Russia-Ucraina: scade oggi l’accordo sul grano. L’ONU attende segnali da Mosca per la riconferma. Ma al momento sono negativi

NEW YORK. Scade, oggi, l’accordo sul grano tra Russia e Ucraina.

Ieri, non è stato all’ONU la sua proroga e quindi le Nazioni Unite considerano la giornata di oggi come quella conclusiva dell’intesa tar i due Paesi.

Coltivazioni di grano. Si attende riconferma dell’accordo tra Russia e Ucraina

Dall’ONU fanno sapere che la proroag potrebbe arrivare se la Russia lo vorrà.

Insomma, tutto è possibile, la scelta è nelle mani del Presidente Vladimir Putin.

Gli accordi sull’accordo sul grano hanno cessato di funzionare, è stato interrotto, ha detto l’addetto stampa del presidente della Russia Dmitry Peskov.
“In effetti, gli accordi del Mar Nero hanno cessato di essere validi oggi. Come ha detto in precedenza il presidente della Federazione Russa, la scadenza è il 17 luglio. Sfortunatamente, la parte relativa alla Russia, questi accordi del Mar Nero non sono stati attuati finora. Pertanto , il suo effetto è terminato”, ha spiegato il rappresentante del Cremlino.

Intanto, sabato scorso l’ultima nave con grano ucraino ha lasciato Odessa.

Ma, in questi minuti, come scrive l’Agenzia di Stampa  russa “Ria Novosti” la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova, la Russia ha notificato ufficialmente a Turchia, Ucraina e Nazioni Unite la sua obiezione all’estensione dell’accordo sul grano.

Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo

Vladimir Putin sabato scorso, in una conversazione con il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, aveva affermato che gli obblighi di rimuovere gli ostacoli all’esportazione di cibo e fertilizzanti russi non sono stati rispettati.

Ha sottolineato, scrive sempre l’Agenzia “che l’obiettivo principale dell’accordo sul grano è rimasto insoddisfatto: la fornitura ai Paesi bisognosi”.

L’iniziativa del Mar Nero, firmata il 22 luglio 2022 da rappresentanti di Russia, Turchia, Ucraina e Nazioni Unite, prevedeva infatti l’esportazione di grano, cibo e fertilizzanti ucraini attraverso questo mare.

Il memorandum Russia-ONU, pensato per tre anni, prevedeva di sbloccare l’export di alimenti e di fertilizzanti russi, riallacciare la Russian Agricultural Bank allo SWIFT, riprendere la fornitura di macchine agricole e ricambi, ripristinare il lavoro della Togliatti – Pipeline di ammoniaca di Odessa e una serie di altre iniziative.

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