Difesa: Nave Grecale termina il suo impegno nell’Operazione Irini

LA SPEZIA. Più di sedici mila miglia percorse e oltre 1400 ore di moto. Questi sono i numeri che hanno caratterizzato la partecipazione della fregata italiana alla missione European Naval Force in the Mediterranean (EUNAVFORMED) IRINI.

Dopo più di tre mesi trascorsi nelle acque del Mediterraneo Centrale, la fregata Grecale della Marina Militare ha terminato il suo impegno nell’operazione europea, a rilevarla il pattugliatore Comandante Borsini​.

Lo scorso settembre, al comando del capitano di fregata Corrado Maddaluno, l’unità era salpata dal porto di La Spezia, con un equipaggio di circa 160 marinai tra uomini e donne, entrando a far parte della task force e, in particolare, del dispositivo navale multinazionale, contribuendo così in modo determinante alla sicurezza e alla libertà del traffico marittimo nelle acque del Mar Mediterraneo.

Nave Grecale

Tra i risultati da annoverare durante i quasi cento giorni di attività troviamo il monitoraggio di 187 navi mercantili, il soccorso a un natante in difficoltà con venticinque persone a bordo, attività di cooperazione e addestramento con altre unità delle Marine europee, tra le quali Nave Libeccio e l’unità greca HS Aegean.

All’attività operativa si è affiancata anche quella diplomatica e di rappresentanza di visite in sorgitori nazionali ed esteri tra cui La Valletta (Malta), Catania, Atene e Napoli.

Per l’equipaggio di nave Grecale si è conclusa una missione intensa.

Dopo aver lasciato la zona di operazioni, nei giorni scorsi la fregata italiana e il suo equipaggio hanno fatto rientro nella base della Spezia dove sono stati accolti da numerosissimi parenti e amici, oltre che da una rappresentanza della Prima Divisione Navale: missione compiuta!​​

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Autore