Aeronautica Militare. Colonnello Federico Fioravanti (Direttore del Centro di Psicologia AM): “Siamo una struttura viva e dinamica che deve adattarsi alle esigenze della Forza Armata, presenti e future”

ROMA. Il Colonnello del Corpo Sanitario Aeronautico. psicologo Federico Fioravanti è il Direttore del Centro di Psicologia dell’Aeronautica Militare.

Colonnello del Corpo Sanitario Aeronautico. psicologo Federico Fioravanti, Direttore del Centro di Psicologia dell’Aeronautica Militare

Il Colonnello ha ricoperto vari incarichi nella sua professione sia in ambito prettamente militare, universitario e nei vari Centri di formazione.

E’ iscritto all’Albo dei docenti della Scuola Nazionale per la Pubblica Amministrazione – Sezione Management pubblico e innovazione digitale, alla sezione A dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e all’Albo dei Formatori dell’Aeronautica Militare CSAM 3° Regione Aerea per le discipline quali leadership individuale, di gruppo, organizzativa e strategica, comunicazione efficace, formazione esperienziale, psicologia dell’apprendimento, project management.

Report Difesa lo ha intervistato sull’impiego della psicologia in ambito aeronautico.

Colonnello, come è strutturato e come opera il Centro di Psicologia dell’Aeronautica Militare?

Il Centro di Psicologia dell’Aeronautica Militare, alle dipendenze del Servizio Sanitario del Comando Logistico, è nato ufficialmente lo scorso 17 aprile con lo scopo di programmare, gestire e monitorare tutte le attività inerenti alla Psicologia Aeronautica, fino ad ora facenti capo a Unità e Comandi diversi, sparsi sul territorio.

Questa nuova realtà è nata per garantire la piena e costante integrazione delle attività e dei servizi di psicologia già in essere in Forza Armata.

Prima di illustrare la struttura e le modalità operative del Centro, vorrei accennare alla nostra mission, che è quella di “assicurare, senza soluzione di continuità, il necessario supporto alle molteplici attività operative e istituzionali”.

 

La sede del Servizio Sanitario di cui fa parte il Centro di Psicologia dell’Aeronautica Militare

Nello specifico, al fine di rendere la Psicologia AM rispondente alle attuali e diversificate esigenze di Forza Armata, il Centro è stato concepito con una struttura di tipo “areale” in modo da operare con efficacia e il più possibile in prossimità dei vari Enti e Reparti dislocati su tutto il territorio nazionale.

Questo approccio organizzativo ha portato quindi alla suddivisione in tre Sezioni con specifica competenza territoriale: areale Nord (con sede a Firenze), areale Centro (con sede a Roma) e areale Sud (con sede a Bari).

Riguardo a come operiamo, anche il Centro di Psicologia, come tutte le articolazioni dela Forza Armata, assolve le sue funzioni su più livelli.

Parte delle nostre attività le gestiamo come dei veri e propri processi che progettiamo a tavolino, secondo la metodologia tipica della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, e che esita in una programmazione semestrale dei nostri interventi.

Ci sono poi altre attività che nascono da bisogni organizzativi e individuali nel “hic et nunc”, a cui dobbiamo fare fronte, quindi, con tempestività e flessibilità; a quest’ultima casistica appartengono, giusto per fare un esempio, gli interventi nell’ambito della psicologia dell’emergenza, per loro natura non programmabili.

Quanto appena detto credo renda intuibile che lo Psicologo del Centro interviene o di iniziativa oppure in quanto attivato “formalmente” dal singolo Reparto dell’Aeronautica Militare ma anche “informalmente” dal personale che ne ravvisasse la necessità. In quest’ultimo caso il contatto diretto e immediato con noi può avvenire per il tramite di un numero verde e una casella di posta elettronica appositamente dedicati allo scopo.

Quali sono i principali ambiti di intervento che vengono seguiti?

Gli ambiti di intervento riflettono globalmente il core business del Servizio Sanitario, ovvero il benessere e la salute dell’individuo e dell’organizzazione, a 360°.

Detto ciò, noi li abbiamo declinati in quattro macro aree: Psicologia Clinica, Psicologia Del Lavoro e delle Organizzazioni, Psicologia Operativa e Psicologia dell’Aviazione.

