CALTANISSETTA. La Direzione Investigativa Antimafia (DIA), articolazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, e la Guardia di Finanza del Comando provinciale di Caltanissetta hanno eseguito, oggi, un provvedimento di confisca di beni (di I grado) emesso dal Tribunale di Caltanissetta – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta avanzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) nissena nei confronti di 3 imprenditori gelesi noti nel settore immobiliare e soprattutto in quello della commercializzazione di autovetture, anche di lusso.
Le attività economiche e i beni oggetto del provvedimento, riguardano l’intero compendio aziendale nonché il capitale sociale, 9 società, 31 terreni siti in Gela, 186 fabbricati siti sempre in Gela, Marina di Ragusa (Ragusa) e di Vittoria (Ragusa,) e 23 rapporti bancari, finanziari e/o polizze assicurative.
I tre colpiti dall’odierna misura di prevenzione patrimoniale, ai sensi della normativa antimafia, attualmente imputati, in un processo penale, per concorso esterno in associazione mafiosa, sono stati ritenuti soggetti di qualificata pericolosità sociale.
In particolare, sono emersi adeguati elementi per ritenere, in sede di prevenzione, la contiguità e complicità degli stessi con organizzazioni criminali riconducibili a Cosa Nostra.
Per l’accusa si tratterebbe di una sorta di opportunismo affaristico con esponenti della famiglia mafiosa dei “RINZIVILLO” di Gela.
Le indagini di natura economico patrimoniale hanno fatto emergere il reinvestimento da parte degli indagati di ingenti capitali, ritenuti dal Tribunale in materia di prevenzione di illecita provenienza, in numerose società, formalmente intestate ai familiari dei predetti, attive nel settore dell’edilizia e della rivendita di autovetture.
Il provvedimento ablativo, valutato in circa 65 milioni di euro, trae origine dalle risultanze compendiate nell’ambito di complesse e articolate attività investigative che sono state nel tempo coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della Procura della Repubblica nissena e delegate con particolare riferimento agli accertamenti economico patrimoniali, sia alla D.I.A. che alla Guardia di Finanza di Caltanissetta.
Il provvedimento è stato preceduto dal sequestro degli stessi beni eseguito nel febbraio 2021.
Nell’ambito del processo penale, nei confronti dei tre imputati il G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Caltanissetta aveva dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. di Caltanissetta nell’ambito dell’Operazione “CAMALEONTE”.
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