Guardia di Finanza: a Venezia scovati e sequestrati 850 chili di cocaina nascosti a bordo di una nave proveniente dal Sudamerica

VENEZIA. Non si è ancora spenta l’eco del maxi-sequestro da 2 tonnellate di cocaina rinvenute nel mare della Sicilia tre giorni fa, che da Venezia giunge la notizia di un nuovo sequestro di 850 chili compiuto, oggi dai finanzieri, del locale Comando provinciale diretto dal Generale Giovanni Salerno.

I mezzi aerei e navali del ROAN GDF durante l’operazione

Il nuovo ed importante risultato è giunto a seguito di un’attivazione giunta alla GDF veneziana da Organi collaterali esteri, per il tramite della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Dipartimento Sicurezza del Ministero dell’Interno.

Sulla scorta di tale informativa le Fiamme Gialle del capoluogo veneto, unitamente ai colleghi ed ai mezzi del locale Reparto Operativo Aeronavale (ROAN), sono riusciti ad individuare il carico (valore di mercato 150 milioni di euro) occultato a bordo di una motonave proveniente dal Sudamerica e diretta proprio al porto veneziano.

I sommozzatori della GDF mentre pianificano l’intervento

Non è stato affatto semplice rivenire la droga nonostante l’entità del quantitativo, come del resto non lo è mai allorquando c’è da ricercarla in uno spazio così grande oltre che pieno di punti di difficile accessibilità come può esserlo una grande nave.

E, per questo nelle operazioni di ricerca sono stati altresì impiegati due Nuclei Sommozzatori in forza al ROAN di Venezia ed a quello di Rimini, i quali hanno perlustrato, palmo a palmo, lo scafo esterno della nave questo perché i trafficanti tentano spesso di celare carichi di stupefacenti ancorandoli proprio alle chiglie delle imbarcazioni, rendendoli così invisibili considerato che rimangono ben al di sotto la superficie dell’acqua, uno stratagemma che gli permette inoltre di sfuggire al fiuto del cani antidroga.

 

Uno dei sommozzatori GDF in azione

In questo caso la partita di “neve” era però stata infilata all’interno di condotte di aerazione che collegavano le varie sezioni dell’imbarcazione, dunque in una condizione decisamente più “asciutta”.

Preziosa in questo caso è stata poi la collaborazione garantita dal personale della Polizia di Frontiera di Venezia, che ha curato tutte le incombenze relative alla presenza a bordo di un equipaggio straniero.

Al termine delle attività di perquisizione i panetti di cocaina ritrovati sono stati ben 570, per un peso complessivo che come anticipato sopra arriva a 8 quintali e mezzo.

Sul luogo delle operazioni si è immediatamente recato il Sostituto Procuratore di turno mentre l’attività di indagine, tuttora in pieno corso di svolgimento, procede sotto la direzione della competente Procura della Repubblica.

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