USA: il testo integrale del discorso sullo Stato dell’Unione

WASHINGTON. Il Presidente Biden ha pronunciato ieri l’annuale discorso sullo stato dell’Unione.

Tale discorso, di natura istituzionale anche se non del tutto scevro di elementi legati all’appartenenza politica, arriva in uno dei momenti più complessi della Storia recente, sia per gli Stati Uniti, dove, tra le altre cose, si avvicinano anche le prossime elezioni presidenziali, che per il resto del mondo.

Al suo interno, ampio spazio è stato dedicato alle varie tematiche connesse ai conflitti ucraino e mediorientale, nonché alla sfida con la Cina, che, per gli USA, si configura, da tempo, come un competitor di carattere sia economico che militare.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden

Di seguito riportiamo il suo testo integrale in lingua italiana:

Buonasera.

Signor Speaker. Signora Vicepresidente. Membri del Congresso. Miei concittadini americani.

Nel gennaio del 1941, il Presidente Franklin Roosevelt è venuto in questa sala per parlare alla nazione.

Disse: “Mi rivolgo a voi in un momento senza precedenti nella storia dell’Unione”.

Hitler era in marcia. La guerra infuriava in Europa.

Lo scopo del Presidente Roosevelt era quello di dare un avvertimento al Congresso ed avvisare il popolo americano che quello non era un momento normale.

La libertà e la democrazia erano sotto attacco nel mondo.

Stasera mi presento in questa stessa aula per parlare alla nazione.

Ora siamo noi ad affrontare un momento senza precedenti nella storia dell’Unione.

E sì, il mio scopo stasera è quello di cercare di avvertire il Congresso e far capire al popolo americano che anche questo non è un momento normale.

È dai tempi del Presidente Lincoln e della Guerra Civile che la libertà e la democrazia non sono sotto attacco come oggi.

Ciò che rende eccezionale questo periodo è che la libertà e la democrazia sono sotto attacco sia a casa nostra sia all’estero, nello stesso momento.

Oltreoceano, la Russia di Putin è in marcia, ha invaso l’Ucraina e sta seminando il caos in tutta Europa ed oltre.

Se qualcuno in questa stanza pensa ingenuamente che Putin si fermerà all’Ucraina, vi assicuro che non lo farà.

Ma l’Ucraina può fermare Putin se noi saremo al suo fianco e le forniremo le armi di cui ha bisogno per difendersi. Questo è tutto ciò che l’Ucraina chiede. Non chiede soldati americani sul terreno.

Non ci sono soldati americani in guerra in Ucraina. E sono determinato a far sì che non accada.

Ma ora gli aiuti all’Ucraina sono bloccati da coloro che intendono abbandonare la nostra posizione di leadership nel mondo.

Non è passato molto tempo da quando un presidente repubblicano, Ronald Reagan, disse: “Signor Gorbaciov, abbatta questo muro”.

Ora, il mio predecessore, un altro ex presidente repubblicano, dice apertamente a Putin: “Fai quello che vuoi”.

Lo ha detto un ex presidente americano, parlando ad un leader russo.

È scandaloso. È pericoloso. È inaccettabile.

L’America è un Paese membro e fondatore della NATO, l’alleanza militare tra nazioni democratiche creata dopo la Seconda Guerra Mondiale per prevenire la guerra e mantenere la pace.

Oggi abbiamo reso la NATO più forte che mai.

L’anno scorso abbiamo accolto la Finlandia nell’Alleanza Atlantica e proprio questa mattina la Svezia è entrata ufficialmente nella NATO e il suo Primo Ministro è qui con noi stasera.

Signor Primo Ministro, benvenuto nella NATO, la più forte alleanza militare che il mondo abbia mai conosciuto.

Dico chiaramente al Congresso: dobbiamo opporci a Putin. Dovete approvare la legge bipartisan sulla sicurezza nazionale.

La storia ci guarda.

Se gli Stati Uniti dovessero fare un passo indietro ora, metterebbero a rischio l’Ucraina e l’Europa. Il mondo libero è a rischio, se incoraggiamo gli altri che vogliono danneggiarci.

Il mio messaggio al Presidente Putin è semplice.

Non resteremo da parte. Non ci piegheremo. Io non mi piegherò.

La storia ci sta guardando, come è avvenuto proprio qui tre anni fa, il 6 gennaio.

Gli insorti hanno preso d’assalto il Campidoglio e hanno pugnalato alla gola la democrazia americana.

Molti di voi erano qui nel giorno più buio.

Tutti abbiamo visto con i nostri occhi che questi insorti non erano dei patrioti.

Erano gente venuta qui per cercare di impedire il trasferimento pacifico del potere e ribaltare la volontà del popolo americano.

Il 6 gennaio, le menzogne sulle elezioni del 2020 ed i complotti sulle elezioni hanno rappresentato la più grave minaccia alla nostra democrazia dai tempi della Guerra Civile.

Ma hanno fallito. L’America è rimasta forte e la democrazia ha prevalso.

Tuttavia occorre ammettere che la minaccia resta forte e che la democrazia va difesa con i denti.

Il mio predecessore ed alcuni di voi cercano di insabbiare la verità sul 6 gennaio.

Io non intendo farlo.

Questo è il momento di dire la verità e di fermare le bugie.

Questa è la verità nel modo più semplice possibile: non si può amare il proprio Paese solo quando si vince.

Come ho sempre fatto da quando sono stato eletto presidente, chiedo a tutti voi, senza distinzione di partito, di unirvi e difendere la nostra democrazia!

Di ricordare il vostro giuramento di difendere la democrazia contro tutte le minacce straniere ed interne.

