Antipirateria: esercitazione congiunta CONFITARMA, Marina Militare, Guardia Costiera, Gruppo Grimaldi nel Golfo di Guinea

GOLFO DI GUINEA. L’antipirateria è stata, nei giorni scorsi, al centro di un’esercitazione congiunta nelle acque del Golfo di Guinea.

Vi hanno partecipato “Grande Tema”, il mercantile di bandiera italiana del Gruppo Grimaldi, Nave “Foscari” della Marina Militare italiana, CONFITARMA, la Centrale Operativa Multidominio Marina (COMM) del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), il Centro Operativo Nazionale Guardia Costiera (CONGUARCOST) nella sua funzione di Autorità nazionale competente per la Maritime Security e la sede operativa del Gruppo Grimaldi, a Napoli.

Il Pattugliatore d’altura “Comandante Foscari”

L’attività è stata condotta simulando un attacco da parte di un barchino di pirati al mercantile “Grande Tema”.

Dopo aver attivato il sistema S.S.A.S. (Ship Security Alert System) e predisposte tutte le azioni interne necessarie a dissuadere e contrastare i pirati, l’equipaggio si è rifugiato all’interno della propria cittadella.

Ricevuto il segnale di allarme dalla nave, il Centro Operativo Nazionale Guardia Costiera, Autorità Nazionale competente per la Maritime Security, ha attivato il previsto flusso informativo e l’equipaggio di Nave “Foscari”, pattugliatore della Marina Militare dislocato nel Golfo di Guinea nell’ambito dell’Operazione “Gabinia”, è stato incaricato, tramite la Centrale Operativa Multidominio Marina di CINCNAV, di intercettare il mercantile per condurre un boarding a cura del team specialistico della Brigata Marina San Marco imbarcato.

Operatori della Brigata Marina San Marco nel corso di un intervento antipirateria

 

L’inserzione è avvenuta mediante “fast rope”, una tecnica di discesa rapida da elicottero via “cavo”.

L’inserzione è avvenuta mediante “fast rope”, una tecnica di discesa rapida da elicottero via “cavo”

Una volta a bordo, il team si è diretto dalla zona di rilascio alla plancia di Comando per riprendere il controllo del mercantile e, infine, verso la cittadella per liberare l’equipaggio, sventando di fatto l’attacco pirata e permettendo di proseguire la navigazione in sicurezza.

L’esercitazione ha evidenziato la sinergia tra Marina Militare, Guardia Costiera, CONFITARMA e Compagnie di navigazione operanti nel Golfo di Guinea.

È importante, inoltre, sottolineare l’alto livello di professionalità di tutto il personale militare e civile coinvolto nell’esercitazione.

Una foto a ricordo dell’esercitazione

In particolare, il CSO (Company Security Officer), nonché il Comandante e l’equipaggio del “Grande Tema” hanno dimostrato notevole preparazione e competenza.

Da tempo, infatti, il Gruppo Grimaldi dedica un impegno significativo nel training del proprio personale, a terra e a bordo, per formarlo adeguatamente ad affrontare situazioni di tensione e pericolo, come gli attacchi di pirateria.

Il Golfo di Guinea riveste un ruolo di grande rilievo per l’Italia, sia in termini di scambi commerciali con i Paesi della regione, che di approvvigionamento energetico.

Tuttavia, l’area rimane ad alto rischio di attacchi di pirateria e altri crimini marittimi, rappresentando un pericolo reale per i mercantili in transito e i loro equipaggi. Senza contare gli impatti negativi sull’intera catena commerciale.

Per affrontare questa minaccia, a partire da gennaio 2020, la Marina Militare è attiva in Africa Occidentale con missioni di presenza e sorveglianza volte a contribuire alla libertà di navigazione, nonché alla sicurezza e all’incolumità dei mercantili che vi operano.

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