Turchia, l’Italia Paese amico e uno dei partner economici di particolare rilevanza

Di Ilaria Urbano

Roma. L’Italia si colloca ai primi posti tra i principali partner della Turchia. I rapporti economico-commerciali con questo Paese sono considerati eccellenti.

Stretta di mano tra Conte ed Erdogan

Infatti, l’interscambio tra Roma ed Ankara ha toccato il livello record nel 2011 con quota 21,3 miliardi di dollari e i dati del 2019 sono a tutt’oggi in crescita.

Grazie alle indagini della World Bank, la Turchia è oggi considerata la 17° economia al mondo.

Ponte naturale tra Europa ed Asia, il Paese dispone di sbocchi efficienti verso i mercati più importanti di queste aeree, con un accesso agevolato a circa 1,6 miliardi di clienti in Europa, Eurasia, Medio Oriente e Nord Africa.

E’ anche un importante corridoio per gli approvvigionamenti energetici ed è collocata vicino a oltre il 70% delle riserve energetiche primarie del mondo, mentre il principale consumatore di energia, l’Europa, si trova a Ovest. Il che rende il Paese un cardine nel transito e un terminale energetico nella regione.

La nostra collaborazione economica con la Turchia, come viene evidenziato dai dati presenti sul sito http://www.infomercatiesteri.it/overview.php?id_paesi=95 si sviluppa lungo cinque direttrici principali.

La prima e tradizionale strada è quella consolidata dalla presenza di grandi gruppi dell’industria manifatturiera con impianti produttivi nei principali cluster industriali turchi.

C’è poi l’attività dei gruppi italiani nei progetti di produzione e connessione energetica.

Un importante ruolo viene svolto dalle banche del nostro Paese nella partecipazione allo sviluppo infrastrutturale turco.

Infine, molto importante la cooperazione nel settore della difesa. Non dimentichiamo, infatti, che la Turchia è dal 1952 nell’Alleanza Atlantica.

Nel 2017, ad esempio si è tenuta la prima Joint Economic and Trade Commission (JETCO) tra i nostri due Paesi, durante la quale è stato firmato un protocollo per il rafforzamento degli investimenti e della cooperazione economica nei settori energetico, agricolo, scientifico e tecnologico, oltre che in quello del turismo e della cultura.

Un bus prodotto in Turchia

Secondo l’ ICE  (Istituto Nazionale per il Commercio Estero) solo nel 2018, l’Italia si è confermata al 5° posto fra i partner commerciali della Turchia, con 19,8 miliardi di interscambio totale, in lieve calo rispetto al 2017 (-0,3%), di cui 10.154 milioni (-10,2%) di export mentre l’export turco è stato di 9.566 milioni (+12,9%), con un saldo positivo per l’Italia di 588 milioni di dollari Usa.

Per quanto riguarda i settori, le principali voci dell’export turco verso l’Italia sono: autoveicoli (+5,3%), ferro e acciaio (+100,5%) e macchinari (+13,1% per un totale di 754 milioni di dollari nel 2018).

Le principali voci dell’export italiano sono: macchinari (-7,9% per un totale di 2,85 miliardi di dollari nel 2018), autoveicoli (-24,9%) e materie plastiche (-6,1%).

Nei mesi scorsi, le visite del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte e dei rappresentanti del suo Governo sono state frequenti e regolari, in segno di amicizia e profondo senso di collaborazione.

Sempre quest’anno, è stato inoltre consegnato all’Italia un grande risultato in materia di appalti pubblici.

Le imprese italiane hanno, infatti, ottenuto negli ultimi anni ottimi risultati, aggiudicandosi appalti per la realizzazione di alcune tra le più importanti opere pubbliche turche.

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