Guerra Israele-Hamas: il Presidente francese Macron incontra il capo del Governo Netanyahu. Parigi si dice pronta alla lotta contro il jihadismo

GERUSALEMME. Incontro, a porte chiuse oggi a Gerusalemme, tra il capo del Governo israeliano Benjamin Netanyahu e il Presidente francese Emmanuel Macron.

 

Il Presidenet francese Macron e il capo del Governo israeliano Netanyahu

“Non trascureremo nulla per la sicurezza dei nostri connazionali”, ha detto Macron dopo il discorso di Netanyahu sul tema della sicurezza della comunità ebraica in Francia.

Il Presidenet ha sostenuto che la Francia è al fianco di Israele nella lotta contro Hamas che Macron ha definito “un gruppo terroristico il cui obiettivo è la distruzione dello Stato di Israele”, come contro tutti gli altri gruppi terroristici.

“Ecco perché, la Francia è pronta alla cooperazione internazionale nella lotta contro Daesh e per partecipare alla lotta contro Hamas”, ha proseguito riferendosi alla coalizione internazionale attualmente schierata in Iraq e Siria.

Nello stesso tempo ha messo in guardia Hezbollah e l’Iran dalla tentazione di aprire nuovi fronti in questo conflitto, facendo riferimento alle crescenti tensioni sul confine settentrionale di Israele con il Libano che vede contrapposti i soldati dell’IDF e l’organizzazione armata sciita.

Milizie di Hezbollah

“Io qui avverto Hezbollah, il regime iraniano, gli Houthi nello Yemen e tutte le fazioni della regione che minacciano Israele – ha evidenziato Macron – di non correre il rischio sconsiderato di aprire nuovi fronti. Ciò aprirebbe la porta a una conflagrazione regionale dalla quale tutti perderebbero”.

“Facciamo di tutto per non aggiungere lacrime a lacrime, e sangue a sangue”, ha aggiunto.

Il capo dello Stato francese ha poi assicurato che “la sicurezza di Israele non può essere sostenibile senza un deciso rilancio del processo politico con i palestinesi”.

E ha detto  che Hamas “non sostiene la causa palestinese”.  Le sue milizie vanno combattute con la forza. “E la causa palestinese deve essere ascoltata con ragione”, ha proseguito.

Secondo il Presidente francese “la stabilità della regione, il ritorno alla normalizzazione tanto atteso, saranno garantiti solo se la risposta di Israele alla violenza sarà ovviamente sicura e implacabile di fronte ai gruppi terroristici”.

Ma dovrà essere anche una risposta politica che accetti il legittimo diritto dei palestinesi ad avere un territorio e uno Stato, in pace e in sicurezza accanto a Israele. Ha anche chiesto il “rispetto del diritto umanitario” nella situazione attuale.

Dopo l’incontro con Netanyahu, Macron ha parlato con il ministro Benny Gantz, membro del Gabinetto di guerra e con il leader dell’opposizione israeliana, Yaïr Lapid.

Il giro di incontri non è terminato a Gerusalemme. Macron andrà a Ramallah (Cisgiordania) dove incontrerà, nel tardo pomeriggio, il Presidente dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas.

il Presidente dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas

Stasera poi sarà in Giordania. E domani sono in agenda vertici con i leader medio orientali per continuare la mediazione sul conflitto.

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