Di rispettare l’esito di elezioni libere ed eque! Di riportare la fiducia nelle nostre istituzioni! E di mettere in chiaro che la violenza politica non ha assolutamente posto in America!

La storia ci guarda.

E la storia sta assistendo a un altro assalto alla libertà.

Stasera con noi c’è Latorya Beasley, un’assistente sociale di Birmingham, Alabama. 14 mesi fa, lei e suo marito hanno dato il benvenuto a una bambina grazie al miracolo della fecondazione in vitro.

Ha programmato i trattamenti per avere un secondo figlio, ma la Corte Suprema dell’Alabama ha bloccato la fecondazione in vitro in tutto lo Stato, ed ha potuto farlo grazie alla precedente decisione della Corte Suprema americana che ha annullato la sentenza Roe contro Wade.

Le è stato detto che il suo sogno deve aspettare.

Quello che la sua famiglia ha passato non sarebbe mai dovuto accadere. E se il Congresso non interviene, potrebbe accadere di nuovo.

Quindi, stasera, dobbiamo impegnarci a difendere le famiglie come la sua!

Ai miei amici dell’altro partito, chiedo: non fate aspettare ancora le famiglie. Garantite il diritto alla fecondazione in vitro a livello nazionale!

Come la maggior parte degli americani, credo che la sentenza Roe v. Wade sia stata giusta. E ringrazio la Vicepresidente Harris per essere stata una leader incredibile su questo argomento, difendendo la libertà riproduttiva e molto altro.

Ma il mio predecessore è entrato in carica determinato a vedere rovesciata a tutti i costi la sentenza Roe v. Wade.

È lui il motivo per cui questa sentenza è stata cancellata. E lui se ne vanta.

Guardate il caos che ne è derivato.

È con noi qui questa sera Kate Cox, moglie e madre di Dallas. Quando è rimasta di nuovo incinta, il suo feto era affetto da una patologia fatale.

I medici hanno detto a Kate che la sua stessa vita e la possibilità di avere figli in futuro erano a rischio se non avesse agito subito.

Poiché la legge del Texas vieta l’aborto, Kate e suo marito hanno dovuto lasciare lo Stato in cui vivono per ottenere le cure di cui aveva bisogno.

Anche quello che ha passato la sua famiglia non sarebbe mai dovuto accadere. Ma sta accadendo a tanti altri.

Ci sono leggi statali che vietano il diritto di scelta, criminalizzano i medici e costringono le sopravvissute a stupri e incesti a lasciare i loro Stati per ricevere le cure di cui hanno bisogno.

Molti di voi in quest’Aula, così come il mio predecessore, promettono di voler approvare un divieto nazionale sulla libertà riproduttiva.

Mio Dio, quali saranno le prossime libertà che vorrete togliere?

Nella sentenza con cui è stata rovesciata Roe v. Wade, i giudici della maggioranza della Corte Suprema hanno scritto: “Le donne non sono prive di potere elettorale o politico”.

Non scherziamo.

Ovviamente, coloro che si vantano di voler rovesciare la Roe v. Wade non avevano la minima idea del potere delle donne in America.

Lo hanno scoperto però quando la libertà riproduttiva era sulla scheda elettorale e ha vinto nel 2022, nel 2023 e lo scopriranno di nuovo nel 2024.

Se gli americani mi daranno un Congresso in grado di sostenere il diritto di scelta, vi prometto che trasformerò la sentenza Roe v. Wade in una legge federale per garantire il diritto all’aborto!

L’America non può tornare indietro. Sono qui stasera per indicare la strada da seguire. Perché so quanta strada abbiamo fatto.

Giusto quattro anni fa, la prossima settimana, prima del mio insediamento, il nostro Paese è stato colpito dalla peggiore pandemia e dalla peggiore crisi economica del secolo.

Ricordate la paura. Le perdite record di posti di lavoro. Ricordate l’impennata della criminalità. E il tasso di omicidi.

Un virus che si è portato via più di un milione di vite americane e ha lasciato milioni di persone senza più i loro cari.

Una impennata di casi di salute mentale precaria dovuta all’isolamento e alla solitudine.

Un Presidente, il mio predecessore, che è venuto meno al dovere più elementare: quello di prendersi cura del popolo americano.

È imperdonabile.

Sono entrato in carica deciso a superare uno dei periodi più difficili della storia della nostra nazione.

E lo abbiamo fatto. Non fa notizia, ma in migliaia di città e paesi il popolo americano sta scrivendo la più grande storia di ritorno mai raccontata.

Quindi raccontiamo questa storia qui e ora.

Il ritorno dell’America consiste nel costruire un futuro di possibilità, nel costruire un’economia dal centro e dal basso verso l’alto, non dall’alto verso il basso, investendo in tutta l’America, in tutti gli americani, per assicurarsi che tutti abbiano una possibilità equa e che nessuno venga lasciato indietro!

La pandemia non controlla più le nostre vite. I vaccini che ci hanno salvato dal COVID vengono ora utilizzati per battere il cancro.

Abbiamo trasformato una battuta d’arresto in una rimonta.

Questa è l’America!

Ho ereditato un’economia che era sull’orlo del baratro. Ora la nostra economia è invidiata dal resto del mondo!

15 milioni di nuovi posti di lavoro in soli tre anni: un record!

La disoccupazione è ai minimi da 50 anni.

Un numero record di 16 milioni di americani sta creando piccole imprese e ognuna di esse è un atto di speranza per il futuro.

Si tratta di una crescita storica dei posti di lavoro e delle piccole imprese anche per gli afro-americani, per gli ispanici e gli asiatici-americani.