La prima area afferisce alle attività che vanno dalla valutazione psicodiagnostica ai fini del riconoscimento delle varie idoneità al supporto psicologico al personale e alla Psicologia delle emergenze.

L’area del lavoro e Organizzazioni ha come attività principali quelle della formazione e della selezione, senza trascurare gli interventi organizzativi presso i reparti (faccio riferimento ad esempio alle analisi di clima organizzativo.

La terza area, la Psicologia Operativa, riguarda gli aspetti connessi con l’impiego del personale in particolari condizioni operative o di particolari professionalità (come ad esempio le Forze Speciali) e con attività orientate principalmente alla prevenzione e al contenimento dello stress operativo.

Personale dell’Aeronautica Militare in volo

Infine, la Psicologia dell’Aviazione è il settore che vede lo Psicologo AM operare nella sua specificità, in “tuta da volo” come ci piace dire.

In questo settore di impiego troviamo quelle metodologie e quegli strumenti che ci caratterizzano rispetto alle altre Forze Armate, che rappresentano una nostra cifra identitaria: qui parliamo di attività di neuropsicologia applicata alla performance del volo, di Crew Resource Management, di sviluppo delle competenze per il presidio dello Human Factor.

Come si può intuire, gli ambiti di intervento sono molto diversificati, richiedono una preparazione di contesto e multidisciplinare al personale psicologo che opera presso il Centro.

In tal senso, i nostri giovani colleghi psicologi vincitori di concorso, provenienti dalla vita civile già in possesso della laurea e abilitati all’esercizio della professione, ricevono comunque una lunga e puntuale formazione sui singoli temi di nostra maggiore pertinenza.

Rispetto alla prevenzione e al benessere psicofisico, quali sono le principali attività che sta seguendo il Centro?

È ormai noto che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità Ndr), nel 1964, ha definito la salute non soltanto come un’assenza di malattia o infermità, ma come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.

In tal senso sappiamo dunque che la psicologia, per essere efficace, non si deve porre esclusivamente in un’ottica “reattiva”, ma deve saper muovere la propria azione nella direzione della promozione del benessere psicologico.

Tutte le professionalità del Corpo Sanitario Aeronautico si approcciano dunque al collega in azzurro nella sua interezza, in modo integrato.

Appare chiaro come lo specifico target finale di noi operatori del Centro di psicologia sia quindi l’equilibrio psicologico del militare, da favorire e potenziare quale imprescindibile elemento di crescita e arricchimento della qualità della vita.

Assetti aerei italiani impegnati in attività

Per fare ciò il personale del Centro, oltre al costante e continuo lavoro di monitoraggio e di presidio, svolto in collaborazione con altre strutture della Forza Armata attraverso dei “sensori” presenti localmente sul territorio, svolge specifici interventi riguardanti, ad esempio, lo stress lavoro correlato o la prevenzione del fenomeno suicidario (mediante attività di formazione continua ed informazione al personale), le analisi del clima e del benessere organizzativo (che, ad esempio, si traducono nella somministrazione di test specifici e interventi di formazione dedicati allo sviluppo di competenze dei team), finanche alle attività di sostegno e supporto al nostro personale, al fine di potenziarne le capacità e le risorse individuali utili a fronteggiare le avversità.

Nell’ambito della formazione trasversale al personale della Forza Armata che obiettivi si è posto il Centro di Psicologia dell’Aeronautica?

La formazione rivolta al personale dell’Aeronautica Militare, tralasciando per il momento quella altamente specialistica relativa al personale navigante, si sviluppa verso due direttrici principali: nella prima, la formazione viene erogata direttamente a vantaggio di personale per specifiche esigenze.

Penso, ad esempio, ai seminari per il personale che assume posizioni di comando ai vari livelli della loro carriera, al personale delle Forze Speciali, così come ai frequentatori degli istituti di formazione quali i nostri giovani dell’Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori (ONFA) di Cadimare (Istituto che provvede all’assistenza dei figli del personale deceduto dell’Aeronautica Militare), gli allievi della Scuola Militare Douhet di Firenze, della Scuola Marescialli di Viterbo e quelli dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Napoli).

Allievi dell’Accademia di Pozzuoli a lezione

Come è facile capire vista l’eterogeneità di questi esempi di personale proposti, le attività di formazione vengono progettate ad hoc per la specifica utenza e, quindi, con specifici e differenti obiettivi di apprendimento.

