Guardia di Finanza: ad Ancona denunciata una ex promotrice finanziaria che avrebbe truffato i propri clienti sottraendo circa quattro milioni di euro

Di Antonella Casazza

ANCONA. Era già stata radiata dall’albo dei promotori finanziari, ma continuava ad esercitare abusivamente l’attività, ai danni di 31 ignari risparmiatori, ai quali avrebbe sottratto oltre 4.000.000 di euro, prima di essere scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Ancona che l’hanno denunciata per abusivismo finanziario, autoriciclaggio e truffa.

Le indagini, condotte dai finanzieri della Tenenza di Osimo, hanno consentito di delineare il modus operandi articolato secondo il classico “schema Ponzi”, in cui alle prime persone coinvolte sono garantiti ritorni economici in breve tempo, a condizione che presentino nuovi soggetti disposti ad investire le cui quote costituiscono i guadagni per gli originari sottoscrittori. Lo schema truffaldino è destinato a concludersi “collassando” su sé stesso, dal momento che non vi sono investimenti alla base che generino profitti.

Finanzieri impegnati in attività d’ufficio

L’esame della documentazione bancaria ha consentito di individuare i molteplici conti correnti su cui è confluita parte dei 4 milioni illecitamente sottratti nonché identificare le piattaforme digitali di network marketing, sui quali la “broker” aveva generato voucher utilizzati per spese personali.

In sede di perquisizione, i militari hanno inoltre rinvenuto documenti recanti le intestazioni artefatte di note società attive nella promozione di prodotti finanziari, utilizzati dall’indagata per garantire credibilità e fornire rassicurazioni circa la vantaggiosità ed il buon esito degli investimenti.

Le trentuno persone che hanno deciso di denunciare i raggiri, hanno sporto denuncia nei confronti dell’indagata solo quando hanno avuto piena contezza del sistema fraudolento di cui erano rimaste vittime o perché sentiti dagli stessi militari o avvisati da conoscenti o, ancora, perché la broker in questione non aveva permesso il disinvestimento del loro denaro senza peraltro fornire più sue notizie.

Tra le persone finite nel pesante raggiro figurano commercianti, pensionati e lavoratori dipendenti che avevano affidato alla donna i risparmi di una vita, allettati da ottime prospettive di guadagno, svanite nel nulla come la donna, allo stato, irreperibile.

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