Marina Militare, varata oggi a Riva Trigoso la nona FREMM “Spartaco Schergat”. Sarà operativa nel 2020. Prosegue con sempre più successo il programma di ammodernamento della flotta navale

Trieste. La Marina Militare italiana ha, da oggi, una nuova Fregata FREMM, la nona delle 10 unità commissionate a Fincantieri dalla Forza Armata nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese, con il coordinamento di OCCAR, l’organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti.

Un momento del varo della FREMM “Schergat”

La cerimonia si è svolta nello stabilimento di Riva Trigoso del cantiere integrato navale militare. Il nome della nuova FREMM sarà quello di “Spartaco Schergat”. Madrina del varo è stata la signora Anna Rosa Aonzo Grillo, figlia della Medaglia d’oro al Valor Militare Giuseppe Aonzo.

Il 2° Capo Palombaro Spartaco Schergat – Medaglia d’oro al Valor Militare – nacque a Capodistria (Pola) il 12 luglio 1920. Volontario nella Regia Marina dal marzo 1940 ed assegnato alla categoria Palombari, al termine del corso sostenuto presso la Scuola CREM di San Bartolomeo (La Spezia) e brevettato palombaro, a domanda, entrò nella 1^ Squadriglia MAS (che dal giugno 1941 prese il nome di X^ Flottiglia M.A.S.) quale operatore dei mezzi speciali d’assalto.

Schergat partecipò alle missioni di forzamento di Gibilterra del maggio e del settembre 1941 e all’impresa di Alessandria dell’alba del 19 dicembre dello stesso anno. Come 2° operatore del “maiale” condotto dal Capitano del Genio Navale, Antonio Marceglia (a cui è intitolata la FREMM numero 8) portò il carico di esplosivo sotto la corazzata inglese “Queen Elizabeth” che, per lo scoppio affondò in porto, rimanendo a lungo fuori dal conflitto per i danni riportati.

L’azione dei Palombari a Gibilterra

Fatto prigioniero e condotto nel campo inglese n. 321 in Palestina, nell’ottobre 1944 rientrò in Patria partecipando alla guerra di liberazione nel Gruppo Mezzi d’Assalto. Congedato nel novembre 1945, fu iscritto nel Ruolo d’Onore nel grado di 2° Capo.

Ricevette la Medaglia d’Oro al Valor Militare con questa motivazione: “Eroico combattente, fedele collaboratore del suo Ufficiale dopo averne condiviso i rischi di un tenace, pericoloso addestramento, lo seguiva nelle più ardite imprese e, animato dalla stessa ardente volontà di successo, partecipava con lui ad una spedizione di mezzi d’assalto subacquei che forzava una delle più potenti e difese basi navali avversarie, con un’azione in cui concezione operativa ed esecuzione pratica armonizzavano splendidamente col freddo coraggio e con l’abnegazione degli uomini.

Dopo aver avanzato per più miglia sott’acqua e superato difficoltà ed ostacoli di ogni genere, valido e fedele aiuto dell’Ufficiale; offesa a morte con ferma bravura, la nave attaccata, seguiva in prigionia la sorte del suo Capo, rifiutandosi costantemente di fornire al nemico qualsiasi indicazione; superbo esempio di ardimento nell’azione e di eccezionali qualità morali”. (Alessandria, 18 – 19 dicembre 1941).

Tra le altre decorazioni e riconoscimenti per merito di guerra ricevute da Spartaco Schergat ricordiamo la Medaglia di Bronzo al Valore Militare (Gibilterra, 1941), la Croce di Guerra al Valore Militare (Gibilterra, 1941), la Croce di Guerra al Valore Militare (Mediterraneo occidentale, settembre-novembre 1941) e la promozione al grado di Sergente (1941).

A fare gli onori di casa del varo della nuova nave, il presidente Giampiero Massolo e l’amministratore Delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono che hanno accolto Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria ed capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, oltre a numerose autorità civili e religiose.

Il capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra, Valer Girardelli

A seguito del varo, l’unità proseguirà le attività di allestimento presso lo stabilimento di Muggiano (La Spezia) e sarà consegnata nel 2020. Nave “Spartaco Schergat” sarà caratterizzata, come le altre, da un’elevata flessibilità d’impiego e avrà la capacità di operare in tutte le situazioni tattiche.

Ha una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 19,7 metri ed un dislocamento a pieno carico di circa 6.700 tonnellate. Potrà raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi con una capacità massima di personale trasportato pari a 200 persone.

Il programma FREMM rappresenta lo stato dell’arte della difesa italiana ed europea. Esso nasce dall’esigenza di rinnovamento della linea delle unità della Marina Militare della classe Lupo (già radiate) e Maestrale (alcune già in disarmo e le rimanenti prossime al raggiungimento del limite di vita operativo), costruite da Fincantieri negli anni ’70.

Nel corso del 2013 sono state consegnate altre FREMM: “Carlo Bergamini” e “Virginio Fasan”, nel 2014 “Carlo Margottini”, nel 2015 “Carabiniere”, nel 2016 “Alpino”, nel 2017 “Luigi Rizzo” e nel 2018 “Federico Martinengo”.

Con l’esercizio dell’opzione, nell’aprile 2015, per la costruzione della nona e della decima unità, la cui consegna è prevista dopo il 2020, si è data completa attuazione al programma italiano.

L’iniziativa vede la partecipazione in qualità di prime contractor per l’Italia di Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Leonardo) e per la Francia di Armaris (Naval Group e Thales).

Questa cooperazione ha capitalizzato l’esperienza positiva del precedente programma italo-francese “Orizzonte” che ha portato alla realizzazione di due cacciatorpediniere per la Marina italiana, l’“Andrea Doria” e il “Caio Duilio”.

 

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