Lotta alla mafia: ricorre domani la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Di Benedetta La Corte

ROMA. Domani ricorre la ventinovesima edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Un momento di raccoglimento, preghiera e vicinanza ai familiari delle vittime che unirà le associazioni di tutto il territorio nazionale.

Gli eroi della lotta alla mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

L’evento più grande avrà luogo a Roma, dove si terranno diversi seminari di approfondimenti tematici che vedranno il coinvolgimento di Istituzioni, giornalisti ed esperti.

Durante la manifestazione ci sarà la lettura dei nomi delle vittime affinché si costruisca, rinnovi e conservi una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche.

Tela raffigurante Don Giuseppe Diana, assassinato dalla Camorra nel 1994

La Giornata della Memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie fu ufficialmente istituita dallo Stato con la legge numero 20 dell’8 marzo 2017.

Lo slogan di questa edizione è: “Roma città libera”, un chiaro riferimento all’opera cinematografica di Rossellini “Roma città aperta”.

Un parallelismo con la realtà attuale, in cui se, da un lato, l’”occupazione mafiosa” dei territori e la capillare penetrazione del fenomeno nel tessuto economico, politico e culturale è un dato tangibile, dall’altro, si registra anche la resistenza di tutta la Società Civile che insieme lotta per la libertà.

L’iniziativa di questa questa giornata è promossa da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, una rete che riunisce sindacati, scuole, Diocesi, movimenti, associazioni e gruppi, tutti coinvolti per contrastare le mafie e la corruzione.

A questa rete aderiscono 80 organizzazioni internazionali presenti in 35 Paesi di Europa, Africa e America Latina.

Libera è stata fondata da Don Luigi Ciotti nel 1995 ed ha come valori fondanti “la giustizia sociale, la ricerca della verità, una politica trasparente, la tutela dei diritti e il mantenimento in vita la memoria collettiva attraverso il ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.

Don Ciotti a Casal di Principe per ricordare Don Giuseppe Diana

La memoria è uno strumento d’impegno alla responsabilità. Come afferma il presbitero: “La lotta contro le mafie è un impegno innanzitutto culturale che parte dalla coscienza di ciascuno di noi, dalla consapevolezza del bene comune e dalla responsabilità di custodirlo e promuoverlo”.

Tra le associazioni presenti alla manifestazione anche l’Unione Italiana Vittime Innocenti della mafia, fondata in Sicilia nel 2019 dall’avvocato Graziano Gaetano Catania e da altri soci che sono vittime o familiari di vittime innocenti della criminalità organizzata.

L’avvocato Catania con Don Luigi Ciotti

L’Associazione si occupa di fornire assistenza morale e legale ai familiari delle vittime innocenti di mafia, terrorismo e reato di estorsione. Essa offre, inoltre, assistenza investigativa nella riapertura dei casi irrisolti e burocratica attraverso l’intermediazione con il Ministero dell’Interno.

L’avv. Catania sarà presente sia in veste di familiare vittima di mafia che di presidente dell’Associazione.

La sua storia é legata alla strage di Catenanuova, un piccolo paese di confine tra la provincia di Enna e quella di Catania.

L’agguato si consumò nel luglio del 2008 quando il clan Cappello di Catania in un regolamento di conti contro Cosa Nostra ennese decide di compiere un attentato in pubblica piazza sparando oltre 150  colpi di Kalashnikov.

I sicari incuranti dell’incolumità delle altre persone estranee alle logiche criminali aprirono il fuoco colpendo alcune persone innocenti fra cui il professore Giacomo Catania, padre del legale, ferito gravemente e sopravvissuto per miracolo.

“Per contrastare il fenomeno mafioso elementi imprescindibili sono la presenza dello Stato e l’educazione civica e alla legalità nelle scuole –  afferma l’avv. Catania –   occorre fare attività di formazione affinché i giovani sappiano riconoscere i fenomeni mafiosi, siano più consapevoli riguardo i loro diritti e conoscano gli antidoti da poter porre in essere”.

Proprio per questo l’Associazione é impegnata anche nell’opera di sensibilizzazione nelle scuole attraverso progetti di educazione civica e alla legalità.

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