La Spezia. I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (COMSUBIN) hanno operato, nei giorni scorsi, nelle coste e nei fiumi nazionali, ripristinando le condizioni di sicurezza della navigazione e della balneabilità delle nostre acque.
Hanno neutralizzato 564 ordigni esplosivi residuati bellici.
Gli interventi d’urgenza disposti dalle Prefetture de La Spezia e di Sassari, Venezia e Siracusa a seguito della segnalazione di COMSUBIN, per quanto riguarda l’operazione svolta alle Cinque Terre, e di privati cittadini riguardanti la presenza in acqua di diversi manufatti riconducibili ad ordigni esplosivi, hanno permesso di identificare, recuperare e distruggere: 42 proiettili da 76/40 mm, per un totale di 18 chili di esplosivo, e 432 da 20 mm, che sono stati individuati e rimossi dal Reparto Pronto Impiego del GOS dal relitto di “Nave Equa”, affondata a 40 metri di profondità durante la II Guerra mondiale nelle acque del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Gli operatori hanno lavorato conducendo 69 ore di attività subacquea.
E’ stato così possibile restituire ai subacquei ricreativi uno dei siti di immersione più interessante della Liguria.
I Palombari hanno anche rinvenuto 4 proiettili tedeschi di grosso calibro che sono stati neutralizzati dal Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di La Maddalena.
Giacevano sui fondali dell’Isola del Porco (Sassari) alla profondità di 35 metri da oltre 70 anni.
E’ stata poi individuata una granata da 105 mm, risalente alla I Guerra mondiale, rimossa dal Nucleo SDAI di Ancona alla foce del fiume Piave nella località di Jesolo.
Ed ancora; un proiettile di grosso calibro, 20 di medio calibro e 50 di piccolo calibro, nonché 3 bombe da mortaio, 11 bombe a mano e 2.500 munizioni di origine inglese e risalenti alla II Guerra mondiale che sono stati neutralizzati dal Nucleo SDAI di Augusta nelle località di Castelluccio nel comune di Augusta di Marchesa di Cassibile (Siracusa) e di Masseria sul Mare contrada Gallina (Siracusa).
Tutti gli ordigni esplosivi rimossi dal fondo sono stati trasportati in aree di sicurezza individuate dalle competenti Autorità Marittime e successivamente neutralizzati grazie al supporto delle locali Capitanerie di Porto e mediante le consolidate procedure operative in uso ai Reparti subacquei di COMSUBIN per preservare l’ecosistema marino.
E’ opportuno ricordare a coloro che dovessero imbattersi in oggetti la cui forma o dimensioni possa essere ricondotta a quella di un ordigno esplosivo, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e, pertanto, non devono essere toccati o manomessi in alcun modo.
Occorre, invece, denunciarne immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di COMSUBIN che ripristineranno le condizioni di sicurezza delle nostre acque.
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