Polizia di Stato: operazione antidroga nel Teramano e in altre province. In manette italiani e albanesi per detenzione di stupefacenti

TERAMO. La Polizia di Stato di Teramo ha eseguito ordinanze applicative della misura cautelare del carcere emessa dal G.I.P. di Teramo, di cui 8 rintracciati nel  Teramano (6 italiani e 2 albanesi), 3 nell’Ascolano  tutti albanesi) e uno nel Ravennate (albanese anch’egli) che vanno a sommarsi all’ulteriore soggetto attualmente latitante nei cui confronti era già stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Teramo, il 25 gennaio scorso.

Operazione antidroga della Polizia

Le attività di cattura odierne hanno riguardato oltre al Teramano e l’Ascolano e il Ravennate dove sono stati rintracciati alcuni degli indagati con l’impiego di 70 unità operative della Polizia di Stato appartenenti alla Questura di Teramo, Ascoli Piceno, Ravenna e Bari, con il supporto del Reparto Volo di Pescara, del Reparto Cinofili della Questura di Ancona  e dei Reparti Prevenzione Crimine di Pescara e di Perugia.

L’attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica ha avuto origine dall’operazione di Polizia Giudiziaria, effettuata dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Teramo, in Floriano di Campli (Teramo) il 23 novembre 2022.

Nel corso della quale sono stati sequestrati a carico di un albanese, nella circostanza datosi alla fuga, e tuttora latitante, 16 chili di eroina e 20 grammi di cocaina, dallo stesso detenuti all’interno di un’abitazione singola, nella quale è stato rinvenuto anche materiale per la ricomposizione e il confezionamento delle stesse.

L’immediata attività investigativa effettuata anche con attività tecniche (intercettazioni ambientali e telefoniche, servizi di osservazione e pedinamento) permetteva di accertare come l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente sequestrato in Floriano di Campli fosse in gran parte destinato al mercato di questa provincia ed, in particolare, indirizzato ad un capillare consumo al dettaglio.

Sono stati emersi numerosissimi contatti del latitante albanese con due teramani, entrambi pregiudicati e risultati poi dediti allo spaccio al dettaglio di cocaina ed eroina a Teramo.

I  due teramani, abituali “clienti” del’albanese, avevano ciascuno un proprio stretto e fidato collaboratore di cui si avvalevano, per l’attività di spaccio a Teramo ed, in particolare, per la consegna “porta a porta” delle dosi di dette sostanze.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati effettuati numerosi riscontri delle cessioni poste in essere in concorso dai 4 teramani nella stessa loro città e in limitrofi comuni con relativi sequestri amministravi di stupefacente a carico di numerosi acquirenti.

Il prosieguo dell’attività investigativa ha così permesso di individuare altri soggetti in parte coinvolti nella detenzione del suddetto ingente quantitativo di droga sequestrato in Floriano di Campli al fuggitivo albanese e caratterizzato da un principio attivo tale da poterne ricavare circa 100 mila dosi di eroina.

La Polizia ha accertato che lo stesso era detenuto dall’albanese datosi alla fuga, in concorso con il fratello residente ad Ascoli Piceno e con l’ausilio di un “corriere” marchigiano, di cui si avvalevano anche gli altri 5 albanesi residenti a Martinsicuro e a Tortoreto (Teramo) e arrestati oggi.

Le attività tecniche di investigazione hanno fatto emergere che i citati 5 albanesi operavano a volte singolarmente e a volte in concorso occasionale tra loro ( al fine di abbattere i costi di trasporto e di custodia dello stupefacente) approvigionandosi di droghe sia dal Nord Europa che dal Centro Italia, avvalendosi dei medesimi fornitori e del medesimo corriere marchigiano e utilizzando per la custodia dello stupefacente il medesimo modus operandi dell’interramento nelle campagne del teramano.

L’attività di indagine ha consentito di ottenere le 13 ordinanze cautelari ma anche di eseguire 8 arresti in flagranza con il sequestro di ingenti quantitativi di droga.

Gli ulteriori ed approfonditi accertamenti investigativi consentivano anche di accertare le modalità di arrivo in Provincia dello stupefacente e di identificare anche l’auto trasportatore di origine pugliese che si era occupato di trasportare nella nostra provincia parte dello stupefacente interrato e sequestrato. Anche quest’ultimo è stato in data odierna tratto in arresto in esecuzione della predetta ordinanza applicativa della misura del carcere.

L’iutensa ed articolata attività di indagine, ha permesso pertanto di eseguire i citati arresti e le misure cautelari in carcere e di sequestrare complessivamente oltre 1 milione di dosi singole di sostanze stupefacenti pesanti, per un valore di oltre 10 milioni di euro.

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