ROMA. E’ stato firmato, ieri a Roma, nella sede del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), il protocollo d’intesa sottoscritto dal presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane (UCEI), Noemi Di Segni e dal Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Vincenzo Molinese.
Hanno partecipato alla cerimonia, tra gli altri, Uriel Perugia, segretario generale UCEI e Giacomo Zarfati, responsabile Sicurezza UCEI.
Il Protocollo, di durata triennale con tacito rinnovo, promuove la tematica della salvaguardia del patrimonio artistico-culturale in sinergia tra le istituzioni interessate per tutelare le radici e l’identità nazionale.
Tra gli ambiti di collaborazione, la promozione di iniziative in tema di prevenzione e contrasto al traffico illecito di oggetti di cultura ebraica e la condivisione di informazioni, non vincolate dal segreto istruttorio, relative a beni culturali di origine o uso ebraico, con particolare riferimento alle opere d’arte provento di furto o di sottrazione illecita, nel rispetto della legislazione vigente.
Particolare attenzione verrà posta all’attività di formazione per l’identificazione e la conoscenza storica dei beni di natura ebraica con l’ausilio di esperti individuati da UCEI, nonché sull’organizzazione di azioni comuni per l’educazione e la sensibilizzazione al valore civico del rispetto delle testimonianze artistiche e culturali ebraiche e sulle azioni di tutela e salvaguardia del patrimonio culturale sviluppate dai Carabinieri dell’Arte.
Questa intesa conferma l’importanza della sinergia tra le istituzioni ivi rappresentate, anche nella prospettiva della continuità degli impegni assunti in seno a un gruppo di lavoro ad hoc, costituito nel 2019 quale componente esterna al “Comitato per il recupero e la restituzione dei beni culturali” del Ministero della Cultura, con finalità di ricerca dei beni culturali, sottratti a Enti o persone di religione ebraica, a seguito della promulgazione delle leggi razziali del 1938.
Il team si avvale della fondamentale collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che potrà analizzare i casi di sottrazione o di spoliazione di beni ritenuti di rilevanza culturale, avvenuti nel periodo fascista, da porre all’attenzione del Comitato del Ministero della Cultura.
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