800.000 nuovi posti di lavoro sono stati creati nel settore manifatturiero in America e non solo.

Oggi più persone che mai prima d’ora hanno diritto ad un’assicurazione sanitaria.

Il divario di ricchezza tra le comunità etniche è il più basso degli ultimi 20 anni.

I salari continuano a salire e l’inflazione a scendere!

L’inflazione è scesa dal 9% al 3% – ed ora è la più bassa al mondo! E con una tendenza al ribasso.

E ora, invece di importare prodotti stranieri e portare in altri Paesi i posti di lavoro americani, esportiamo prodotti americani e creiamo posti di lavoro proprio qui in America, dove è giusto che stiano!

E il popolo americano comincia a sentire tutto questo.

Gli studi sui consumatori mostrano che la fiducia dei consumatori è in aumento.

Il Buy American è la legge del Paese dagli anni Trenta.

Ma le Amministrazioni passate, compreso quella del mio predecessore, non erano riuscite a farla rispettare.

Non più.

Sotto la mia guida, i progetti federali, come la costruzione di strade, ponti e autostrade, saranno realizzati con prodotti americani, costruiti da lavoratori americani, creando posti di lavoro americani ben retribuiti!

Grazie al mio Chips and Science Act, gli Stati Uniti stanno investendo in ricerca e sviluppo come mai prima d’ora.

Durante la pandemia, la carenza di chip per semiconduttori ha fatto salire i prezzi di tutto, dai telefoni cellulari alle automobili.

Ebbene, invece di dover importare chip di semiconduttori, che l’America ha inventato per prima, le aziende private stanno investendo miliardi di dollari per costruire nuove fabbriche per costruire chip qui in America!

Creando in questo modo decine di migliaia di nuovi posti di lavoro, molti dei quali hanno retribuzioni di più di 100.000 dollari all’anno e non richiedono una laurea.

Le mie politiche hanno attirato anche 650 miliardi di dollari di investimenti del settore privato nell’energia pulita e nella produzione avanzata, creando altre decine di migliaia di posti di lavoro qui in America!

Grazie alla nostra legge bipartisan sulle infrastrutture, sono stati annunciati 46 mila nuovi progetti nelle vostre comunità, per modernizzare strade e ponti, porti e aeroporti e sistemi di trasporto pubblico.

Tra questi: progetti per eliminare le pericolose tubature di piombo, in modo che ogni bambino possa bere acqua pulita senza rischiare danni cerebrali.

Fornire Internet ad alta velocità a prezzi accessibili a tutti gli americani, indipendentemente dal luogo in cui vivono. Comunità urbane, suburbane e rurali, indistintamente in Stati repubblicani e democratici.

Investimenti record nelle comunità dei nativi americani.

Grazie ai miei investimenti, le aziende agricole familiari potranno resistere e figli e nipoti non dovranno lasciare la propria casa per guadagnarsi da vivere.

È una trasformazione.

Una grande storia è quella di Belvidere, nell’Illinois. Sede di uno stabilimento automobilistico da quasi 60 anni.

Prima che entrassi in carica, l’impianto stava per chiudere.

Migliaia di lavoratori temevano per il loro futuro. La speranza stava svanendo.

Poi sono stato eletto e abbiamo aiutato Belvidere a difendere l’azienda automobilistica, sapendo che i sindacati fanno la differenza.

Quelli dell’UAW hanno lavorato come dei matti per tenere aperto lo stabilimento e mantenere quei posti di lavoro. E insieme ci siamo riusciti!

Invece di chiudere una fabbrica di automobili, se ne sta aprendo una nuova e si sta costruendo una nuova fabbrica di batterie all’avanguardia per alimentare quelle auto.

Invece di essere una città abbandonata a se stessa, ora è una comunità che va di nuovo avanti!

Perché invece di portare all’estero i posti di lavoro del futuro nel settore automobilistico, 4.000 lavoratori sindacalizzati con salari più elevati costruiranno ora quel futuro a Belvidere, qui in America!

Questa sera è presente il presidente dell’UAW, Shawn Fain, un mio grande amico e un grande leader sindacale.

E Dawn Simms, operaia di Belvidere iscritta all’UAW.

Shawn, sono stato orgoglioso di essere il primo Presidente della storia americana ad aver preso parte a un picchetto sindacale.

E oggi Dawn ha un lavoro nella sua città natale che garantisce stabilità alla sua famiglia, orgoglio e dignità.

Dimostrando ancora una volta che Wall Street non ha costruito questo Paese!

È la classe media che ha costruito questo Paese! Ed i sindacati che hanno costruito la classe media!

Quando qualcosa ci colpisce, noi americani ci rialziamo sempre!

Continuiamo ad andare avanti!

Questa è l’America! Questo siete voi, il popolo americano!

È grazie a voi che l’America sta tornando!

È grazie a voi che il nostro futuro è più luminoso!

Ed è grazie a voi che stasera possiamo dire con orgoglio che lo Stato dell’Unione è forte e diventa sempre più forte!

Stasera voglio parlare del futuro e delle possibilità che possiamo costruire insieme.

Un futuro in cui sono finiti i tempi dell’economia trickle-down ed in cui i ricchi e le grandi aziende smetteranno di avere tutte le agevolazioni.

Sono cresciuto in una casa in cui non c’erano molte cose da mangiare sul tavolo della cucina di mio padre.

Per questo sono determinato sempre di più a cambiare le cose, in modo che la classe media stia bene, i poveri abbiano una via d’uscita dalla loro situazione ed i ricchi continuino a stare ancora bene.

