Polizia di Stato: a La Spezia la cerimonia di svelamento di alcune “Pietre d’Inciampo” in ricordo degli agenti internati nel Lager di Mauthasen

LA SPEZIA. Oggi, a La Spezia, la cerimonia di svelamento di alcune “Pietre d’Inciampo” posizionate nella città ligure.

Le pietre d’inciampo sono dei piccoli monumenti che vogliono restituire dignità di essere umano a chi fu ucciso, far riflettere sull’orrore di ciò che avvenne e vigilare perché ciò che è accaduto non si ripeta mai più.

Le Pietre d’Inciampo svelate a La Spezia

A oggi, in numerosi Paesi europei sono state posizionate oltre 56 mila Pietre d’Inciampo, facendone il massimo monumento diffuso sul territorio europeo.

Le Pietre d’Inciampo nascono da un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig per depositare nel tessuto urbano delle città europee la memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.

Si tratta di piccoli blocchi quadrati di pietra ricoperti di ottone di 10*10*9 cm, cui viene applicata sul lato superiore una targa di ottone su cui sono incisi nome, anno di nascita, data e luogo di deportazione e data di morte del deportato cui la pietra è dedicata.

La cerimonia si è svolta davanti all’ingresso della ex Questura, dove alla presenza  del sindaco de La Spezia Pierluigi Peracchini, l’assessore alla toponomastica Maria Grazia Frijia, il Prefetto de La Spezia Maria Luisa Inversivi, il Questore Lilia Fredella e Doriana Ferrato, presidente ANED di La Spezia, ha avuto luogo lo svelamento delle 4 Pietre d’inciampo dedicate ai poliziotti Ludovico Vigilante, Nicola Amodio, Annibale Tonelli, Domenico Tosetti.

I poliziotti, tutti in servizio alla Questura di La Spezia, furono internati nel Lager di Mauthasen dove trovarono la morte, ad eccezione per la Guardia Ausiliaria della Polizia di Stato Domenico Tosetti.

La cerimonia è proseguita in Piazza Garibaldi e nel Quartiere di Migliarina, con lo svelamento delle 9 “Pietre d’Inciampo” posate in città a ricordo delle vittime deportate nei campi di sterminio, a seguito del progetto proposto dall’Associazione ANED spezzina.

Il percorso segue il posizionamento delle pietre d’inciampo dedicate alla memoria di: Fernando Beconcini, Agostino Virdis, Giotto Peschiera, Vitruvio Ricciardi, Lvira Finzi, Dario Derchi, Umberto Alfonso Righetti, Alfredo Paganini e Amelia Giardini Paganini.

Il Comune de La Spezia ha quindi aderito al progetto, mettendo a disposizione adeguato supporto tecnico e logistico, di realizzare e diffondere nel territorio spezzino le Pietre d’Inciampo, costruendo una memoria comune delle persecuzioni naziste, attraverso la richiesta diretta ai familiari.

Fondamentale in tal senso è stato il supporto dell’ANED e dell’ANPS con riferimento ai poliziotti a cui sono intitolate le Pietre.

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