Germania: intavolate trattative con Israele per l’acquisto del sistema antibalistico Arrow 3

Di Fabrizio Scarinci

BERLINO. Secondo quanto dichiarato dal Primo Ministro israeliano Yair Lapid durante la sua recente visita in Germania, Berlino avrebbe intavolato con Gerusalemme delle trattative finalizzate all’acquisto del sistema di difesa missilistica Arrow 3.

Intrapresa dopo qualche mese di valutazione, tale iniziativa sarebbe parte dell’ambizioso programma di riarmo lanciato dall’esecutivo di Olaf Scholz in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, che sembrerebbe aver profondamente mutato la percezione dei vertici tedeschi riguardo al contesto circostante.

Lancio sperimentale di un Arrow 3

Sviluppato congiuntamente da Boeing e IAI (Israel Aerospace Industries) allo scopo di proteggere il territorio dello Stato d’Israele da eventuali minacce di tipo balistico provenienti dall’Iran o da altri attori ad esso ostili, il sistema in questione disporrebbe di intercettori missilistici caratterizzati da una portata di circa 2.400 km e dalla possibilità di intercettare i vettori nemici (con particolare riferimento a quelli di tipo MRBM e, forse, IRBM) al di fuori dell’atmosfera terrestre.

Al fine di ottenere tale risultato essi si servirebbero di veicoli killer altamente manovrabili dotati di sofisticatissimi sistema di ricerca a copertura emisferica, che dopo aver ingaggiato i propri bersagli li distruggerebbero mediante impatto diretto.

Secondo quanto trapelato, i fondi stanziati dal governo tedesco per il potenziamento delle proprie difese anti-missile ammonterebbero a circa 2 miliardi di euro, con cui (sempre qualora le trattative andassero in porto) verrebbero acquistati, oltre ad un certo numero di batterie, anche i relativi centri di Comando e Controllo e alcuni radar “Green Pine”, fondamentali per il tracciamento di eventuali vettori balistici in avvicinamento.

Immagine di un sensore radar di tipo Green Pine

Stando alle dichiarazioni del Cancelliere Olaf Scholz, tutte le capacità acquisite dallo strumento militare tedesco mediante il potenziamento delle sue difese anti-balistiche verrebbero messe a disposizione della NATO (che, lo ricordiamo, dispone già di un proprio scudo basato su due sistemi Aegis ASHORE), con l’intenzione di contribuire a proteggere anche i territori dei Paesi limitrofi e di iniziare a porre le basi per la creazione di un efficace sistema di difesa anti-missile a livello europeo.

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