Tutela Patrimonio culturale, i Carabinieri di Ancona e Genova recuperano un prezioso dipinto trafugato a Urbino 35 anni fa

Di Francesca Cannataro

Ancona.  I Carabinieri dei Nuclei Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Ancona e Genova hanno sequestrato un dipinto olio su tela (della grandezza di 40×42 centimetri), attribuito a Federico Barocci detto “il Fiori” (1535 – 1612) e risalente al 1557. La “testa di bambino” ritratta nell’opera è quella di Antonio Bonaventura, figlio del committente de “Il martirio di San Sebastiano”, tagliata e trafugata nel 1982 dall’imponente pala d’altare collocata nel Duomo di Urbino.

La pala d’altare recuperata dai Carabinieri

Il “segmento” della preziosa pala è stato localizzato, grazie alla segnalazione di un antiquario pesarese e di uno storico dell’arte, assessore alla Cultura di un Comune della Romagna, in una casa d’aste di Genova – che alla luce delle indagini condotte dagli uomini del Nucleo TPC è risultata essere estranea ai fatti – a cui era stato consegnato per la vendita dalla curatela fallimentare di una società lombarda.

I due esperti, infatti, osservando l’opera proposta in vendita dalla casa d’aste e riconoscendone i tratti, hanno contattato i Carabinieri TPC di Ancona che, a seguito di serrati accertamenti condotti in sinergia con il paritetico Nucleo di Genova ed i Carabinieri della Compagnia di Urbino, nonché con il prezioso contributo degli storici dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ancona, hanno identificato l’opera quale parte mancante della pala d’altare del Duomo di Urbino.

Non appena localizzato il bene, quindi, i militari di Ancona si sono recati a Genova e, con i colleghi del locale Nucleo, hanno sequestrato d’iniziativa il dipinto, mettendolo a disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo ligure,che ha assunto la direzione delle indagini. Importantissima e di fondamentale supporto alle investigazioni è stata la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Uno strumento di grande rilievo.

L’Italia, si sa, è il Paese detentore del più consistente e prezioso patrimonio culturale a livello mondiale. Un patrimonio oggetto sempre più di depredazioni e da sempre “attenzionato” dalle più disparate consorterie criminali. A vigilare in maniera silente e professionale sull’inestimabile patrimonio culturale italiano sono i carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. È grazie a loro che ancora una volta l’Italia ha potuto preservare e salvare un pezzo della sua storia.

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