Tutti noi dobbiamo stare bene.

E c’è ancora molto da fare per assicurarci di sentire i benefici di tutto quello che stiamo facendo.

Gli americani pagano più che altrove per i farmaci da prescrizione.

Questo è sbagliato e lo sto cambiando.

Grazie ad una legge che ho proposto e firmato e che nessun repubblicano ha votato [l’Inflation Reduction Act, ndt], abbiamo finalmente sconfitto Big Pharma!

Invece di pagare 400 dollari al mese per l’insulina, gli anziani con diabete devono ora pagare solo 35 dollari al mese!

E ora voglio limitare il costo dell’insulina a 35 dollari al mese per tutti gli americani che ne hanno bisogno!

Per anni se n’è parlato, ma alla fine sono stato io che l’ho fatto ed ho dato a Medicare il potere di negoziare prezzi più bassi per i farmaci da prescrizione, proprio come già faceva il Veterans Affairs per i nostri veterani.

Non si tratta solo di far risparmiare denaro agli anziani.

Il risparmio per i contribuenti è di 160 miliardi di dollari, perché Medicare non dovrà più pagare prezzi esorbitanti per i farmaci da prescrizione a Big Pharma.

Quest’anno Medicare sta negoziando prezzi più bassi per alcuni dei farmaci più costosi sul mercato, che permettono di curare qualsiasi cosa, dalle malattie cardiache all’artrite.

Ora è il momento di andare oltre e dare a Medicare il potere di negoziare prezzi più bassi per altri 500 farmaci nel prossimo decennio.

Questo non solo salverà delle vite, ma farà risparmiare ai contribuenti altri 200 miliardi di dollari!

A partire dall’anno prossimo, la stessa legge fissa un tetto massimo di 2.000 dollari all’anno per i costi totali dei farmaci da prescrizione per gli anziani iscritti a Medicare, anche per i costosi farmaci antitumorali che ora possono costare fino a 10.000, 12.000 e 15.000 dollari all’anno.

Ora voglio limitare i costi dei farmaci da prescrizione a 2.000 dollari l’anno per tutti!

L’Obamacare, noto come Affordable Care Act, è ancora una legge molto importante.

Grazie a questa legge oltre cento milioni di persone non potranno più vedersi negata l’assicurazione sanitaria a causa di condizioni mediche preesistenti.

Ma il mio predecessore e molti in questa Camera vogliono cancellare questa protezione abrogando l’Affordable Care Act. Non permetterò che ciò accada!

Vi abbiamo già fermato 50 volte e vi fermeremo ancora!

Anzi, sto proteggendo e ampliando questa legge.

Ho promulgato i crediti d’imposta che consentono di risparmiare ulteriori 800 dollari a persona all’anno, riducendo i premi delle assicurazioni sanitarie per milioni di famiglie di lavoratori.

Questi crediti d’imposta scadono l’anno prossimo.

Voglio rendere permanenti questi risparmi!

Le donne rappresentano più della metà della nostra popolazione, ma la ricerca sulla salute femminile è sempre stata sottofinanziata.

Ecco perché stiamo lanciando la prima iniziativa della Casa Bianca per la ricerca sulla salute delle donne, guidata da Jill, che sta facendo un lavoro incredibile come First Lady.

È arrivato il momento di approvare il mio piano di 12 miliardi di dollari per trasformare la ricerca sulla salute delle donne e portare benefici a milioni di persone in tutta l’America!

So che il costo delle case è molto importante per voi.

Se l’inflazione continua a scendere, anche i tassi dei mutui scenderanno.

Ma non voglio aspettare che questo accada.

Da subito voglio dare un credito d’imposta annuo che, nei prossimi due anni, insieme all’abbassamento dei tassi dei mutui, dia agli americani altri 400 dollari al mese da destinare al mutuo per l’acquisto di una prima casa o per l’acquisto di una casa più spaziosa.

La mia Amministrazione sta anche eliminando le spese di assicurazione per i mutui garantiti a livello federale.

Quando finanzierete l’acquisto della vostra casa, questo potrà farvi risparmiare 1.000 dollari o più.

Per milioni di affittuari, stiamo dando un giro di vite ai grandi proprietari che violano le leggi antitrust fissando arbitrariamente i prezzi e facendo salire artificialmente i prezzi degli affitti.

Ho ridotto la burocrazia per consentire a un maggior numero di imprese edilizie di ottenere finanziamenti federali, che stanno già contribuendo alla costruzione di un numero record di 1,7 milioni di unità abitative in tutto il Paese.

Ora è arrivato il momento di approvare il mio piano per costruire e ristrutturare due milioni di case a prezzi accessibili ed abbassare gli affitti!

Ma per restare l’economia più forte del mondo abbiamo bisogno anche del miglior sistema educativo del mondo.

Voglio dare a ogni bambino un buon inizio, garantendo a tutti l’accesso alla scuola materna ai bambini di 3 e 4 anni.

Gli studi dimostrano che i bambini che frequentano la scuola materna hanno quasi il 50% di probabilità in più di terminare la scuola superiore e di conseguire un diploma indipendentemente dal loro background.

Voglio ampliare il tutoraggio di alta qualità e il tempo di apprendimento estivo e fare in modo che ogni bambino impari a leggere entro la terza elementare.

Sto anche mettendo in contatto le aziende e le scuole superiori, in modo che gli studenti possano fare esperienza pratica e trovare un lavoro ben retribuito, indipendentemente dal fatto che vadano o meno all’università.

E voglio rendere l’università più accessibile a tutti.

