Carabinieri, restituiti alla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli 8 volumi del XVIII secolo. Vi furono sottratti nei primi anni ’90

Napoli. Nella Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli, alla presenza del direttore Francesco Mercurio e del comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli, Capitano Giampaolo Brasili, ieri, sono stati riconsegnati 8 volumi del XVIII secolo relativi alla storia degli imperatori romani sottratti dalla Biblioteca prima degli anni ’90.

I volumi recuperati

Le indagini, iniziate nel 2016, sono partite da una serie di accertamenti su 3 fratelli residenti in provincia di Napoli ritenuti essere ricettatori di beni d’arte. La Procura della Repubblica del capoluogo campano, concordando risultanze investigative del nucleo TPC ha delegato perquisizioni a carico degli indagati.

Questi atti d’indagine hanno permesso non solo di rinvenire e sequestrare numerosi reperti archeologici, beni ecclesiastici e antiquariali di illecita provenienza ma anche di rinvenire queste rare opere letterarie, di notevole valore storico, archivistico e culturale perché facenti parte del “Fondo Brancacciano” il quale conta più di 100 mila opere librarie di epoche comprese tra il 1500 ed il 1900 e che è stato acquisito dalla Biblioteca Nazionale negli anni 1920-1930.
La comparazione dei dati descrittivi e fotografici dei beni librari sequestrati con quelli contenuti nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal TPC ed i contestuali accertamenti documentali, condotti con funzionari del Ministero per i Beni e le Attività culturali hanno confermato la riconducibilità dei tomi alla Biblioteca Nazionale partenopea.
L’importante evento testimonia ancora una volta come grazie alla collaborazione tra il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e gli organi centrali e periferici del Ministero sia possibile, anche a distanza di anni, recuperare opere ormai ritenute perdute, ricollocando così al posto giusto quel tassello mancante per ricostruire percorsi storici, culturali e sociali di un territorio e rendendoli nuovamente fruibili alla collettività.

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