Difesa. il capo di SMD Generale Claudio Graziano a Malta. La cooperazione militare è fondamentale per la sicurezza nella regione mediterranea

La Valletta. Cooperazione bilaterale, comune impegno nelle operazioni internazionali per il mantenimento della pace e della sicurezza, con particolare riferimento all’area mediterranea sono alcuni tra gli argomenti della visita ufficiale a Malta che ha svolto il capo dello Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, incontrando le massime autorità, militari e politiche, dell’isola.

Un momento degli incontri tra i rappresentanti delle Forze Armate italiane a maltesi

Una visita avvenuta in occasione del 45° anniversario della missione italiana a Malta di cooperazione nel campo della Difesa (MICCD) per celebrare il quale si è svolta anche una partita amichevole tra le nazionali di calcio delle due Forze Armate a cui hanno presenziato oltre al capo di SMD, l’ambasciatore italiano a La Valletta Mario Sammartino, il capo della Missione Capitano di Fregata Pier Paolo Daniele, autorità civili e militari maltesi.

L’esplorazione di nuove aree di collaborazione tra le Forze armate dei due Paesi è stato il tema centrale del meeting con il comandante delle Forze armate maltes, Brigadier Jeffrey Curmi.

Accompagnato dall’ambasciatore Sammartino, il Generale Graziano ha incontrato il ministro degli Affari interni e della sicurezza nazionale, Michael Farrugia.

“Il fenomeno migratorio non può essere gestito e sopportato da un singolo Stato – ha detto Graziano – ma richiede un elevato grado di coordinazione in Europa e tra l’Europa e gli Stati africani”. Nel corso delle riunioni, sono anche stati presi in esame alcuno aspetti tecnico-militari dell’operazione EUNAVFOR MED Sophia”.

“Le attività della Difesa – ha aggiunto il Generale Graziano – risultano essere un tassello fondamentale per una soluzione onnicomprensiva del fenomeno migratorio, perché possono contribuire al controllo e all’interruzione dei flussi irregolari, ma soprattutto all’azione preventiva nei Paesi di origine e transito attraverso attività di capacity building a favore delle Forze di sicurezza locali per incrementarne le capacità di controllo del territorio.”

“La cooperazione deve essere al centro della risposta comune alle minacce poste alla sicurezza nel Mediterraneo – ha concluso il capo di SMD – sempre guardando al fine ultimo che è rappresentato dalla stabilizzazione della regione”.

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