Difesa. Vertice informale a Bruxelles dei ministri dei Paesi dell’Unione Europea. Guido Crosetto: “Se non coniughiamo la democrazia con la velocità e il pragmatismo rischiamo che gli attori non democratici ci battano nel medio e lungo termine”

BRUXELLES. “Finalmente ho visto un’Europa che si muove con tempistiche più veloci rispetto a quelle a cui siamo abituati”.

Lo ha detto, ieri, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo alla riunione informale dei ministri della Difesa dell’Unione Europea dedicata ai principali temi dello scenario internazionale, tra i quali la crisi in Medio Oriente, la missione europea in Mar Rosso, il conflitto in Ucraina e le tensioni in Sahel.

La riunione si è tenuta alla presenza dell’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell, e del Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg.

“Abbiamo discusso – ha aggiunto Crosetto – dell’avvio di un’operazione europea a seguito della crisi in Mar Rosso. Per l’Operazione Aspides, l’Italia ha confermato la volontà di parteciparvi fornendo una nave per tutta la durata della missione. Nello specifico saranno più unità a turnarsi ed essendo una nuova missione vi sarà prima un passaggio parlamentare”.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto

“Dobbiamo dotarci di strumenti che ci consentono di affrontare crisi esiziali, come le guerre – ha spiegato il ministro – in modo rapido: se non coniughiamo la democrazia con la velocità e il pragmatismo rischiamo che gli attori non democratici ci battano nel medio e lungo termine”.

E, poi, parlando degli attacchi degli Houti nel Mar Rosso ha evidenziato come essi rappresentino “un atto di guerra, non soltanto fisica ma anche ibrida con la strategia di tagliare i vasi di comunicazione di alcuni Paesi incidendo sulle loro economie e agevolandone altri, come ad esempio quella cinese e quella russa le cui navi non vengono attaccate”.

“Considerata dunque la pericolosità della minaccia mi auguro anche un intervento dell’ONU” ha proseguito il titolare della Difesa del Governo Meloni, auspicando la partecipazione alla missione Aspides anche di Paesi non appartenenti all’Unione Europea che condividano l’importanza della libera circolazione e le cui rotte commerciali siano messe in pericolo dagli attacchi terroristici Houthi.

E ha poi aggiunto: “La Spagna ha dato la disponibilità ad ospitare il Quartier Generale; Italia, Grecia e Francia hanno offerto la possibilità di assumere la guida della missione. Non è una gara, l’importante è che la missione sia congiunta e che coinvolga il maggior numero di Paesi europei”.

Un altro tema molto caldo è quello del Continente africano e delle tensioni nel Sahel.

“Il destino dell’Europa – ha spiegato Crosetto – è legato totalmente a quello del Continente africano. Noi come Italia siamo promotori del Piano Mattei che ribalta completamente quello che è stato l’approccio occidentale degli ultimi decenni. Abbiamo bisogno che gli africani ci spieghino in che modo possiamo aiutarli a crescere”.

Al centro dei colloqui tra i ministri della Difesa europei anche il supporto dell’Unione Europea all’Ucraina.

“Siamo quasi al terzo anno di guerra – ha ricordato Guido Crosetto -. Oggi l’Europa ha ribadito la necessità di aiutare a supportare le Forze Armate e lo Stato ucraini a seguito del tentativo di invasione da parte della Russia, non solo con gli aiuti bilaterali com’è stato fatto fino ad ora ma anche con aiuti che possono pesare sul bilancio europeo”.

A margine della riunione il ministro Crosetto ha avuto un incontro bilaterale con l’Under-Secretary-General per le Operazioni di Pace dell’ONU, Jean Pierre Lacroix, durante il quale è stato affrontato il futuro della missione UNIFIL schierata lungo la Linea Blu a Sud del Libano chiedendo che le Nazioni Unite assumano un ruolo maggiore in tempi difficili come questi.

Il ministro Crosetto ha avuto un incontro bilaterale con l’Under-Secretary-General per le Operazioni di Pace dell’ONU, Jean Pierre Lacroix

Inoltre, ha avuto un incontro bilaterale con il suo omologo lituano, Arvydas Anušauskas, con il quale ha condiviso la preoccupazione per la stabilità dei Paesi baltici e l’interesse per la presenza italiana nell’area. I due ministri hanno, inoltre, condiviso la comune volontà di approfondire la collaborazione nel settore Difesa.

L’incontro bilaterale con il ministro della Difesa della Llituania, Arvydas Anušauskas

Focus del colloquio bilaterale con il l’estone Hanno Pevkur, sono state le possibili cooperazioni e il supporto della Difesa italiana in termini di addestramento, condivisione di esperienze e conoscenze, come pure è stata approfondita la possibilità di collaborazioni tra i due Paesi su questi temi.

Il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur

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