Russia: morto in carcere Alexei Navalny, uno dei maggiori oppositori al regime di Vladimir Putin

Di Fabrizio Scarinci

MOSCA. Il noto oppositore del regime di Vladimir Putin, Alexei Navalny, è morto, questa mattina, nella colonia penale n.3 dell’Okrug autonomo di Yamalo-Nenets.

Alexei Navalny nel 2006

Stando alle informazioni diffuse dalle autorità di Mosca, egli si sarebbe sentito male in seguito ad una passeggiata, perdendo quasi subito conoscenza e morendo poco dopo malgrado l’intervento una squadra medica d’emergenza.

Sempre secondo quanto riferito, le reali cause della morte sarebbero ancora in fase di accertamento, anche se difficilmente, almeno in Occidente, qualcuno prenderà davvero sul serio la versione ufficiale del Cremlino, che risulta certamente non nuovo all’eliminazione fisica dei dissidenti politici.

Nell’agosto del 2020 Navalny era stato vittima di un avvelenamento da Novichok, al quale era sopravvissuto anche grazie alle cure di una clinica di Berlino.

Tornato in Russia nel gennaio dell’anno successivo, fu immediatamente posto in stato di arresto per poi essere condannato, poche settimane più tardi, a scontare due anni e otto mesi di carcere.

Nell’agosto 2023 sarebbe, poi, stato condannato ad un’ulteriore pena di 19 anni con ragioni pretestuose quali il “presumibile finanziamento di attività estremiste” e la “riabilitazione l’ideologia nazista”.

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