SPECIALE: Radio Esercito, parla il Direttore Artistico dell’emittente Tenente Colonnello Andrea Gallieni. La Forza Armata è continuamente alla ricerca di nuove forme di integrazione con la società

Roma. L’Esercito, da lunedì scorso dal suo sito Internet http://www.esercito.difesa.it diffonde in chiaro, le trasmissioni della sua Radio.

Report Difesa ha intervistato il Direttore artistico dell’emittente, Tenente Colonnello Andrea Gallieni.

Tenente Colonnello, in cosa consiste il suo ruolo? 

Il “Direttore Artistico” è un ruolo centrale in ogni Emittente radiofonica, soprattutto per garantire la coerenza delle trasmissioni all’identità della Radio.

In questa ottica, nella prima fase di vita di Radio Esercito, ho curato il progetto radiofonico nella sua interezza, definendone le fasi e seguendone lo sviluppo, sia dal punto di vista delle scelte strategiche che nei dettagli pratici e burocratici.

Trasmissione in corso

Poi, una volta iniziate le trasmissioni, ho cominciato ad occuparmi specificamente dei contenuti della Radio, soprattutto in termini di generi musicali, programmi ed informazione.

Inoltre, mi occupo quotidianamente di coordinare l’area redazionale con l’area tecnica, in sostanza di garantire il funzionamento della Radio. E’ un ruolo complesso, ma posso contare su una validissima squadra di collaboratori, altamente professionali e competenti.

Perché la Forza Armata ha deciso di creare una sua emittente?

In primis perché aveva bisogno di migliorare la propria comunicazione interna e poi perché è continuamente alla ricerca di nuove forme di integrazione con la società. A tal fine, dopo aver ragionato attentamente sull’attuale panorama comunicativo, si è giunti alla conclusione che la Radio sarebbe stata un ottimo supporto al settore della comunicazione dell’Esercito italiano, soprattutto in virtù della sua rapidità, della flessibilità e dell’ampiezza di contenuti, che la rendono un media in grado di essere facilmente integrato con gli altri mezzi di comunicazione.

Inoltre, la Radio rientra tra i media cosiddetti “hands free”, ossia utilizzabili senza impedire altre contestuali attività; questo la rende facilmente fruibile da chi è a lavoro o da chi fa sport o in generale da chi è impegnato in altro.

Chi è stato o chi sono stati gli autori del progetto?

L’idea di Radio Esercito nasce in seno all’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione dello Stato Maggiore dell’Esercito, dove risiedono tuttora la direzione e la redazione radiofonica.

Qui, con il consenso del capo di Stato Maggiore, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina e con la stretta collaborazione del 28° Reggimento “Pavia” che fornisce tutte le risorse tecniche, si sono definiti gli aspetti di dettaglio e si è data vita alle fasi realizzative del progetto.

Il capo di SME, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina

A quali emittenti vi siete ispirati?

Sicuramente alla base del progetto ci sono le consistenti esperienze accumulate negli anni dalla Forza Armata nel campo della radiofonia.

Mi riferisco in particolare alle radio che hanno trasmesso nei teatri operativi dove è stata impegnata la Forza Armata. A partire da “Radio Ibis” in Somalia nei primi anni ’90, fino a “Radio Bayan” in Afghanistan passando per “Radio West” in Kosovo, l’Esercito italiano si è trovato più volte a gestire emittenti radiofoniche generando professionalità che ci hanno consentito di avere una base solida da cui partire.

Ripetitori radio

Logicamente, per Radio Esercito è stato fatto un dettagliato lavoro di adattamento al pubblico di riferimento, radicalmente diverso da quello con cui si sono confrontate le precedenti radio militari; ci siamo infatti ispirati al settore dell’infotainment, osservando le maggiori emittenti generaliste nazionali e cercando di riprodurre un format di intrattenimento su cui innestare i nostri elementi di comunicazione.

Da lunedi scorso siete ascoltabili in “chiaro”. Quale tipo di pubblico volete raggiungere?

Radio Esercito in quanto strumento di comunicazione interna si rivolge, in via prioritaria, al personale di Forza Armata.

Il suo primo anno di vita, infatti, ha trasmesso esclusivamente su rete interna. Ora con il passaggio in Web qualsiasi tipo di limitazione viene meno e la radio diviene ascoltabile da chiunque disponga di un collegamento Internet, sia esso fisso o mobile.

Questo vuol dire soprattutto essere maggiormente fruibili dai nostri interni, che ci possono seguire anche fuori dai luoghi e dagli orari di lavoro ed allo stesso tempo significa anche essere ascoltati da tutti coloro che, anche se non facenti parte dell’esercito, ne sono comunque appassionati o semplicemente incuriositi. E’ potenzialmente una grande risorsa, ma anche una grossa responsabilità.

Ad oggi trasmettete musica e brevi spazi informativi? Per il futuro a cosa state pensando?

Le maggiori novità in termini di contenuti arriveranno con il palinsesto invernale. La musica, l’informazione e la comunicazione interna rimarranno sempre i punti di riferimento della programmazione.

La possibilità, però, di rapportarci con il pubblico esterno sarà il motivo per cui sentirete sicuramente parlare di più di organizzazione e funzionamento dell’Esercito italiano, delle attività che svolge in Italia e all’estero e dei suoi legami con il territorio; tutto questo sempre con un tono leggero e vivace che vogliamo sia un elemento caratteristico della radio. In sostanza cercheremo di raccontarci e di farci conoscere un po’ di più dal nostro pubblico.

L’Esercito, con la sua Radio, vuole raggiungere un ampio pubblico non solo di Forza Armata

Il personale dell’Esercito, cosi’ come quello di altre Forze Armate, è mpiegato in missioni fuori area. Avete pensato di fare reportage dai teatri operativi, per allargare l’offerta informativa ad un pubblico piu’ ampio?

L’interesse mostrato dal pubblico interno ed esterno verso le missioni estere a cui partecipa l’Esercito italiano ci porterà sicuramente a mettere l’argomento in evidenza; abbiamo anche alcune idee su come farlo, ma non voglio ancora rivelarle perché ci piacerebbe fare una sorpresa ai nostri ascoltatori.

Con la vostra idea avete aperto la strada ad una Forza Armata che, dal punto di vista informativo, possa essere ancora piu’ vicina ai cittadini?

L’Esercito italiano è un’istituzione dello Stato e come tale appartiene idealmente e praticamente ai cittadini italiani; essere aperti e disponibili verso di loro ci sembra il minimo.

Purtroppo, per mille ragioni, è sempre complicato soddisfare tempestivamente e completamente tutte le esigenze comunicative, ma siamo convinti che Radio Esercito rappresenti un ampio passo in questa direzione.

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