Guardia di Finanza: Catania, pomeriggio di ricerche sull’Etna, tratto in salvo un escursionista straniero sorpreso dalla nebbia nella Valle del Bove

Di Massimo Giardinieri

Catania. Poteva finire male, molto male, l’avventura di un turista straniero che aveva deciso di avventurarsi sulle sempre insidiose pendici dell’Etna, ma che è stato tratto in salvo dai finanzieri del SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) intorno alle ore 21.00 di ieri dopo un intero pomeriggio di ricerche.

Ad attivare l’intervento dei soccorritori delle fiamme gialle è stata una chiamata giunta alle ore 16.00 presso la Sala Operativa del Comando Provinciale GDF di Catania da parte della omologa Sala dei Vigili del Fuoco, nella quale veniva infatti segnalata la presenza un escursionista straniero disperso nella zona della “Valle del Bove”, sita sul versante sud del vulcano.

Ricevuta la segnalazione, è così partito l’ordine di attivazione per la Stazione SAGF di Nicolosi, struttura del Corpo dalla quale normalmente prendono avvio le operazioni di soccorso dirette sin sulle quote più elevate dell’Etna.

Dalle prime informazioni si era intanto appreso che il disperso si fosse allontanato dai compagni di escursione e poi smarrito a causa di una fitta nebbia che non aveva accennato a diradarsi, mentre le condizioni meteo previste in progressivo peggioramento annunciavano già un recupero difficile, ancorché da condurre con la massima speditezza per evitare che il malcapitato finisse in condizioni di ulteriore pericolo a causa delle rigide temperature notturne.

Lo stemma del SAGF

Sulla scorta di queste prime e basilari informazioni, l’operazione di soccorso si è dunque avviata con più squadre composte da finanzieri del SAGF, da volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), da una pattuglia della Forestale e da un’altra dei Vigili del Fuoco.

Mentre i tecnici dei Vigili del Fuoco raggiungevano gli altri escursionisti alla stazione di arrivo della funivia, i finanzieri del SAGF – visionando una foto inviata dal disperso allo smartphone uno dei suoi compagni – riuscivano a comprendere in quale punto si trovasse, più precisamente alla base della sopracitata Valle.

Forti della perfetta conoscenza delle zone affidate alle loro attività di vigilanza e soccorso, le fiamme gialle decidevano così di dirigersi verso la limitrofa località denominata “Piano del Vescovo”, e da lì giungere in fretta alla “Valle del Bove” intuendo che il disperso avrebbe proseguito il suo cammino in discesa.

Nel frattempo anche la squadra del CNSAS e la pattuglia della Forestale raggiungevano altre località per cercare di chiudere tutte le tracce di discesa dalle quali l’uomo sarebbe eventualmente potuto giungere.

Armati di corde, ramponi e piccozze, gli specialisti del SAGF decidevano di calarsi in un canalone parallelo a quello dove si presumeva potesse essere il disperso e dopo una mezz’ora, notando recenti orme impresse sulla neve, i soccorritori finalmente scorgevano in lontananza una luce raggiungendo così malcapitato.

Dopo averlo confortato e rifocillato, i finanzieri si sono assicurati che l’uomo non avesse subìto  traumi o ferite, e che dunque potesse collaborare nella marcia di ritorno verso la base dei soccorsi; marcia che finalmente si concludeva alle prime ore della sera nonostante l’evidente stanchezza del cittadino straniero, sensibilmente provato da quella dura esperienza, il quale è stato affidato al personale sanitario del 118 per le cure del caso.

La Guardia di Finanza raccomanda di non avventurarsi mai in zone montane se non si è in possesso di adeguate conoscenze tecniche nonché dei luoghi che si intendono percorrere, senza essere dotati di idonee attrezzature e di uno smartphone carico, nonché senza aver consultato le previsioni meteo e senza una sufficiente preparazione fisica.

In caso di necessità è comunque possibile attivare una delle Stazioni GDF di Soccorso Alpino, tramite il numero telefonico di pubblica utilità del Corpo “117” attivo – 24 ore su 24 – in tutto il territorio nazionale.

 

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