Esercitazione “Joint Stars ’23”: a Teulada la Brigata Bersaglieri “Garibaldi” conclude un addestramento congiunto con assetti italiani e personale sloveno e norvegese

TEULADA. La Brigata Bersaglieri “Garibaldi” di Caserta ha terminato un’intensa fase esercitativa che prevedeva l’addestramento nella pianificazione e condotta di un’operazione militare finalizzato ad accrescere l’interoperabilità e la cooperazione interforze e con unità appartenenti a Eserciti stranieri.

Un carro e un Lince in attività addestrativa

L’addestramento è stato svolto nell’ambito della “Joint Stars ’23”, esercitazione interforze e interagenzia pianificata e diretta dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) della Difesa.

Sotto la direzione del Posto Comando della Brigata, che include 4 ufficiali sloveni, le unità dell’8° Reggimento Bersaglieri, rinforzate da plotoni carri, unità del Genio, elicotteri e velivoli dell’Aviazione dell’Esercito (AVES) e dell’Aeronautica Militare, hanno condotto attività tattiche difensive e offensive con il Battaglione norvegese TELEMARK, rimasto nell’area dopo l’esercitazione NATO “Noble Jump”.

Un elicottero CH dell’AVES

Le attività si svolte con truppe contrapposte (OPFOR), costituite da personale del Reggimento Lagunari “Serenissima” e dotate di sistemi di simulazione del Centro di Addestramento Tattico (CAT) di Teulada che hanno consentito di condurre l’attività warfighting in modo molto realistico.

Un momento dell’esercitazione

La Brigata Garibaldi partecipa alla “JOST 23” quale Land Component Command ed EXCON Detachment Land presso le aree addestrative del Poligono di Capo Teulada.

L’addestramento congiunto di reparti italiani e stranieri rappresenta il segnale della cooperazione tra Forze Armate di Paesi alleati e partner della NATO, anche nel quadro del sistema integrato di Difesa Europea come risposta comune, reciproca e collaborativa alla salvaguardia e tutela dei singoli territori dei Paesi membri.

Un soldato norvegese e un italiano impegnati nell’esercitazione

La “Joint Stars 2023” vede le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi terrestri, marittimi e aerei, con la condotta di operazioni anche nel dominio spaziale e cibernetico, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica, nucleare e nel contrasto alle minacce derivanti dalle nuove tecnologie e dall’impiego di droni aerei e sottomarini.

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