uscita del business GES avvenuta nel mese di agosto 2022. Escludendo tale effetto i volumi della controllata sono in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+6,8 % sul dato rettificato in euro).
- EBITA: in aumento nelle principali aree di business della componente EDS Europa. In DRS si evidenzia una flessione della redditività rispetto allo stesso periodo del 2022, che aveva beneficiato in particolare di un mix favorevole di attività e del minor assorbimento dei costi fissi nel periodo.VelivoliIl Settore Velivoli registra una crescita dei volumi, confermando l’elevata redditività del business militare e una ripresa delle consegne da parte del consorzio GIE-ATR.
ANALISI DELLE PRODUZIONI
Per i programmi militari della Divisione Velivoli sono state consegnate a Lockheed Martin 21 ali en.5 Final Assy per il programma F-35 (n.22 ali e 6 final assy consegnate nel primo semestre del 2022.
Si evidenziano inoltre 3 consegne di velivoli Typhoon al Kuwait, superiori alle 2 registrate nello stesso periodo del 2022.
Per il GIE si evidenziano 12 consegne rispetto alle 6 del periodo precedente, a testimonianza dellaripresa della crescita di volumi<Ordini: in linea con lo stesso periodo del 2022, con l’acquisizione di un importante ordine export per 2 velivoli C-27J, maggiori ordini per la componente logistica dell’EFA, per due velivoli ATR export in versione speciale e l’anticipazione di alcuni ordini per il programma JSF.

A bordo del C27J
- Ricavi: in crescita grazie all’avvio delle attività sul programma Euromale (acquisito nel 2022) e ai maggiori volumi di produzione sul programma JSF.
- EBITA: in crescita il contributo della Divisione Velivoli. In particolare per la Divisione Velivoli si registra il beneficio dei maggiori volumi confermando l’alto livello diredditività, sostenuta principalmente dai programmi internazionali del Typhoon.
- Il consorzio GIE-ATR, nonostante le consegne raddoppiate rispetto al 2022, registra un decremento per effetto del differente mix delle consegne effettuate e soprattutto di fenomeni one off registrati nel2022 per la finalizzazione di importanti rideterminazioni contrattuali AerostruttureIl Settore conferma il trend di miglioramento atteso, in linea con le aspettative di ripresa degli OEM e di efficacia dalle azioni industriali messe in atto. La saturazione dei siti industriali è in progressivo miglioramento grazie all’incremento progressivo dei volumi produttivi.
Dal punto di vista industriale sono state consegnate 18 sezioni di fusoliera e 16 stabilizzatori per il programma B787 (nel 2022 consegnate 4 fusoliere e 5 stabilizzatori) e 13 consegne di fusoliere per il programma ATR (7 nel 2022). - Ordini: il settore registra un incremento rispetto allo scorso anno, beneficiando della ripartenza della demand degli OEM. In particolare di ATR e di Boeing per il programma B-787.
- In leggera flessione gli ordini da Airbus per le difficoltà del cliente nel ramp up della produzione di nuovi aerei.
Ricavi: incremento del 40 % rispetto al primo semestre del 2022, beneficiando delle maggiori attività verso il consorzio GIE ATR e della ripresa delle consegne del programma B-787. - EBITA: la ripresa dei volumi produttivi dei vari programmi comporta un miglioramento della saturazione degli asset industriali e della forza lavoro con conseguente recupero della redditività.
SPAZIO
Il primo semestre del 2023 registra un risultato sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio.
- Il segmento dei servizi satellitari, a conferma del trend positivo, registra un risultato operativo in crescita che compensa l’impatto degli oneri associati alla firma dell’accordo per il prepensionamento ex art. 4 (Legge Fornero).
Il segmento manufatturiero registra significativi costi di sviluppo sulla componente telecomunicazioni. Ciononostante, il risultato economico è in linea con il primo semestre del 2022 che ha visto la rilevazione di costi non ricorrenti legati alla svalutazione dell’esposizione verso i Paesi coinvolti nel conflitto Russia- Ucraina.
OPERAZIONI INDUSTRIALI
Con riferimento alle Operazioni industriali, si segnala che in data 1° maggio 2023 la società statunitense Selex ES, Llc ha perfezionato la cessione del ramo d’azienda relativo alle attività dei radioaiuti alla navigazione aerea (denominato ATM) alla società Indra Air Traffic, Inc., interamente controllata dalla società spagnola Indra Sistemas S.A., per un corrispettivo, al netto dei costi di vendita, di circa 37 milioni dollari USA.
A fronte di tale operazione il Gruppo ha rilevato una plusvalenza di circa 11 milioni di euro. E’ continuato nel semestre il processo di concentrazione delle attività detenute da Leonardo negli USA in un unico soggetto giuridico, avviato nel corso del 2022.