Dobbiamo continuare ad investire sui sussidi Pell per le famiglie della classe media e dei lavoratori ed incrementare i nostri investimenti record nelle università storicamente afro-americane e nelle istituzioni che ospitano studenti ispanici e di altre minoranze.

Ho creato programmi di prestito per studenti per ridurre l’onere del debito studentesco per quasi 4 milioni di americani, tra cui infermieri, vigili del fuoco e altri lavoratori del servizio pubblico, come Keenan Jones, un insegnante della scuola pubblica del Minnesota che è qui con noi stasera.

Ha insegnato a centinaia di studenti affinché potessero andare all’università e ora può aiutare anche la propria figlia a pagare l’università.

Questi sgravi sono positivi per l’economia, perché le persone sono ora in grado di acquistare una casa, avviare un’attività commerciale e persino mettere su una famiglia.

Già che ci siamo, voglio anche dare un aumento agli insegnanti della scuola pubblica!

Vorrei ora parlare di una questione di equità fondamentale per tutti gli americani.

Ho ottenuto risultati concreti in modo fiscalmente responsabile.

Ho già ridotto il deficit federale di oltre mille miliardi di dollari.

Ho firmato un accordo bipartisan sul bilancio che taglierà altri mille miliardi di dollari nel prossimo decennio.

Ed ora il mio obiettivo è quello di ridurre il deficit federale di altri 3.000 miliardi di dollari, facendo in modo che le grandi aziende e i ricchi paghino finalmente la loro parte.

Sono un capitalista.

Se volete guadagnare un milione di dollari – fantastico!

Ma dovete pagare la vostra giusta quota di tasse.

Un sistema fiscale equo è il modo in cui possiamo investire nelle cose che rendono grande un Paese, come l’assistenza sanitaria, l’istruzione, la difesa e altro ancora.

Ma il problema è questo.

La precedente Amministrazione ha varato un taglio delle tasse di 2 mila miliardi di dollari che ha avvantaggiato in modo preponderante i ricchi e le grandi aziende e ha fatto esplodere il deficit federale.

Ha aumentato il debito nazionale più di qualsiasi altro mandato presidenziale nella storia americana.

Per chi è a casa, pensate davvero che il sistema fiscale sia equo?

Pensate davvero che i ricchi e le grandi aziende abbiano bisogno di altri 2.000 miliardi di dollari di agevolazioni fiscali?

Io no di certo. Continuerò a lottare come per cambiare le cose!

Con il mio piano nessuno che guadagna meno di 400.000 dollari pagherà un centesimo in più di tasse federali.

Nessuno. Neanche un centesimo.

A proposito, il credito d’imposta per i bambini che ho approvato durante la pandemia ha ridotto le tasse per milioni di famiglie lavoratrici e ha dimezzato la povertà infantile.

Occorre ripristinare il credito d’imposta per i bambini, perché nessun bambino dovrebbe soffrire la fame in questo Paese!

Il modo per rendere equo il sistema fiscale è far sì che le grandi aziende e i ricchi paghino finalmente la loro parte.

Nel 2020, il 55% delle più grandi aziende americane ha realizzato profitti per 40 miliardi di dollari, pagando zero tasse federali sul reddito.

Questo non deve più accadere!

Grazie alla legge che ho contribuito a scrivere e firmare [l’Inflation Reduction Act,  ndt], le grandi aziende devono ora pagare una tassazione minima del 15%.

Ma è comunque meno di quanto i loro lavoratori pagano oggi in termini di tasse federali.

È ora di aumentare l’imposta minima sulle società almeno al 21%, in modo che ogni grande azienda inizi finalmente a pagare la sua giusta parte.

Voglio anche porre fine alle agevolazioni fiscali per Big Pharma, Big Oil, ai jet privati ed ai massicci stipendi dei dirigenti!

Basta!

In America ci sono 1.000 miliardari.

Sapete qual è l’aliquota fiscale federale media per questi miliardari? 8,2%!

È molto meno di quanto paga la stragrande maggioranza degli americani in tasse.

Nessun miliardario dovrebbe pagare un’aliquota fiscale inferiore a quella di un insegnante, di un operatore sanitario, di un’infermiera!

Per questo ho proposto una tassazione minima del 25% per i miliardari. Parliamo del 25%.

Ma basterebbe questo per avere 500 miliardi di dollari in più di gettito fiscale nei prossimi 10 anni.

Immaginate cosa potremmo fare per l’America con questi soldi. Immaginate un futuro con un’assistenza all’infanzia a prezzi accessibili, in modo che milioni di famiglie possano ricevere le cure di cui hanno bisogno per i propri figli e continuare a lavorare, contribuendo alla crescita dell’economia.

Immaginate un futuro con permessi di lavoro retribuiti, perché nessuno dovrebbe scegliere tra lavorare e prendersi cura di se stesso o di un familiare malato.

Immaginate un futuro con l’assistenza domiciliare e l’assistenza agli anziani finanziati dal governo federale, in modo che gli anziani e le persone con disabilità possano rimanere nelle loro case e gli assistenti familiari siano pagati come meritano!

Stasera, dovremmo essere tutti d’accordo ancora una volta nel difendere i più anziani!

Tuttavia, molti dei miei amici repubblicani vogliono invece ridurre la spesa sociale.

Fermerò chiunque voglia tagliare le spese per Social Security o Medicare o aumentare l’età pensionabile!

I lavoratori che hanno costruito questo Paese versano alla previdenza sociale più di quanto facciano i milionari ed i miliardari. Non è giusto.

Abbiamo due strade diverse da percorrere per la previdenza sociale.

