Conflitto russo-ucraino: EUROPOL lancia l’allarme. Le reti criminali pronte ad approfittare della crisi umanitaria

Di Assunta Romano

L’Aja (nostro servizio). L’attacco della Russia all’Ucraina ha causato,  a partire dal mese scorso, una crisi umanitaria senza precedenti in Europa.

Un MiG 29 Fulcum dell’aeronautica militare ucraina

Secondo l’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati (UNHCR) ad oggi  sono circa 3 milioni gli ucraini fuggiti verso i Paesi dell’Unione Europea.

Si tratta principalmente di donne, bambini, anziani e  disabili.

Sono soggetti vulnerabili e pertanto potenziali vittime di criminali che lucrano sul traffico di esseri umani

L’EUROPOL ha lanciato un alert ai Paesi della UE, evidenziando come questo rischio sia più che concreto.

La sede di EUROPOL

Ad oggi si calcola che siano più di un milione i bambini fuggiti  dall’Ucraina.

Tra questi moltissimi minori non accompagnati e tra questi bambini diventati orfani a causa della guerra.

Spesso affrontano il viaggio con un adulto che non è un loro parente diretto e la cui identità è difficile da provare.

Ucraini in fuga dal Paese

Donne e minori non accompagnati sono le categorie maggiormente a rischio di essere adescati dalla criminalità per sfruttamento sessuale o accattonaggio.

Le aree di adescamento sono soprattutto le zone di confine, i centri di prima accoglienza, le aree adibite ad alloggio.

Ma anche treni, stazioni ferroviarie e di autobus.

Il flusso costante ed elevato di profughi sta mettendo sotto pressione  il sistema di accoglienza dei Paesi sia di transito che di accoglienza.

Le operazioni di controllo, monitoraggio e registrazione dei profughi risultano molto spesso difficili da effettuare.

Inoltre l’arrivo di migliaia di volontari giunti da tutta Europa, pone  alle autorità locali serie difficoltà nel monitorare le attività di ciascuno.

Le organizzazioni criminali sono in grado di cogliere queste criticità e di utilizzarle a proprio vantaggio.

Il traffico di esseri umani è da tempo un sistema criminale altamente lucrativo, capace di operare grazie ad una rete ben organizzata in tutta Europa.

La maggior parte delle vittime proviene dagli Stati dell’Europa Orientale, da cui hanno origine anche molti dei criminali coinvolti nel traffico.

Alcuni vivono nei Paesi al confine con l’Ucraina cosi da poter facilmente adescare le vittime in fuga.

Molte sono le modalità di approccio: l’offerta di un posto dove rifugiarsi, di un passaggio in autobus o auto, o di un posto di lavoro.

I criminali attingono le informazioni anche dai social, dove i volontari raccolgono le richieste e le offerte di supporto.

Sono informazioni spesso accompagnate da foto, mail, numero di cellulare, dati che i criminali intercettano  per poi contattare le vittime.

Spesso si fingono volontari nei Centri di accoglienza, dove è più facile ed immediato stabile il contatto.

Le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte sino ad oggi in Italia sono 59.589.

Di queste, 30.499 sono donne, 5.213 uomini e 23.877 minori.

Le città di destinazione dichiarate all’ingresso nel nostro Paese sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

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