Nel corso del primo semestre del 2023 si sono perfezionate le seguenti operazioni:
- Leonardo US Corporation ha costituito la Leonardo US Subholding, interamente detenuta.
- Leonardo US Corporation ha conferito a Leonardo US Subholding la propria partecipazione inLeonardo US Aircraft.
- Leonardo International ha conferito a Leonardo US Holding la propria partecipazione in Selex ES,Llc. La stessa partecipazione è stata, successivamente, trasferita da Leonardo US Holding aLeonardo US Corporation, e da questa a Leonardo US Subholding.
- Infine, nel mese di maggio 2023 Leonardo ha integrato l’accordo sottoscritto nel mese di dicembre 2022 (piano di prepensionamento ex art. 4 Legge 92/2012 (Legge Fornero) fino ad un massimo di 490 dipendenti e dirigenti in forza alle funzioni Corporate e di Staff di Leonardo S.p.A., Leonardo Global Solutions e Leonardo Logistics, che matureranno i requisiti per il pensionamento entro il 30 novembre 2028, con uscite programmate nel biennio 2023-2024.
- L’ampliamento del perimetro di tale manovra ha comportato la rilevazione, nel periodo, di oneri aggiuntivi per 20 milioni.Operazioni finanziarieNel corso del primo semestre 2023 non è stata perfezionata sul mercato dei capitali alcuna nuova operazione.Al 30 giugno scorso Leonardo SpA dispone, per le esigenze di finanziamento delle attività ordinarie del Gruppo, di fonti di liquidità per complessivi circa 4.210 milioni di euro, tutte non utilizzate alla data e così composte:
- una linea di credito ESG-linked Revolving Credit Facility per un importo di 2.400 milioni di euro, articolata indue tranches di 600 milioni di euro e di 1.800 milioni di euro rispettivamente in scadenza il 7 ottobre 2024 e il 7 ottobre 2026
- ulteriori linee di credito per cassa a breve non confermate per circa 810 milioni di euro
- un programma quadro per l’emissione di Cambiali Finanziare sul mercato europeo (Multi-CurrencyCommercial Paper Programme) per un importo massimo pari a 1 miliardo di euro in scadenza il 2 agosto 2025.
- La Società dispone inoltre di un finanziamento “Sustainability-Linked” di 260 milioni di euro concesso dalla Banca Europea degli Investimenti – con contratto sottoscritto nel mese di novembre 2022 – anch’esso interamente non utilizzato alla data del presente documento.
- Inoltre, Leonardo dispone di linee di credito bancarie per firma a revoca per complessivi 10.183 milioni di euro.
- Altre controllate del Gruppo infine dispongono delle seguenti linee di credito: Leonardo DRS dispone di una Revolving Credit Facility per un importo di 253 miiloni di euro sottoscritta in concomitanza della finalizzazione dell’operazione di fusione con RADA, utilizzata al 30 giugno 2023 per 101 milioni di euro.
- Leonardo US Holding dispone di linee di credito a breve a revoca, garantite da Leonardo Spa, per 37 milioni di euro, utilizzate al 30 giugno 2023 per 13 milioni di euro.
- Leonardo US Corporation dispone di linee di credito a breve a revoca, garantite da Leonardo Spa, per 156 milioni di euro, utilizzate al 30 giugno 2023 per 23 milioni di euro.
A maggio scorso, Leonardo ha rinnovato per un ulteriore periodo di 12 mesi il Programma EMTN (Euro Medium Term Note), che regola possibili emissioni di obbligazioni sul mercato europeo per un valore nominale massimo di 4 miliardi di euro che, ad oggi, risultava ancora utilizzabile per 2.400 milioni di euro.
- Ai prestiti obbligazionari in essere (pari a complessivi nominali 1.600 milioni di euro) è attribuito un credit rating finanziario a medio lungo termine da parte delle Agenzie di rating internazionali Moody’s Investor Service (Moody’s), Standard&Poor’s e Fitch.A valle del rimborso anticipato delle obbligazioni emesse sul mercato statunitense da Leonardo US Holding ad oggi, Leonardo S.p.A. risulta essere l’unico emittente del Gruppo presente sul mercato obbligazionario.
- Le emissioni di Leonardo sono disciplinate da regolamenti contenenti clausole legali standard per questo tipo di operazioni effettuate da soggetti corporate sui mercati istituzionali, che non richiedono l’assunzione di alcun impegno rispetto a specifici parametri finanziari (cosiddetti financial covenant), mentre includono, tra l’altro, le clausole cosiddette di negative pledge e cross default.
