Polizia di Stato: visite in Malesia e Singapore per rafforzare la collaborazione bilaterale con questi Paesi. Più stretti i legami anche con l’ASEAN

ROMA. E’ stata rafforzata la collaborazione bilaterale tra Italia, Malesia e Singapore e quella multilaterale con ASEAN.

Sono state cinque intense giornate di incontri con i vertici delle autorità di Polizia, tenutesi a Kuala Lumpur e Singapore.

Una delegazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, guidata dal Dirigente Superiore della Polizia di Stato Eufemia Esposito, Direttore del Servizio relazioni internazionali dell’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia, ha effettuato una visita tecnica nella regione del Sud-Est asiatico, supportata dalla Direzione Generale Mondializzazione e Questioni Globali (DGMO) della Farnesina e dalle locali sedi diplomatiche, rispettivamente rappresentate dagli ambasciatori Massimo Rustico in Kuala Lumpur e Mario Andrea Vattani in Singapore.

Una delle riunioni alla quale ha partecipato la delegazione italiana in Malesia

In particolare nel corso della visita a Kuala Lumpur sono stati svolti incontri con il capo della Royal Malesian Police (RMP), Ispettore Generale Tan Sri Acryl  Sani, insieme al responsabile delle relazioni internazionali, Suparamaniam Ramasamy, e dal Direttore del Dipartimento per la formazione Nerita Yaacob., rispettivamente accompagnati da una folta delegazione di riporti di prima linea.

Allo stesso modo nella parte di visita a Singapore sono state tenute interlocuzioni con il sottosegretario al Ministero degli Affari Interni, Puah Kok Keong, con il responsabile della Divisione Cooperazione Internazionale e Partnership, Sebastian Tan e con i responsabili del Dipartimento per la Sicurezza interna.

Le interlocuzioni con quelle autorità, incentrati sul rafforzamento della collaborazione bilaterale e multilaterale, comunque collocate nel quadro più ampio della cooperazione del nostro Paese con la regione ASEAN da un lato, e Unionale dall’altro, hanno riguardato i principali temi securitari a carattere transnazionale.

Un’attenzione particolare è stata rivolta ai negoziati per la definizione di due Accordi intergovernativi in materia di cooperazione di Polizia con i due Paesi, per i quali è stato ricevuto un ampio consenso e la diponibilità delle controparti alla finalizzazione.

Sul piano bilaterale, inoltre, ampio apprezzamento è stato manifestato dalle autorità di Polizia malesi, in merito ad un progetto, finanziato dalla DGMO della Farnesina e sviluppato dal Servizio relazioni internazionali Dipartimento PS, mirato a rafforzare la collaborazione, partendo dalla condivisione di un pacchetto formativo sugli ambiti di sicurezza a maggiore valenza strategica.

In ambito multilaterale, inoltre, è stato presentato il “Programma Falcone-Borsellino per ASEAN”, anch’esso finanziato dal DGMO e affidato al Dipartimento, in sinergia con il Ministero della Giustizia.

Stretti i legami con ASEAN per la lotta al crimine transnazionale

Il progetto, replicando l’esperienza positiva già maturata nella Regione dell’America latina e dei Caraibi, si pone l’obiettivo di rafforzare in un primo step la capacity building nei settori del cybercrime e della criminalità economica, in un’area a forte crescita economica e, dunque, potenzialmente esposta agli appetiti del crimine organizzato transnazionale.

Sono stati esplorati ulteriori aspetti securitari, sui quali sviluppare attività di formazione congiunta e scambio di esperti, quali presupposti per la costruzione di un network, di conoscenza dei sistemi, degli strumenti e delle buone pratiche, adottate nel contrasto alle organizzazioni criminali transnazionali ed ai fenomeni criminali gravi ed emergenti; e la costruzione di un network di esperti in un clima di fiducia e reciprocità.

Si è condiviso l’auspicio per una prosecuzione nelle iniziative bilaterali e multilaterali da programmare sulla base di comuni esigenze, individuando settori prioritari condivisi, volti a rafforzare la capacitazione e la resilienza delle law enforcement, rispetto alle sfide ed alle minacce poste da una criminalità sempre più fluida e transnazionale.

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