I repubblicani intendono tagliare la previdenza sociale e concedere ulteriori sgravi fiscali ai ricchi.

Io invece intendo proteggere e rafforzare la Sicurezza Sociale e farò in modo che i ricchi paghino la loro parte!

Troppe aziende aumentano artificialmente i prezzi per gonfiare i loro profitti, facendo pagare sempre di più in cambio di sempre meno.

Ecco perché stiamo cercando di dare un giro di vite alle aziende che praticano prezzi gonfiati o ingannevoli, dai prodotti alimentari all’assistenza sanitaria, agli alloggi.

Le aziende produttrici di snack pensano che non ve ne accorgerete quando vi faranno pagare lo stesso prezzo per un sacchetto dello stesso formato ma con un numero inferiore di chip.

Per fermare tutto questo, dovete approvare la proposta di legge del senatore Bob Casey che intende porre fine al cosiddetto fenomeno della shrinkflation!

Intendo anche eliminare le “junk fees”, ovvero quelle commissioni nascoste che vengono aggiunte alla fine delle bollette a vostra insaputa. La mia Amministrazione ha appena annunciato la riduzione delle spese di mora delle carte di credito da 32 a soli 8 dollari.

Alle banche e alle società di carte di credito questa decisione non piace.

Perché?

Perchè così sto facendo risparmiare alle famiglie americane 20 miliardi di dollari all’anno con tutte le “junk fees” che sto eliminando.

E non intendo fermarmi qui.

La mia Amministrazione ha anche proposto delle regole per fare in modo che le agenzie di viaggio e i venditori di biglietti online comunichino in anticipo il prezzo totale, in modo da non avere sorprese.

Tutto questo è importante.

Ed anche ciò che segue.

A novembre, il mio team ha iniziato a negoziare seriamente con un gruppo bipartisan di senatori.

Il risultato è stato un disegno di legge bipartisan che prevede la più severa riforma sulla sicurezza delle frontiere che abbiamo mai visto in questo Paese.

L’accordo bipartisan prevede l’assunzione di 1.500 agenti e funzionari di sicurezza di frontiera in più.

Prevede l’assunzione di più di 100 giudici che si occupano di casi di immigrazione per contribuire a gestire un carico di lavoro arretrato di 2 milioni di richieste di asilo.

Prevede l’assunzione di 4.300 funzionari che si occupano delle pratiche di asilo e nuove politiche per decidere sulle richieste di asilo in un massimo di 6 mesi invece che in 6 anni.

Prevede l’acquisto di 100 macchine di rilevamento della droga ad alta tecnologia per aumentare significativamente la capacità di controllare e fermare i veicoli che contrabbandano fentanyl in America.

Questa proposta di legge, se venisse approvata, salverebbe delle vite e permetterebbe di riportare l’ordine al confine.

Inoltre, mi darebbe, in qualità di Presidente, una nuova autorità di emergenza per poter chiudere temporaneamente il confine quando il numero di migranti presenti alla frontiera è eccessivo.

Il sindacato delle guardie di frontiera ha appoggiato questa proposta di legge.

La Camera di Commercio ha appoggiato questa proposta di legge.

Credo che, se ne avesse l’opportunità di farlo, anche la maggioranza dei deputati e dei senatori approverebbe questa proposta di legge.

Purtroppo, però, la politica l’ha fatta deragliare per ora.

Mi è stato detto che il mio predecessore ha chiamato i membri repubblicani del Congresso e ha chiesto loro di bloccare la proposta di legge. Ritiene che si tratterebbe di una vittoria politica per me e una sconfitta politica per lui.

Ma qui non si tratta di lui o di me.

L’approvazione di questa proposta di legge sarebbe una vittoria per l’America!

Amici repubblicani, avete il dovere verso il popolo americano di portare a termine l’approvazione di questa proposta di legge.

Occorre agire.

E se il mio predecessore ci sta guardando, gli dico: invece di giocare a far politica e fare pressioni sui membri del Congresso per cercare di bloccare questa proposta di legge, unisciti a me nel chiedere al Congresso di approvarla!

Possiamo farlo insieme. Ma ecco invece cosa io non farò mai.

Non demonizzerò mai gli immigrati dicendo che “avvelenano il sangue del nostro Paese”, come ha fatto lui.

Non separerò le famiglie al confine.

Non impedirò alle persone di entrare in America a causa della loro fede.

A differenza del mio predecessore, nel mio primo giorno di mandato ho presentato un piano completo per riformare il nostro sistema di immigrazione, rendere sicuro il confine e offrire un percorso per la cittadinanza ai Dreamers e molto altro ancora.

Perché a differenza del mio predecessore, io so chi siamo come americani.

Siamo l’unica nazione al mondo con un cuore e un’anima che attinge dal passato e dal futuro.

Siamo la casa dei nativi americani i cui antenati erano qui da migliaia di anni. Siamo la casa di persone provenienti da ogni luogo della Terra.

Alcuni sono venuti da noi liberamente.

Altri incatenati con la forza.

Alcuni sono venuti quando c’era la carestia nei loro Paesi di origine, come la mia famiglia di origine in Irlanda.

Altri per sfuggire alle persecuzioni.

Alcuni per inseguire sogni impossibili in qualsiasi altro posto che non sia l’America.

Questa è l’America, un posto dove tutti proveniamo da qualche parte, ma alla fine siamo tutti americani.

Possiamo scontrarci sul confine o cercare di risolvere il problema. Io sono pronto a risolverlo.

Mandatemi subito la legge bipartisan sulla sicurezza del confine in modo che possa firmarla!

Proprio oggi, 59 anni fa, a Selma, in Alabama, si è verificato un momento chiave della nostra storia.

Centinaia di guerrieri a piedi hanno marciato per la giustizia attraverso il ponte Edmund Pettus, intitolato ad un “Grand Dragon” del KKK, per rivendicare il loro diritto fondamentale al voto.

Sono stati picchiati e molti di loro lasciati morire insanguinati.

Il nostro defunto amico ed ex deputato John Lewis era presente alla marcia.

Ci manca molto.

Si uniscono però a noi stasera altre persone che erano presenti a quella marcia, tra cui Betty May Fikes, conosciuta come la “Voce di Selma“.

Figlia di cantanti e predicatori gospel, in quella domenica di sangue ha intonato canti di preghiera e di protesta, per contribuire a scuotere la coscienza della nazione. Cinque mesi dopo, la legge sui diritti di voto è stata finalmente firmata.

Ma 59 anni dopo, ci sono forze che provano a riportarci indietro nel tempo.

Forze che si battono per la soppressione dei voti. La sovversione elettorale. Il denaro nero illimitato. Il gerrymandering estremo.

John Lewis era un grande amico per molti di noi. Ma se volete davvero onorare lui e tutti gli eroi che hanno marciato con lui, allora è il momento di fare qualcosa di più che tenere un semplice discorso.

È il momento di approvare ed inviarmi per la firma, la proposta di legge sulla libertà di voto e sul diritto di voto che aveva scritto proprio John Lewis!

Ed è arrivato il momento di smettere di negare un altro valore fondamentale dell’America: la diversità nella vita americana.

Vietare i libri è sbagliato!

Invece di cancellare la storia, dobbiamo crearla!

Intendo proteggere altri diritti fondamentali!

Approvare la legge sull’uguaglianza. Il mio messaggio ai transgender americani è questo: sono dalla vostra parte!

Dovete approvare anche il PRO Act per rafforzare i diritti dei lavoratori! Ed aumentare il salario minimo federale perché ogni lavoratore abbia il diritto di guadagnarsi da vivere dignitosamente!

Stiamo anche facendo la storia affrontando la crisi climatica, invece di negarla.

La mia Amministrazione sta intraprendendo la più significativa azione per fermare il cambiamento climatico nella storia del mondo.

Intendiamo dimezzare le nostre emissioni di carbonio entro il 2030.

Creare decine di migliaia di posti di lavoro nel settore dell’energia pulita, come i lavoratori dell’IBEW che costruiscono e installano 500.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici in tutto il territorio federale.

Proteggere il 30% delle terre e delle acque americane entro il 2030.

Un’azione storica in materia di giustizia ambientale per le comunità più remote soffocate dall’eredità dell’inquinamento.

E sul modello dei Peace Corps e degli Ameri Corps, ho lanciato i Climate Corps per mettere 20.000 giovani al lavoro in prima linea per il nostro futuro energetico pulito.

In questo decennio triplicheremo questo numero.

Tutti gli americani meritano la libertà di sentirsi al sicuro, e l’America è più sicura oggi di quando sono entrato in carica come presidente.

L’anno prima del mio insediamento, gli omicidi erano aumentati del 30% a livello nazionale, il più grande aumento della storia.

Questo era ciò che avveniva in quel momento.

Ora, grazie al mio American Rescue Plan, contro il quale hanno votato tutti i repubblicani, ho fatto il più grande investimento di sempre nella sicurezza pubblica.

L’anno scorso, il tasso di omicidi ha registrato il calo più netto della storia e i crimini violenti sono scesi a uno dei livelli più bassi in oltre 50 anni.

Ma abbiamo ancora molto da fare.

Occorre aiutare le città ed i paesi ad investire in un maggior numero di agenti di polizia comunitaria, in un maggior numero di esperti in salute mentale e in un maggior numero di interventi contro la violenza nelle comunità.

Occorre dare alle comunità gli strumenti per reprimere i crimini con armi da fuoco, i furti nei negozi al dettaglio ed i furti d’auto.

Occorre continuare a costruire la fiducia del pubblico, come ho fatto intraprendendo un’azione esecutiva per la riforma della polizia e chiedendo che diventi legge, incaricando il mio governo di rivedere la classificazione federale della marijuana e cancellando migliaia di condanne per semplice possesso di droghe leggere, perché nessuno dovrebbe essere incarcerato per aver usato o posseduto marijuana!

Per affrontare i reati di violenza domestica, sto rafforzando l’applicazione a livello federale della legge sulla violenza contro le donne, che ho contribuito con orgoglio a scrivere a suo tempo, in modo da poter finalmente porre fine alla piaga della violenza contro le donne in America!

E c’è un altro tipo di violenza che intendo fermare.

Con noi stasera c’è Jasmine, la cui sorella Jackie, di 9 anni, è stata uccisa insieme a 21 compagni di classe e insegnanti nella sua scuola elementare di Uvalde, in Texas.

Poco dopo l’accaduto, Jill ed io siamo andati a Uvalde e abbiamo trascorso ore con le famiglie.

Abbiamo ascoltato il loro messaggio ed ora tutti in quest’aula dovrebbero fare qualcosa per loro.

Io ho cercato di fare qualcosa istituendo il primo Ufficio per la Prevenzione della Violenza con Armi da Fuoco alla Casa Bianca, guidato dalla Vicepresidente Harris.

Allo stesso tempo, il mio predecessore ha ammesso in una convention dell’NRA che è orgoglioso di non aver fatto nulla per fermare la vendita delle armi da fuoco quando era presidente.

Dopo un’altra sparatoria in una scuola dell’Iowa, ha detto che dovremmo “lasciar perdere”.

Io dico invece che dobbiamo fermare tutto questo.

Sono orgoglioso di aver battuto l’NRA quando ho firmato la più importante legge sulla sicurezza delle armi in quasi 30 anni!

Ora dobbiamo battere di nuovo l’NRA!

Chiedo la messa al bando delle armi d’assalto e dei caricatori ad alta capacità!

Occorre approvare una legge per i controlli universali di background per chi vuole acquistare delle armi!

Tutto ciò non viola il Secondo Emendamento né vieta alcun diritto ai possessori di armi.

Mentre gestiamo tutte queste sfide a casa nostra, dobbiamo anche gestire le crisi all’estero, in particolare in Medio Oriente.

So che gli ultimi cinque mesi sono stati strazianti per molte persone, per il popolo israeliano, per il popolo palestinese e per molti qui in America.

Questa crisi è iniziata il 7 ottobre con un massacro commesso da parte del gruppo terroristico Hamas.

1.200 persone innocenti, donne, ragazze, uomini e ragazzi massacrati, molti dei quali hanno subito violenze sessuali.

Si è trattato del giorno più letale per il popolo ebraico dopo l’Olocausto nazista.

Un giorno in cui sono stati anche catturati 250 ostaggi.

Stasera sono presenti con noi qui in Aula alcune famiglie americane i cui cari sono ancora ostaggio di Hamas.

Prometto a tutte le famiglie che non ci fermeremo finché non avremo riportato a casa i loro cari.

Lavoreremo anche 24 ore su 24 per riportare a casa Evan e Paul, e tutti gli americani ingiustamente detenuti in tutto il mondo.

Israele ha il diritto di attaccare Hamas.

Hamas potrebbe porre fine a questo conflitto oggi stesso rilasciando gli ostaggi, deponendo le armi e consegnando i responsabili degli attacchi terroristici del 7 ottobre.

Israele ha un onere aggiuntivo perché Hamas si nasconde e opera tra la popolazione civile. Ma Israele ha anche la responsabilità primaria di proteggere i civili innocenti a Gaza.

Questa guerra ha causato un tributo di civili innocenti maggiore di tutte le precedenti guerre a Gaza messe insieme.

Più di 30.000 palestinesi sono stati uccisi.

La maggior parte dei quali non sono di Hamas.

Migliaia e migliaia tra loro sono donne e bambini innocenti.

Moltissimi bambine e bambini sono rimasti orfani.

Quasi 2 milioni di palestinesi sono sotto i bombardamenti o sfollati.

Le loro case sono distrutte, interi quartieri sono in macerie, le città in rovina.

Le famiglie palestinesi sono rimaste senza cibo, acqua e medicine.

Tutto ciò è straziante.

Stiamo lavorando senza sosta per raggiungere un accordo per un cessate il fuoco immediato che duri almeno sei settimane.

Un accordo che permetta di riportare a casa gli ostaggi, alleviare l’intollerabile crisi umanitaria in corso e costruire qualcosa di più duraturo.

Gli Stati Uniti stanno guidando gli sforzi internazionali per far arrivare a Gaza sempre più assistenza umanitaria.

Stasera ho dato ordine alle Forze Armate statunitensi di mettere in atto una missione di emergenza per stabilire un molo temporaneo nel Mediterraneo, sulla costa della Striscia di Gaza, che possa accogliere grandi navi che trasportano cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei per i civili.

Non ci saranno soldati americani sul terreno.

Ma questo molo temporaneo permetterà di aumentare in modo massiccio la quantità di assistenza umanitaria che arriva a Gaza ogni giorno.

Tuttavia, anche Israele deve fare la sua parte.

Israele deve consentire l’ingresso di un numero più alto di aiuti umanitari a Gaza e garantire che gli operatori umanitari non rischino la propria vita a causa del fuoco incrociato.

Alla leadership di Israele voglio dire questo.

L’assistenza umanitaria non può essere una considerazione secondaria o una merce di scambio.

Proteggere e salvare vite innocenti deve essere sempre una priorità.

Inoltre, guardando al futuro, l’unica vera soluzione per la regione è quella dei due Stati.

Lo dico da sostenitore di Israele da sempre ed in qualità di unico presidente americano che ha visitato Israele in tempo di guerra.

Non esiste un’altra strada che garantisca la sicurezza e la democrazia di Israele.

Non esiste un’altra strada che garantisca ai palestinesi di vivere con pace e dignità.

Non esiste un’altra strada che garantisca la pace tra Israele e tutti i suoi vicini Paesi arabi, compresa l’Arabia Saudita.

Creare stabilità in Medio Oriente significa anche contenere la minaccia rappresentata dall’Iran.

Per questo ho creato una coalizione di oltre una decina di Paesi per difendere la navigazione internazionale e la libertà di navigazione nel Mar Rosso.

Ho ordinato attacchi militari per ridurre le capacità degli Houthi e difendere le forze statunitensi nella regione.

In qualità di comandante in capo delle Forze Armate statunitensi, non esiterò a prendere ulteriori misure per proteggere il nostro popolo ed il nostro personale militare.

Per anni, tutto ciò che ho sentito dire dai miei amici repubblicani e da molti altri è che la Cina è in ascesa e l’America sta arretrando.

Hanno capito male.

L’America sta risorgendo.

Abbiamo la migliore economia del mondo.

Da quando sono in carica, il nostro PIL è in crescita.

E il nostro deficit commerciale con la Cina è sceso al punto più basso in oltre un decennio.

Ci stiamo opponendo alle pratiche economiche sleali della Cina.

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