Francia: il 24 aprile ballottaggio per le Presidenziali. Nuova partita all’ultimo voto per Macron e Le Pen

Di Valeria Fraquelli 

Parigi. Siamo alla resa dei conti tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, proprio come era successo alle scorse elezioni presidenziali del 2017.

Marine Le Pen di nuovo in sfida elettorale con il Presidente uscente, Macron

Nella prima tornata della sfida tra i due, il Presidente della Repubblica uscente ha ottenuto il 27,8% (con 9.783.058 voti). Mentre la sua sfidante ha ricevuto il 23,1% dei suffragi (8.133.828 voti).

Al terzo posto si è posizionato Jean-Luc Melanchon con il 22% (7.712.520 voti).

Questa volta il conflitto in corso in Ucraina è entrato, prepotentemente, nella campagna elettorale, portando i partiti tradizionali ancora più ai margini della scena politica.

Si è creata un menage a trois, con Macron e Le Pen principali protagonisti.

IL VALORE DEI RISULTATI DELLA PRIMA TORNATA DEL 10 APRILE 

I risultati non mentono, sono molto chiari e fotografano una Francia che in larga parte premia il Presidente uscente Macron e dall’altro ha alcune zone, in particolare quelle che si trovano ai confini orientali del Paese transalpino che sono, invece, baluardo della Le Pen.

I commentatori politici francesi hanno scritto, dopo il voto di domenica scorsa, che ora “si apre una nuova campagna elettorale”.

Subito dopo l’annuncio dei risultati del primo turno  Emmanuel Macron e i suoi elettori si sono proiettati verso il secondo turno contro Marine Le Pen.

E per il ballottaggio la sfida è ancora aperta. Tanto che il Presidente ha chiamato a raccolta i suoi sostenitori esortandoli a fare un altro “sforzo nei prossimi giorni” della campagna elettorale.

L’ESAME DEI VOTI NEI VARI DIPARTIMENTI 

In Corsica, c’è stata una larghissima vittoria della Le Pen dopo le proteste delle scorse settimane.

I corsi hanno voluto mandare un chiaro messaggio ai governanti di Parigi con un “non abbiamo paura di rivendicare la nostra voglia di indipendenza e non vogliamo più subire l’indifferenza del governo alle nostre esigenze”.

Il Presidente francese, Emmanuel Macron

Anche in Costa Azzurra ha vinto la Le Pen, ma non a Nizza dove ha prevalso la linea del Presidente Emmanuel Macron.

Si è verificata un po’ la stessa cosa che molto spesso è capitata in Italia: le grandi città hanno orientato il voto a sinistra e molte parti della periferia a destra.

E Parigi, la capitale, va a sinistra? Sembra proprio di si .

Perché il candidato di estrema sinistra Melanchon è riuscito a prevalere, anche se non di tantissimo, su Macron.

Certamente nel caso di Parigi, e la stessa cosa si può dire in misura minore di tutte le grandi città francesi, le banlieu con la loro rabbia, la loro voglia di prevalere dopo tantissimi anni in cui c’era una sorta di segregazione razziale che metteva coloro che vivevano in quei quartieri quasi ai margini, hanno fatto la parte del leone e hanno influenzato e spostato il voto decisamente a gauche.

La Le Pen fa ancora paura a tantissimi francesi.

Le domande che rimangono insolute sono quelle sull’euroscetticismo che non è del tutto scomparso dal programma lepenista e sui suoi rapporti con il Presidente russo Putin, finito fuori dalla scena internazionale dopo l’invasione dell’Ucraina.

Il Presidente russo, Vladimir Putin

In un recente comizio della leader del suo partito RN (Rassemblement National), infatti, coloro che si trovavano nella sala hanno visto una donna, Pauline Rapilly-Ferniot, esponente ecologista a Boulogne-Billancourt (Hauts-de-Seine), membro del collettivo Ibiza, brandire un cartello a forma di cuore che mostrava una foto di Marine Le Pen con Vladimir Putin.

Obiettivo: denunciare la “compiacenza” della candidata nei confronti del leader russo.

La paura è che, se vincesse Le Pen, cambierebbe e di molto il ruolo della Francia come mediatrice sulla scena ucraina e cambierebbe anche il suo orientamento all’interno dell’Alleanza Atlantica.

In conclusione, si può tranquillamente dire che il secondo turno delle presidenziali francesi quest’anno sarà fondamentale.

Avrà il peso nel decidere il futuro ruolo della Francia come Stato inserito a pieno titolo nell’Unione Europea e nella NATO.

Da queste elezioni potrebbe cambiare la posizione francese nei confronti di Putin e della moneta unica, e tutto dipenderà da chi sarà a prevalere se Macron, fortemente europeista, o Le Pen.

 

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