Blockchain e innovazione: William Nonnis e altri 3 premiati come “esperti innovatori del 2023”

TERNI. Nel fitto panel di eventi del Terni Digital Week, presieduto da Edoardo Desiderio, il Festival dell’Innovazione Digitale del Centro Italia (https://www.facebook.com/hashtag/centro_italia) si è concluso, nei giorni scorsi.

Si è svolto sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Dipartimento Trasformazione Digitale del Consiglio dei Ministri.

Per l’iniziativa di alto rilievo culturale e sociale sono stati insigniti del premio “Innovazione 2023” 4 professionisti italiani, il cui operato si è fatto notare per competenza e qualità, dagli addetti ai lavori del settore digitale.

Il premio a William Nonnis

William Nonnis, attualmente in forza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, struttura di Missione PNRR, nel ruolo di  analista tecnico operativo per la digitalizzazione e innovazione, è stato insignito dell’ambito riconoscimento.

Nonnis ha una lunga esperienza nel settore. E’ stato Full Stack & Blockchain Developer al Ministero della Difesa e in ENEA.

Il rinoscimento è andato anche a Marco Camisani Calzolari (del programma Mediaset Striscia la notizia), Francesco Di Costanzo (presidente di PA Social) e a Espedito D’Antò (vice presidente del Polo Abilità Digitali).

Nonnis è da sempre fedele al suo ideale di una tecnologia etica, foriera di un benessere distribuito trasversalmente in tutto il tessuto sociale e illuminata da profondi principi umanistici,

E’ stato già premiato, anche nel 2021, come Eccellenza Italiana in ambito Blockchain e Innovazione Digitale, nel suo intervento durante la premiazione (disponibile sul canale ).

Ha voluto accendere i riflettori sull’incertezza del momento storico che, dalla recente crisi sanitaria, alla politica internazionale, ai venti di guerra sempre più tempestosi, a un apparente progresso globale, sta fortemente destabilizzando la comunità.

In tale disordine, in cui anche una digitalizzazione scomposta e superficiale, ha già provocato gravi danni, il fondamentale punto di riferimento deve essere il bene della collettività che, sempre, coincide con il bene del singolo e da tale crinale, stabilire una nuova partenza, mantenendo tutti insieme la medesima direzione e obiettivo.

Un momento della premiazione di William Nonnis

Nell’habitat digitale in cui l’uomo contemporaneo si trova a vivere, il concetto di confine territoriale è ampiamente oltrepassato e l’umanità tutta, senza più limiti geografici, dovrebbe trovarsi, pertanto, più vicina e unita nell’attraversare un’era tanto instabile.

Ognuno con le proprie competenze e il proprio ruolo, è opportuno si faccia ponte con e per l’altro, così da rendere ogni singolo individuo partecipe, consapevole e responsabile del radicale cambiamento dell’epoca odierna.

C’è assoluta necessità che istituzioni forti, traccino la via per guidare la comunità, in quello che William Nonnis definisce da sempre il “Buon Futuro”, un avvenire, cioè solidale, equo e sostenibile, dove grazie all’innovazione tecnologica il progresso sia alla reale portata di tutti e non solo di sacche sociali elitarie.

Pertanto, l’impegno dell’istruzione pubblica deve poter garantire una formazione al passo coi tempi, in cui le nuove generazioni possano avere ampie competenze e opportunità per sviluppare nuovi processi digitali, volti a trovare soluzioni e migliorare la qualità di vita di ciascuno e in cui gli adulti siano edotti all’utilizzo corretto di una tecnologia che fin qui, hanno troppe volte dovuto subire, per mancanza di una specifica conoscenza.

Anche il ruolo della Chiesa, a prescindere da quale religione si professi, ha una responsabilità enorme perché, insistendo sulla necessità di una forte matrice etica per la tecnologia, può allontanare da un suo uso bieco e distorto, nonché respingere quel vanitoso delirio di onnipotenza, a cui una ricerca tecnologico/scientifica priva di morale, spesso si piega.

La premiazione “Innovazione 2023”, avvenuta per mano di Mons. Francesco Soddu (nativo di  Chiaramonti, in provincia di Sassari), Vescovo della Diocesi di Terni, Narni, Amelia, sicuramente si può leggere in questa chiave, già ampiamente delineata negli anni da Nonnis, dell’avvenuta presa di coscienza che, l’innovazione tecnologica non concerne solo il mero ambito delle scienze applicate e dell’ingegneria informatica, ma coinvolge strettamente un’intensa attività umanistica, per promuovere la naturale propensione al Nuovo – che dalla notte dei tempi ha condotto alla civiltà e al progresso – mettendo sempre l’Uomo, in armonia con la Natura che lo ospita, al centro di ogni attività innovativa, sotto la guida illuminata di un forte sentimento etico.

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