Esercito: dismessa la caserma Boldrini di Bologna

BOLOGNA. Siglato a Bologna, presso la Sala Convegno della Brigata Aeromobile “Friuli”, l’atto di cessione della caserma “Boldrini” all’Agenzia del Demanio che assegnerà l’immobile al Ministero di Giustizia per le esigenze del Provveditorato Amministrazione Penitenziaria per l’Emilia Romagna (PRAP).

L’ingresso carraio della Caserma Boldrini

La cessione della caserma “Boldrini” all’Agenzia del Demanio avviene nell’ambito del Protocollo d’intesa, sottoscritto dal Ministero della Difesa e dal Direttore dell’Agenzia del Demanio in data 9 giugno 2022, per l’attuazione di un programma di razionalizzazione e dismissione di immobili della Difesa per esigenze di altre amministrazioni.

La caserma, ubicata nel centro storico della città di Bologna ed in uso alla Brigata Aeromobile Friuli, unità dell’Aviazione dell’Esercito, costituisce un pezzo di storia della città.

Un momento della Sottoscrizione degli atti di cessione

Alla sottoscrizione degli atti erano presenti, il Comandante della Brigata Friuli, Generale di Brigata Massimiliano Belladonna, il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per l’Emilia Romagna e Marche, Dott.ssa Gloria Manzelli, la responsabile dell’Ufficio operativo Bologna 1^ Direzione Regionale – Agenzia del Demanio Emilia Romagna, Dott.ssa Stefania Torelli, il Comandante del 6° Reparto Infrastrutture, Tenente Colonnello Vincenzo Marinelli.

La sottoscrizione degli atti

L’intesa vuole perseguire il processo di recupero storico/ambientale e la valorizzazione del parco infrastrutturale della Difesa, in funzione di una successiva alienazione degli immobili non residenziali ritenuti non più necessari al soddisfacimento delle esigenze istituzionali del Dicastero.

Il passaggio simbolico delle chiavi della caserma Boldrini dalla Brigata Aeromobile Friuli all’Agenzi del Demanio e al Ministero di Giustizia PRAP

Ancora una volta la sinergia tra enti e amministrazioni dello Stato per ha permesso di avviare e concretizzare percorsi di riqualificazione di aree militari in un ottica duale militare/civile allo scopo di migliorare il territorio, incrementare la qualità della vita di chi vive e abita quel territorio e preservare la memoria storica del territorio quale autentica testimonianza per le future generazioni.

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