Panasonic Connect: cosa abbiamo imparato dal blocco del Canale di Suez. La rivoluzione del settore navale

Di Luca Santonico

MILANO. Il famigerato incidente della nave cargo Ever Given nel Canale di Suez nel 2021, che ha di fatto bloccato tutta la circolazione marittima per giorni, ha portato alla luce la vulnerabilità delle rotte globali di fronte ad imprevisti e l’importanza di avere soluzioni efficaci e pronte all’azione.

Le immediate conseguenze del blocco navale hanno spinto il settore marittimo a ripensare con rinnovata enfasi all’adozione di tecnologie avanzate, per prevenire e saper affrontare incidenti simili.

Tra le innovazioni che hanno cambiato per sempre il settore marittimo, migliorando non solo la capacità di navigazione, ma anche la sicurezza durante tutte le operazioni e incrementando l’efficienza di tutti i processi, rientra senza dubbio l’integrazione di dispositivi rugged a bordo di navi cargo e container.

La linea di dispositivi rugged Panasonic TOUGHBOOK è stata specificamente disegnata per affrontare le più insidiose condizioni in mare, tra cui temperature estreme, esposizione alla salsedine e vibrazioni continue. La gamma è anche resistente all’acqua e alla polvere, con schermi touchscreen che possono essere utilizzati indossando i guanti, mettendo gli operatori in condizione di lavorare in qualsiasi condizione atmosferica.

L’impiego di un dispositivo TOUGHBOOK G2

Durante la navigazione in mare aperto, le più avanzate tecnologie GPS consentono di seguire rotte accurate, che si rivelano indispensabili per la sicurezza del carico. I dispositivi rugged offrono una geolocalizzazione precisa, assicurando che la nave si destreggi anche in passaggi acquatici ristretti, evitando ostacoli e raggiungendo il punto di approdo con precisione, mantenendo sempre attiva la comunicazione con il porto.

I mezzi rugged e fully rugged facilitano una connessione senza barriere, grazie al sistema di comunicazione integrato che garantisce un dialogo costante tra i membri dell’equipaggio, la cabina di comando e con le altre navi cargo. I dispositivi TOUGHBOOK forniscono un’integrazione opzionale con varie soluzioni, come il software Omnia, per un’efficace gestione del software tramite controllo vocale e porte di accesso configurabili, per adattarsi al meglio con i sistemi di comunicazione preesistenti a bordo. Inoltre i dati di navigazione, come rotta, velocità di crociera e condizioni ambientali, possono essere registrati e ottimizzati per possibili implementazioni: un approccio data-driven che permette alle compagnie marittime di prendere decisioni consapevoli sull’efficienza dei consumi, per ridurre costi e migliorare la produttività.

Panasonic gioca un ruolo cruciale nel supporto dei sensori durante la navigazione, di cui tutte le compagnie marittime si sono dotate dopo l’incidente del Canale di Suez, ricercando i migliori dispositivi per tenerli monitorati: i modelli TOUGHBOOK sono concepiti con molteplici opzioni di connettività, per assicurare un’integrazione semplice con una vasta gamma di sensori. Il tablet o laptop funge da collettore per raccogliere e processare i dati provenienti dai sensori in tempo reale: questa opzione migliora la navigazione in sicurezza attraverso i passaggi più insidiosi.

I sistemi radar sono poi utilizzati per individuare ostacoli, come boe, secche e altre navi, in tempo reale. Nei canali di navigazione, ad esempio, i sensori aiutano la cabina di comando ad anticipare e reagire prontamente in caso di potenziali ostruzioni, assicurando così un passaggio sicuro.

Un’altra innovazione implementata dopo l’incidente è stata la manutenzione da remoto durante i lunghi periodi di navigazione. Grazie all’IoT, i sensori collocati a bordo monitorano continuamente le performance della nave e i dati in loro possesso, per anticipare potenziali problemi tecnici. Questo approccio predittivo favorisce la manutenzione programmata, riducendo tempi di inattività e ottimizzando i costi.

I dispositivi rugged Panasonic sono progettati per la diagnostica da remoto e l’individuazione di criticità attraverso la connettività IoT: tutto il personale abilitato ha accesso ai dati dei sensori e può diagnosticare da remoto problemi tecnici di varia natura, riducendo al minimo la necessità di intervento sul campo.

Un’integrazione che aumenta connettività, decisioni data-driven ed efficienza operativa del comparto marittimo, prevenendo incidenti pericolosi e periodi di fermo non preventivati.

La situazione di crisi nel golfo Persico e nelle aree del Medio Oriente maggiormente impattate dalla guerra Israelo-Palestinese, ha accelerato l’esigenza trasversale di compagnie marittime di dotarsi di sistemi di diagnostica e analisi dati. Il futuro è sempre più imprevedibile, ma l’accurata raccolta e analisi dati storici potrà aiutare le aziende del comparto navale ad affrontare le incertezze del domani.

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