NATO: per Stoltenberg la Russia non va sottovalutata. Il Segretario Generale al lavoro per l’ingresso della Svezia nell’Alleanza e per il rafforzamento dei legami politici con l’Ucraina

Di Fabrizio Scarinci

BRUXELLES. Il recente ammutinamento dei mercenari della Wagner è una faccenda interna alla Federazione Russa, che dimostra ancora una volta come la guerra illegale lanciata dal Presidente Putin contro l’Ucraina non sia altro che un gravissimo errore strategico, in grado di approfondire le divisioni esistenti e creare nuove tensioni all’interno del Paese.

In ogni caso, però, la minaccia russa non deve assolutamente essere sottovalutata e questo implica, per forza di cose, che la NATO continui a mantenere un forte apparato difensivo lungo i propri confini orientali.

È più o meno questo il concetto di fondo che il Segretario Generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg ha voluto esprimere durante i suoi ultimi incontri ufficiali in vista dell’imminente summit di Vilnius, tra cui quello di ieri all’Aja con i capi di governo di Paesi Bassi, Lituania, Belgio, Albania, Polonia, Romania e Norvegia, e quelli tenutisi oggi a Bruxelles con il Primo Ministro estone Kaja Kallas e a Parigi con il Presidente francese Emmanuel Macron.

Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg a Parigi con il Presidente francese Emmanuel Macron,

Riferendosi, invece, ai lavori in vista del summit, in questi giorni il Segretario Generale ha confermato il varo di un nuovo piano di assistenza pluriennale in favore di Kiev (con cui l’Alleanza intende rafforzare ulteriormente i propri legami politici) e ribadito la necessità di arrivare ad un accordo più ambizioso in materia di spese militari.

Un accordo che veda l’obiettivo di spendere per la Difesa il 2% del Prodotto Interno Lordo più come “pavimento” che non come “tetto”.

Il summit di Vilnius sarà, tra le altre cose, anche il primo a svolgersi con la Finlandia in qualità di membro; una presenza a cui farà, però, da inevitabile contraltare il mancato ingresso della Svezia causato dall’opposizione turca.

Intervenendo su questo punto, Stoltenberg ha dichiarato come sia, ormai, giunto il momento di “dare anche a Stoccolma il benvenuto all’interno della NATO”, specificando come i buoni uffici dell’Alleanza siano costantemente al lavoro al fine di raggiungere quest’obiettivo.

Negli incontri di oggi il Segretario Generale si è, poi, soffermato anche sul riacutizzarsi della crisi kosovara; questione riguardo alla quale egli ha dapprima chiarito come la missione KFOR stia continuando ad adempiere in modo imparziale al suo mandato ONU, per poi chiedere ad entrambe le parti di astenersi da qualsiasi iniziativa che possa aumentare ulteriormente le tensioni e di tornare immediatamente al dialogo facilitato dall’UE.

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