Guerra Israele-Hamas: pieno sostegno degli Stati Uniti alla causa dello Stato ebraico. Pronti all’invio di militari per consigliare e consultare sugli sforzi per il recupero degli ostaggi

WASHINGTON D.C.. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha composto con circa 2 mila componenti del suo Ministero e una serie di unità uno Stato di Maggiore di prontezza operaitiva con un ordine di preparazione allo schieramento.

Il segretario alla Difesa USA, LLoyd Austin

Lo ha comunicato il Dipartimento della Difesa.

In questo modo si vuole aumentare “la capacità del Dipartimento della Difesa di rispondere rapidamente all’evoluzione del contesto di sicurezza in Medio Oriente. Non è stata presa alcuna decisione di schierare alcuna forza in questo momento”.

Austin continuerà a valutare la posizione in termini di forze e rimarrà in stretto contatto con gli alleati e i partner.

Venerdì scorso, nel corso di un incontro tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e i membri del Gabinetto di guerra israeliano a Tel Aviv, Austin è emerso chiaramenet come gli Stati Uniti lavorino per garantire che Israele abbia ciò di cui ha bisogno per difendersi da ulteriori attacchi dei terroristi di Hamas (e anche di Hezbollah).

Da quando ha lasciato Israele, Austin ha avuto telefonate con il ministro della Difesa Gallant .

Contatti quasi quotidiani. E altre, sicuramente ci saranno.

Washington sta lavorando per soddisfare le esigenze di Israele che includono difesa aerea, munizioni guidate di precisione, artiglieria e forniture mediche.

Oltre a fornire rapidamente aiuti al Paese ebraico, gli Stati Uniti hanno rafforzato la propria presenza nella regione per scoraggiare ulteriori aggressioni.

Intanto, durante lo scorso fine settimana, Austin aveva ordinato al gruppo d’attacco della portaerei USS Dwight D. Eisenhower di unirsi a quello della portaerei USS Gerald R. Ford arrivato nel Mediterraneo orientale nei giorni scorsi.

Un’immagine della portaerei nucleare Gerald Ford

Le unità della US NAVY fanno parte di un più ampio rafforzamento delle forze statunitensi nella regione. La scorsa settimana, l’Air Force aveva annunciato il dispiegamento di squadroni di caccia F-15 e F-16 e squadroni d’attacco A-10 nell’area.

“L’aumento dell’assetto delle forze americane – ha detto Austin in una dichiarazione nel fine settimana. – segnala l’impegno ferreo degli Stati Uniti nei confronti della sicurezza di Israele e la nostra determinazione a scoraggiare qualsiasi attore statale o non statale che cerchi di intensificare questa guerra”.

Dal Dipartimento di Stato fanno sapere che gli Stati Uniti stanno anche fornendo supporto di pianificazione e di intelligence agli sforzi guidati da Israele per il recupero degli ostaggi dopo l’attacco della scorsa settimana. E’ previsto “un piccolo numero di personale a sostegno di questo sforzo come incremento di quello dell’Ambasciata. Qualsiasi presenza di personale militare avrà lo scopo di consigliare e consultare sugli sforzi per il recupero degli ostaggi”.

L’obiettivo del Dipartimento della Difesa americano è quello di essere concentrato sul sostegno alle difese di Israele, sul contenimento del conflitto a Gaza, sul dissuadere altri attori statali e non statali dall’entrare in questo conflitto e sulla protezione delle forze statunitensi.

Austin ha sempre ribadito che gli Stati Uniti si assicureranno che Israele abbia ciò di cui ha bisogno per difendersi e che tale sostegno rimane “non negoziabile” e ogni ulteriore assistenza per la sicurezza.

E ha sottolineato: “per qualsiasi Paese, per qualsiasi gruppo o chiunque stia pensando di trarre vantaggio da questa atrocità per cercare di allargare il conflitto o per spargere più sangue, abbiamo solo una parola: non farlo”.

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