Cyber attack: in aumento le truffe on line. Secondo una stima sono +400% durante saldi estivi e Prime Days

MILANO. Nel corso dei mesi di febbraio e marzo scorsi si è registrato un incremento percentuale pari a +264.19% di attacchi di phishing dovuto alle “Offerte di Primavera”.

E’ stato così, ancora una volta, dimostrato che i cyber criminali ricercano sempre un ritorno economico.

Aumentano le truffe on line relatiev agli acquisti durante i saldi

La combinazione di saldi estivi e Prime Days di Amazon fa ipotizzare un incremento ancora più marcato in in questo me e nel prossimo di oltre il 400% dei tentativi di truffe online:.

Lo conferma il fatto che è il brand che ha subito più “pishing” al mondo, durante i primi 6 mesi dell’anno.

L’acquisto online è ormai un’abitudine e i periodi di particolari sconti quali Black Friday e Prime Days (Amazon), in concomitanza con l’inizio in Italia dei saldi estivi, non fanno che incrementare lo shopping in rete.

Questi sono i momenti che vengono enormemente sfruttati dai cyber criminali, con attacchi sempre più precisi e che cavalcano offerte cucite addosso agli interessi verticali dei singoli utenti.

Tali particolari attacchi, chiamati anche spear-phishing, mirano a raccogliere quante più informazioni possibili sull’utente, per poi, come succede nell’advertising, proporre offerte esclusive sugli interessi dei singoli, generando una maggiore percentuale di successo degli stessi.

Si stima che un attacco di spear phishing, rispetto a un attacco “generico” di phishing, possa avere un’efficacia fino a 10 volte superiore.

Tutto questo è stato analizzato dagli esperti di Ermes – Cyber Security (www.ermes.company/it/), unica realtà europea selezionata da Gartner nella top 15 che difendono il browser e la navigazione delle persone e delle organizzazioni grazie all’intelligenza artificiale per rilevare e difendere le aziende dagli attacchi alla sicurezza.

Non c’è quindi da meravigliarsi che i saldi online siano una “trappola perfetta” per i cyber criminali, che sfruttano l’entusiasmo e spesso l’impulsività degli acquirenti per truffarli e appropriarsi così dei loro dati sensibili.

A confermalo, inoltre, uno studio condotto da Check Point Research (CPR), leader mondiale nella sicurezza informatica, che stima che le truffe di phishing relative ad Amazon Prime sono aumentate di 16 volte a giugno rispetto al mese precedente.

“La frenesia alimentata dalla mole di sconti si traduce in una fretta tale da divenire la leva psicologica per i consumatori, che prestano così meno attenzione all’affidabilità dei siti incappando in truffe – spiega Lorenzo Asuni, CMO di Ermes Cyber Security -. Ci sono dei piccoli accorgimenti da mettere in pratica, come ad esempio controllare sempre l’URL o le recensioni di un sito o utilizzare metodi di pagamento usa-e-getta, che possono veramente salvare non solo gli acquisti ma la navigazione in rete, sempre più oggetto di attacchi da parte degli hacker che in questo momento colpiscono potenziando la loro attività e facendo leva sulla brama di acquisti dei consumatori”.

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