- Con riferimento, in particolare, alle clausole di negative pledge, a Leonardo e alle sue “Material Subsidiary” (aziende di cui Leonardo detiene oltre il 50% del capitale e i cui ricavi lordi e totale attivo rappresentino almeno il 10% dei ricavi lordi e totale attivo su base consolidata) è fatto specifico divieto di creare garanzie reali o altri vincoli a garanzia del proprio indebitamento rappresentato da obbligazioni o strumenti finanziari quotati o comunque che possano essere quotati, a meno che tali garanzie non siano estese a tutti gli obbligazionisti.
- Fanno eccezione a tale divieto le operazioni di cartolarizzazione e la costituzione di patrimoni destinati come da articoli 2447-bis e seguenti del Codice Civile.
- Le clausole di cross default determinano, invece, in capo agli obbligazionisti di ogni prestito il diritto di richiedere il rimborso anticipato delle obbligazioni in loro possesso al verificarsi di un inadempimento (“event of default”) da parte di Leonardo e/o di una “Material Subsidiary” che abbia come conseguenza un mancato pagamento al di sopra di limiti prefissati.
- I covenant finanziari sono presenti sia nella ESG-linked Revolving Credit Facility che nel Term Loan ESG-linked sottoscritti nel 2021 e prevedono il rispetto da parte di Leonardo di due indici Finanziari (Indebitamento Netto di Gruppo esclusi i debiti verso le joint venture MBDA e Thales Alenia Space e le passività per leasing /EBITDA inclusi gli ammortamenti di diritti d’uso) non superiore a 3,75 e EBITDA (inclusi gli ammortamenti di diritti d’uso)/Net interest non inferiore a 3,25) testati con cadenza annuale sui dati consolidati, ampiamente rispettati al 31 dicembre 2022.
- Gli stessi covenant sempre testati con cadenza annuale, sono presenti nel contratto di finanziamento con CDP di € mil. 100 nonché in tutti i prestiti BEI in essere (complessivamente utilizzati al 30 giugno 2023 per €mil. 500).Inoltre, nei finanziamenti ESG-linked illustrati sono previste clausole di adeguamento del margine in base al raggiungimento di determinati indicatori (KPIs) legati agli obiettivi ESG.
- In particolare:
- Riduzione delle emissioni di CO2 del Gruppo; tale KPI è incluso nella RCF e nel Term Loan sottoscritti nel 2021 così come nel finanziamento “Sustainability-Linked” concesso dalla Banca Europea degli Investimenti nel 2022.
- Promozione dell’occupazione femminile con lauree nelle discipline STEM; tale KPI è incluso nella RCF e nel Term Loan sottoscritti nel 2021.
- Aumento potenza di calcolo pro capite del Gruppo: tale KPI è incluso nel finanziamento “Sustainability-Linked” concesso dalla Banca Europea degli Investimenti nel 2022Covenant finanziari, in linea con le standard practices statunitensi, sono inoltre previsti nei finanziamenti bancari concessi in favore di Leonardo DRS, a seguito della sua quotazione sul mercato. Anche tali indici finanziari, (Indebitamento Netto / EBITA adj non superiore a 3,75 e EBITA adj /Net interest non inferiore a 3,0, da determinare sulla base dei dati desumibili dal bilancio US GAAP del Gruppo Leonardo DRS) risultavano rispettati alla data dell’ultima rilevazione contabile.Ai prestiti obbligazionari in essere è attribuito un credit rating finanziario a medio lungo termine da parte delle agenzie di rating internazionali Moody’s, Standard&Poor’s e Fitch. Si segnala a tal riguardo che, in data 3 maggio 2023, Moody’s ha ritenuto di migliorare il rating di Leonardo riportandolo ad un livello Investment Grade, Baa3 rispetto al precedente Ba1, con outlook stabile.
- Questo miglioramento è stato essenzialmente dovuto:
- alla corretta esecuzione del Piano Industriale condotta dal Gruppo anche durante il periodo pandemico
- alla significativa riduzione del debito realizzata negli ultimi 12-18 mesi e al confermato impegno a ridurlo ulteriormente nel prosieguo
- al mantenimento di una stabile remunerazione verso gli azionisti
- alle forti prospettive di crescita per il Gruppo, dimostrate anche dal profilo di ordini acquisiti nel 2022,nel contesto geopolitico di riferimento
Alla data di presentazione del presente documento la situazione dei credit rating di Leonardo risulta quindi essere la seguente, confrontata con la situazione antecedente l’ultima variazione:Outlookstabile positivo stabile
Con riferimento all’impatto di variazioni positive o negative nei credit rating assegnati a Leonardo, le stesse possono determinare variazioni solo in termini di maggiori o minori oneri finanziari su alcuni dei debiti del Gruppo (Revolving Credit Facility e Term Loan).
Il Funding Agreement tra MBDA ed i propri azionisti prevede, inter alia, che la possibile variazione del rating assegnato a questi ultimi determini la variazione del margine applicabile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA