Kosovo: il contingente italiano in prima linea per il dialogo interreligioso

Pec-Pejë, Il Comandante del Regional Command West (RC-W) di KFOR, Colonnello Marco Javarone, ha partecipato, oggi, all’ultimo di una serie di importanti eventi religiosi di credi diversi celebrati nel corso del mese di aprile.

Un momento della celebrazione della Pasqua ortodossa

Dopo la tavola rotonda tra leader religiosi del Kosovo Occidentale tenutasi il 1° marzo scorso presso Camp Villaggio Italia, durante la quale i partecipanti avevano convenuto di invitare le guide spirituali delle altre fedi alle rispettive feste religiose quale messaggio comune di coesistenza pacifica, molti di essi hanno fatto seguire all’impegno i fatti.

I partecipanti della tavola rotonda

Alla Pasqua Cattolica del 17 aprile, celebrata presso la chiesa di Santa Caterina in Pec-Pejë, avevano partecipato alcuni rappresentanti di fede islamica ed ortodossa, mentre a quella Ortodossa del 24 aprile, celebrata presso il monastero di Visoki Decani, avevano partecipato sacerdoti cattolici, rappresentanti della Comunità Islamica di Gjakova ed un leader della Comunità Ebraica del Kosovo.

La celebrazione della Pasqua cattolica

Per ultimo in ordine cronologico l’evento che si è svolto presso il Concilio della Comunità Islamica di Pejë per festeggiare il termine del Ramadan, al quale hanno preso parte Padre Lorenc e Frane Sopi sacerdoti cattolici di Pejë e l’archimandrita ortodosso del Monastero di Visoki Decani, Padre Janjič Sava.

Insieme a loro anche il Colonnello Javarone e una parte del suo Staff.

Fine del Ramadam

I religiosi hanno espresso il loro plauso al Colonnello Javarone per l’importanza dell’iniziativa e si sono augurati che quest’ultima possa diventare una routine e una tradizione nei tempi avvenire.

Il contingente multinazionale a guida italiana, su base Reggimento Artiglieria Terrestre “A Cavallo” della Brigata Pozzuolo del Friuli, opera secondo tre linee direttrici tese a garantire la sicurezza del Monastero di Decane, a monitorare la libertà di movimento nel settore occidentale del Kosovo e a favorire lo sviluppo economico e sociale della popolazione kosovara attraverso i progetti della Cooperazione Civile e Militare (CIMIC).

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