La seconda direttrice ci porta invece a lavorare sulla formazione di alcune figure chiave, con il fine di potenziarne specifiche competenze “relazionali”.

Infatti, al fine di poter svolgere con la giusta costanza e vicinanza l’attività di monitoraggio del benessere sul territorio, il personale psicologo si avvale della stretta collaborazione di “sensori” già presenti nei singoli Enti e Reparti della Forza Armata.

Stiamo parlando, giusto per citarne alcuni, dei presidenti SGMT (Sottufficiali, Graduati e Militari di Truppa) e delle risorse locali afferenti al Reparto Generale Sicurezza che, nello svolgimento dei loro incarichi, possono entrare in contatto con eventuali aree di disagio presenti nei loro interlocutori.

In questo caso la formazione viene progettata con l’intento di rafforzare alcune soft skills con l’intento di migliorare la capacità di intercettare, accogliere e orientare le istanze iniziali, adoperandosi quali elementi facilitatori anche per l’eventuale successivo contatto diretto con il personale del Centro di Psicologia, qualora ritenuto necessario. In termini generali potremmo dunque dire che il perimetro dell’intervento degli psicologi del Centro consiste nel promuovere e sviluppare la conoscenza e consapevolezza di sé stessi da un punto di vista emotivo, con il fine ultimo di riuscire a incidere positivamente sulla performance lavorativa dell’individuo e sulle capacità di adattamento alla richiesta ambientale.

Quali sono le funzioni e le attività del Centro relative alla Aviation Psychology?

Lo psicologo dell’Aeronautica Militare, così come gli altri professionisti del Corpo Sanitario Aeronautico, lavora in un’organizzazione che ha come obiettivo istituzionale prioritario quello di mettere il singolo pilota o l’equipaggio di volo nella migliore condizione per svolgere la missione assegnata.

Attorno all’Aviation Psychology si sviluppa la nostra specifica identità professionale.

Militari dell’Aeronautica Militare in attività operativa

E’ un ambiente di lavoro altamente specialistico, in cui concorrono molteplici competenze, dove regna la complessità. L’intervento dello specialista del Centro di Psicologia spazia su varie macro aree.

Sicuramente va menzionata la formazione teorico-pratica in modalità esperienziale degli equipaggi di volo al team building, alla leadership e al decision making, passando per la gestione dei conflitti, l’error management e lo stress management. Impossibile non citare il training sul Crew Resource Management (CRM), incluso nel concetto di Human Factors, attraverso cui il personale operatore di volo si addestra sull’utilizzo effettivo e integrato di tutte le risorse operative disponibili (tecniche, umane, procedurali ed ambientali) finalizzate al raggiungimento di operazioni di volo sicure ed efficienti.

Come detto prima, queste attività ci vedono lavorare gomito a gomito con altre realtà della Forza Armata, come l’Ispettorato per la Sicurezza del Volo (ISV) e l’Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo (ISSV), Enti posti direttamente alle dipendenze dal Sig. Capo di Stato Maggiore dell’Aaeronautica Militare.

Molte altre attività ci vedono operare congiuntamente all’interno di vere e proprie equipe sanitarie, come nel trattamento dei casi di chinetosi la cui responsabilità è affidata ai colleghi medici del Reparto di Medicina Aeronautica e Spaziale della Divisione Aerea di Sperimentazione Aeronautica e Spaziale di Pratica di Mare (Roma).

In questo caso, l’equipe effettua un lavoro congiunto e integrato di procedure mediche e psicologiche per desensibilizzare l’operatore di volo rispetto ai disagi tipici del disturbo.

Ecco, questo giusto per darle alcuni brevi frammenti rispetto alla centralità dell’Aviation Psychology nella vita professionale di un Ufficiale del Centro di Psicologia AM.

Ad ogni modo, come spero essere riuscito a trasmetterle, il Centro di Psicologia dell’AM è una struttura dell’organizzazione rivolta a tutta l’organizzazione.

Siamo una realtà viva e dinamica che deve adattarsi alle esigenze della Forza Armata, del presente e del futuro.

Naturalmente i nostri compiti e i servizi erogabili sono figli dell’attuale disponibilità di risorse umane.

Ma l’investimento della Forza Armata è chiaro e determinato, i numeri degli ufficiali Psicologi del Centro stanno crescendo, gli arruolamenti proseguono.

Insomma, il solco è tracciato.

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