Mafia: omicidio Giudice Paolo Borsellino e della sua scorta, l’Associazione Vittime del Dovere chiede di riflettere sul passato e di agire concretamente nel presente

ROMA. Oggi, con profonda commozione l’Associazione Vittime del Dovere ricorda il 31esimo anniversario della strage di Via D’Amelio, un evento che ha segnato indelebilmente la nostra memoria, in cui persero la vita il Magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo.

In questa giornata di commemorazione, l’Associazione Vittime del Dovere sottolinea come il sacrificio delle vittime debba essere onorato ogni giorno dalle Istituzioni e dalla Politica mediante azioni concrete e con attività culturali, legislative, giudiziarie, penitenziarie efficaci e mirate.

Ancora una volta si invita alla riflessione sulle iniziative volte a modificare quel complesso sistema di misure normative create per contrastare la criminalità organizzata e ideate da coloro che ne compresero appieno la natura, al prezzo della propria vita.

Ogni singolo tassello di quell’immenso patrimonio viene costantemente messo a dura prova, anno dopo anno, a causa di un contesto politico, sociale ed economico – nazionale ed internazionale – particolarmente complesso.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in una foto storica

In particolare, per quanto riguarda il sistema penitenziario, l’Associazione Vittime del Dovere ha già evidenziato in numerose sedi come le proposte di modifica possano comportare rischi per il contrasto alle mafie, attraverso osservazioni, richieste e segnalazioni che abbiamo avanzato costantemente a ogni Governo che si è succeduto, nella convinzione di portare avanti una battaglia tesa a rafforzare la lotta alla mafia.

L’indifferenza istituzionale non può essere la risposta, poiché la risoluzione delle problematiche richiede azioni tempestive e responsabili.

Anche per questo l’Associazione ha deciso da tempo di impegnarsi nello studio e nell’attività di approfondimento degli istituti volti al contrasto della criminalità organizzata.

Un impegno che si concretizza, in primis, con la realizzazione di interventi diretti ad evidenziare criticità legate al sistema normativo, penale o penitenziario, attraverso la redazione di dettagliate e approfondite relazioni indirizzate alle Istituzioni e alla politica, ma che prevede anche il coinvolgimento dell’opinione pubblica attraverso la diffusione di pubblicazioni, articoli tecnici, comunicati stampa ed organizzazione di
eventi dedicati.

Di recente, l’Associazione ha instaurato una collaborazione con la testata Report Difesa creando un nuovo prodotto editoriale che intende essere una raccolta di documentazione, di analisi tecniche, di testimonianze per raccontare i fatti che hanno caratterizzato la storia contemporanea.

La strage di Via D’Amelio, a Palermo (19 luglio 1992)

Oggi, è online il secondo magazine nato da questa preziosa collaborazione: Speciale Mafia analizza gli interventi normativi per il contrasto alla criminalità organizzata, con uno sguardo all’evoluzione storica degli istituti e alla loro attuale funzione, anche in ragione delle diverse modalità operative adottate dalle mafie.

Lo speciale si conclude poi con un elaborato prodotto da alcuni studenti, dedicato ad Emanuela Loi, vincitori del Concorso di idee “LE VITTIME DEL DOVERE E IL PRINCIPIO COSTITUZIONALE DI UGUAGLIANZA”, promosso dall’Associazione Vittime del Dovere con il patrocinio e la collaborazione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’anno scolastico 2021/2022.

Il tempo trascorre e le criticità persistono.

Per affrontare la sfida contro la mafia, l’Associazione chiede un impegno concreto da parte delle Istituzioni, che sia in sintonia anche con le segnalazioni delle numerose problematiche già evidenziate.

Ciò per poter veramente onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita per la sicurezza e il bene della collettività.

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