Kosovo: conclusa l’esercitazione “Frozen Sabre 2022”. In campo vari assetti di KFOR

Pristina. Si è conclusa, a Pristina, in Kosovo, l’esercitazione “Frozen Sabre 2022”.

Un momento dell’esercitazione

Lo scenario prevedeva la presenza di manifestazioni violente e blocchi stradali creati dai manifestanti stessi, che hanno determinato il deterioramento della libertà di movimento e messo in pericolo la sicurezza della popolazione locale.

KFOR al fine di garantire una cornice di sicurezza ha schierato le sue unità in conformità con la risoluzione 1244 delle Nazioni Unite del 1999.

Il Regional Command West (RC-W), a guida italiana, è intervenuto con unità antisommossa per ripristinare le condizioni di sicurezza e ha avuto rinforzi dal Battaglione della riserva tattica di KFOR (KTRBN) e dall’Unità Specializzata Multinazionale (MSU) dell’Arma dei Carabinieri.

 

Esercitazione ad alto tasso di realtà

Il distaccamento dell’aviazione del Regional Command-Est ha fornito gli elicotteri per il trasporto delle unita’ e per l’evacuazione medica (MEDEVAC) dei feriti.

Il Freedom of Movement Detachment (FOMD) del Joint Logistic Support Group (JLSG) di KFOR ha assicurato il ripristino della percorribilità stradale mentre, l’Intelligence Surveillance and Reconnaissance Battalion (ISRBN) , comandata da un ufficiale della Brigata Informazioni Tattiche dell’Esercito Italiano, durante tutta la simulazione ha garantito l’osservazione sull’area prima e durante le operazioni.

Il Maggior Generale Kajari, nel suo discorso conclusivo ha espresso la propria gratitudine e apprezzamento per la professionalità, la dedizione e l’impegno dimostrati da tutti i soldati di KFOR che hanno preso parte all’esercitazione “FROZEN SABRE”, che è stata pianificata ed eseguita sotto la guida del vice Comandante, Brigadier Generale Luca Piperini.

Un momento del briefing

KFOR è una forza multinazionale della NATO composta da circa 3.700 unità provenienti da 28 nazioni, pronta ad intervenire in tutto il Kosovo.

L’addestramento e il mantenimento di alti livelli di prontezza rappresentano uno degli strumenti che consentono a KFOR di avere un postura flessibile e presente sul territorio, in questo modo la missione dell’Alleanza atlantica in Kosovo può affrontare tempestivamente qualsiasi evento che possa incidere sulla sicurezza, in linea con i principi della risoluzione ONU 1244 del 1999.

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