Guerra Israele-Hamas: l’IDF contro l’opinione pubblica internazionale che contesta quanto Israele stia facendo per la sua sicurezza. A Gaza, soldati in esercitazione pronti all’attacco quando arriverà l’ordine

GAZA CITY (STRISCIA DI GAZA). Il 7 ottobre scorso il mondo fu sconvolto dalle azioni terroristiche compiute da Hamas contro gli israeliani.

Le immagini di omicidi, rapimenti di civili (comprese donne bambini israeliani e non) e di militari dell’IDF (Israel Defence Forces) sono passate su tutte le TV, comprese quelle arabe.

Ecco quanto fatto da Hamas lo scorso 7 ottobre

In un documento delle Forze Armate israeliane viene evidenziato come malgrado, in Israele, molti hanno avuto una persona cara uccisa o ferita, l’opinione pubblica internazionale si affretta “a rispolverare i cartelli e le bandiere quando prendiamo di mira e neutralizziamo noti terroristi che sono disposti a uccidere e rapire bambini”.

Restano, però, in silenzio quando “un razzo terrorista esplode in un ospedale di Gaza o quando Hamas minaccia la vita degli abitanti di Gaza che tentano di evacuare a Sud per la loro sicurezza”.

Le atrocità compiute dai terroristi di Hamas sono tante

“È davvero sconcertante – si legge nel documento – il modo in cui le persone condannano l’IDF per aver colpito obiettivi terroristici prima di condannare Hamas per aver costruito infrastrutture terroristiche in aree civili. È davvero sconcertante il modo in cui le persone condannano Israele per aver interrotto l’erogazione di elettricità che fornivamo volontariamente a Gaza prima di condannare l’organo di governo eletto di Gaza, Hamas, per non aver fornito elettricità ai suoi civili. È davvero sconcertante il modo in cui le persone condanneranno Israele prima di condannare un’organizzazione terroristica riconosciuta a livello internazionale”.

“Stiamo scivolando in un’epoca in cui i fatti di una questione non sono importanti a meno che non siano scioccanti o interessanti quanto le bugie diffuse al riguardo – si legge ancora nel documento -. Il popolo di Israele è qui, forte e in lotta per la propria casa. Aspettando che il mondo veda la nostra realtà”.

Le proteste contro il Paese ebraico sono all’ordine del giorno, in varie parti del mondo.

Le autorità olandesi hanno arrestato, oggi, 19 attivisti (poi rilasciati) che occupavano l’ingresso della Corte penale internazionale, denunciando il primo ministro Benjamin Netanyahu per le azioni di Israele durante la guerra con Hamas.

Gli attivisti del gruppo Extinction Rebellion hanno preso possesso di un ponte di fronte al Tribunale de L’Aja poco dopo mezzogiorno, portando uno striscione con la scritta “Netanyahu è un criminale di guerra”.

Il ramo olandese del gruppo di attivisti, originariamente creato per condurre una campagna contro il cambiamento climatico, ha organizzato diverse altre azioni filo-palestinesi da quando Hamas ha attaccato Israele il 7 ottobre.

La manifestazione ha avuto luogo mentre il primo ministro olandese Mark Rutte arrivava in Medio Oriente per incontrare sia Netanyahu che il Presidente palestinese Mahmoud Abbas.

Il primo ministro olandese Mark Rutte

LA SITUAZIONE MILITARE

In attesa che il Governo di Benjamin Netanyahu dia il via libera per l’attacco di Gaza, i soldati continuano ad addestrarsi e a prepararsi per le prossime fasi del combattimento, comprese le operazioni di terra.

Il ministro della Difesa, Yoav Galant visitando le truppe davanti le coste di Gaza ha detto: “Ci stiamo preparando a fondo per la prossima fase. Sarà un attacco mortale e combinato: dall’aria, dal mare e sulla terra”.

 

Un soldato israeliano in addestramento

L’obiettivo è quello di distruggere le capacità militari e amministrative di Hamas. La massima priorità operativa resta quella di smantellare la catena di comando dell’organizzazione terroristica, neutralizzando gli agenti operativi di alto livello.

Intanto, l’IDF continua a colpire obiettivi militari appartenenti a organizzazioni terroristiche a Gaza, inclusi i Centri di Comando operativo, i lanciatori di missili anticarro, le infrastrutture strategiche e i posti di osservazione.

I soldati mantengono, a Sud, un’altissima vigilanza, pronti ad affrontare qualsiasi minaccia e prevenire tentativi di infiltrazione.

A Nord, ai i residenti di Kiryat Shmona è stato ordinato di evacuare verso alloggi finanziati dallo Stato per la propria sicurezza. Alcuni hanno deciso di restare, decisione che al momento verrà rispettata in base alla valutazione della situazione della sicurezza.

Nel Sud del Libano ci sono continui lanci di missili anticarro contro le forze dell’IDF e tentativi di infiltrazioni  nello Stato di Israele.

Le comunità israeliane del Sud, del Centro e del Nord continuano a essere prese di mira dai lanci di razzi da parte delle milizie di Hamas e da altre organizzazioni terroristiche a Gaza e nel Libano meridionale, tra cui Jihad islamica e Hezbollah.

Soldati israeliani con la loro bandiera

I SOLDATI ISRAELIANI CADUTI

Fonti ufficiali dell’Israel Defence Forces parlano di 307 soldati dell’IDF uccisi in combattimento.

Mentre 210 sono in ostaggio di Hamas a Gaza e 100 persone risultano ancora disperse. Circa 7 mila razzi sono stati lanciati verso il territorio israeliano, di cui 550 hanno mancato gli obiettivi e sono caduti all’interno di Gaza.

PER DOCUMENTAZIONE

Il filmato delle esercitazioni di addestramento dell’IDF in preparazione a ulteriori combattimenti: https://bit.ly/3s2kQpv

‏Il link al sito dell’IDF, dove sono stati pubblicati ulteriori aggiornamenti sui soldati Caduti: https://www.idf.il/59780

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